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RECENSIONE: "Reboot" di Amy Tintera

Creato il 10 ottobre 2013 da Franniepanglossa @Frannie_Pan
Ciao a tutti miei carissimi followers!
In questo momento non sono particolarmente lucida perché sto leggendo City of Ashes e... sono una causa persa, la mia mente è piena di cuoricini per Jace! Quindi... sì, non so con quanta attenzione scriverò la recensione di oggi ma cercherò di mettercela tutta. Oh, Jace! <3 Si, sto messa male.
RECENSIONE: Titolo: Reboot Serie: Reboot #1Autrice: Amy TinteraCasa Editrice: HarperTeen
Pubblicato il: 7 maggio 2013
Pagine: 365
TRAMACinque anni fa, Wren Connolly è stata colpita al petto da tre proiettili. Dopo 178 è diventata una Reboot: più forte, più veloce, impossibile da ferire, priva di emozioni. Più tempo passa tra la morte e la rinascita come Reboot, meno umani si è al risveglio. A soli diciassette anni Wren 178 è la Reboot più pericolosa e spietata della Repubblica del Texas. La parte preferita dell'essere una Reboot per Wren è allenare i nuovi Reboot ma il suo ultimo allievo è il peggiore che abbia mai visto. Essendo un 22, Callum Reyes è praticamente umano. I suoi riflessi sono troppo lenti, fa sempre domande e il suo sorriso onnipresente la terrorizza. Eppure c'è qualcosa in lui che Wren non può ignorare.
Quando Callum si rifiuta di obbedire ad un ordine, a Wren è data l'ultima occasione per renderlo come gli altri, altrimenti sarà costretta ad eliminarlo. Wren non ha mai disubbidito e sa bene che se lo fa anche lei sarà eliminata. Ma è anche vero che non si è mai sentita così viva come quando è con Callum.
Il soldato perfetto si è stancato di prendere ordini.RECENSIONE: Ecco un altro bel libro originale e diverso dai soliti quanto ad ambientazione e distorta realtà!
Siamo in Texas. Gli uomini vengono colpiti da un virus che prima li uccide e poi li fa risvegliare come Reboot, esseri che non possono più essere definiti umani. Sono più veloci, più forti, le loro ferite si rimarginano immediatamente, le fratture si ricompongono nel giro di qualche minuto e l’unico modo per eliminarli definitivamente è un proiettile nel cervello. Sul polso hanno un codice a barre che indica quanto tempo sono rimasti senza vita prima di diventare Reboot: più il numero è alto, più i Reboot saranno soldati inarrestabili e privi di sentimenti.Wren è una leggenda tra i Reboot della struttura nella quale si trova, la più temuta e rispettata. Nessuno oltrepassa il 178. Odia le lacrime e le grida, non ha paura di nulla ed è sempre pronta ad eseguire gli ordini. E’ proprietà del governo, il suo compito è portare a termine le missioni assegnategli, cacciando e arrestando coloro che sono bollati come criminali dall’HARC, e non c’è niente che l’esalta di più del combattimento. E’ un’allenatrice: il suo compito è allenare i nuovi Reboot. Ha sempre scelto i numeri più alti, perché più forti e capaci, ma Callum è diverso. Il suo numero è bassissimo, un misero 22, e sembra più umano che Reboot. Ha sempre il sorriso sulle labbra, è felice e curioso e non vuole essere trasformato in una macchina di sterminio, anche se questo vuol dire rimetterci la propria vita. Nessuno potrebbe farci qualcosa con lui ma Wren forse potrebbe aiutarlo a sopravvivere, dopotutto è la migliore…
Questo libro mi è piaciuto davvero tanto ma ha i suoi difettucci.Innanzitutto il mondo creato dall’autrice è davvero particolare: i Reboot mi hanno fatto pensare ad una specie di mix tra zombie e robot, non so perché esattamente, etrovo che siano degli esseri davvero affascinanti e complicati da comprenderea causa della loro freddezza che non lascia trasparire alcun sentimento. Il codice a barre, le missioni, gli shuttle e gli elmetti, tutto estremamente interessante ed accattivante.
Ho adorato poter assistere con la massima attenzione ad una trasformazione incredibile del personaggio di Wren. Nelle prime pagine è distante, la sua è una mente calcolatrice, non ha amici e non capisce il significato che una carezza o un bacio potrebbero avere. Non c’è qualcosa che non possa fare, una sfida che non può superare, e sa qual è il suo posto nel mondo. Man mano, con l’arrivo di Callum, cambia. Inizia a sorridere senza rendersene conto, a ritrovare la voglia di chiacchierare; sente il suo petto riscaldarsi e non riesce a spiegarsi il perché, proprio come il desiderio incomprensibile di voler stare vicino a Callum, proteggerlo dai pericoli e accorciare sempre di più le distanze tra loro.
La storia tra Wren e Callum è prevedibile, nessuno spoiler. Insomma, si capisce subito già dalla trama ma è comunque stato bello vedere esattamente in che modo si è sviluppata.
Quello che mi ha lasciato un po’ scontenta e che mi ha impedito di amare “Reboot” tanto quanto avrei voluto è che forse l’autrice si è concentrata un po’ troppo su Wren, anche su Callum ma soprattutto su Wren, lasciando gli altri personaggi nell’ombra. Posso dire con esattezza come funziona la mente di Wren ma degli altri anche la sola descrizione fisica mi riesce un po’ difficile. Ok, forse questo è un po’ esagerato ma se devo confrontare lo spazio riservato a loro con quello dedicato a Wren il divario è abissale.
Comunque mi è piaciuto davvero tantissimo e la storia è riuscita a prendermi. Nonostante la storia tra Wren e Callum abbia un posto di rilievo, non ha centralità come spesso avviene. Ci sono combattimenti, missioni, tanta azione e adrenalina che ti incollano alle pagine e ti impediscono di lasciarle prima di finire la lettura.

RECENSIONE:

Ora sì che si comincia a ragionare! Good to go!

Bello, bello, bello! E ho appena scoperto che il seguito, "Rebel", uscirà a maggio del 2014 e sicuramente lo comprerò, sono curiosissima di leggerlo! Purtropo questo libro è ancora inedito in Italia ma vi consiglio di tenerlo d'occhi perché merita davvero di essere letto!Vi incuriosisce? Lo inserirete nella vostra wishlist?A domani!
RECENSIONE:

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