-Reborn-
Titolo: Reborn
Autrice: Miriam Mastrovito
Editore: Youcanprint
Pagine: 294
Formato: Kindle
Prezzo: 2,99 €
«Una bambina venuta dal passato.
Una madre in lutto.
Un folle eroe romantico.
Un cocchiere dall’occhio di vetro.
Una storia d’Amore e Morte che vi condurrà al confine tra i mondi.» Da quando ha perso il marito Andrea e la figlia Martina in un incidente stradale, Elga non è più la stessa. Si è isolata dal mondo e vive di ricordi. Il suo unico diversivo è rappresentato dalle bambole reborn che crea per mestiere. Il 9 settembre 2013, giorno in cui Martina avrebbe compiuto dieci anni, Elga realizza pe
r lei una bambola, come avrebbe fatto se fosse stata ancora viva. A sera, la sistema nella cameretta, che ha lasciato intatta dal giorno della sua morte, celebrando così quella ricorrenza speciale. La mattina dopo viene accolta da una strana sorpresa: una bambina che non conosce si è intrufolata in casa. Sembra avere la stessa età di sua figlia ma non le somiglia per niente.
Rea − questo il suo nome − sostiene, invece, che Elga sia proprio la sua mamma ed è la stessa cosa che affermano tutti in paese.
Quale la verità?
Per scoprirla la donna potrà contare solo su Iuri, giovane impiegato delle Onoranze funebri nonché stalker che da tempo la tormenta.
Sarà l’inizio di uno strano viaggio che la condurrà al confine tra i mondi, lì dove regna il mistero e la Morte non è che l’inizio di una vita oltre.
Introduzione: La prima cosa che mi viene in mente per recensire Reborn di Miriam Mastrovito è la parola: talento. La penna dell'autrice stilla con cura parole in grado di costruisce ambienti, personaggi e sensazioni. Il viaggio mentale dei protagonisti, la psiche e la filosofia dei personaggi, la trama dai mille scompartimenti più uno, rendono Reborn un opera arguta e originale.
Stile lati positivi: Miriam Mastrovito ha uno stile lineare, che tende a far emergere più la musicalità delle parole che la poesia. Non è uno stile troppo arzigogolato e non descrive eccessivamente gli ambienti. Il tempo di Reborn è ritmico come una goccia di pioggia che cade sempre nello stesso punto, fino a sfaldare il legno o a scavare la roccia, è una tecnica che trovo geniale perchè riesce a penetrare più in profondita nella mente nel lettore e, in questo libro infatti, si provano le stesse emozioni dei protagonisti anche in poche pagine, proprio perchè Miriam sa rendere il senso del tempo ed è perfino inevitabile che l'afflizione o il dolore che Iuri e Elga provano, non arrivino a toccare le corde emotive del lettore. Morale della favola è come se il lettore vivesse anche lui la storia sulla propria pelle.
L'ambientazione: I luoghi rispecchiano i sentimenti delle persone, sono descritti con dettagli lineari ma come sempre ritmici. L'idea d'inserire i testi di alcune canzoni la trovo molto interessante. Come se Miriam preparasse la musica da sala prima di dar luogo al banchetto, ed è efficace.
Personaggi e trama: Reborn vince la medaglia. I personaggi sono tutti diversi, caratterizzati con cura e hanno una propria psicologia e un proprio senso all'interno del romanzo. Non so perchè ma, oltre a farci affezionare al ricordo di Martina, la scrittrice riesce anche a farci affezionare a Rea, la nuova arrivata quasi allo stesso modo. Iuri è un personaggio di punta, non è il solito belloccio, ma spicca di più per il suo carattere delicato, ed è forse proprio il suo carattere a renderlo elegante ma fragile come il vetro. Il cocchiere sembra un personaggio uscito dalla folle mente di Tim Burton, mi piace molto, pazzo, stravagante, gotico e la sua celebre frase "apro e chiudo porte" mi ha stregata oltre misura. Elga è un personaggio molto emotivo nonostante la corazza che ha tentato di creare attorno a sè. In questo libro ogni personaggio vive sui fili della trama come un equilibrista, la linea del razionale e dell'irrazionale combaciano e la difficoltà di rendere tutto coerente è estrema ma Miriam è riuscita nel suo intento. Per questo non trovo lati negativi.
Piccola premessa prima del giudizio: ci sono messaggi all'interno di questo libro che credo rispecchino alcuni pensieri dell'autrice. Messaggi che sicuramente fanno parte del suo bagaglio di vita e che io non condivido, ma non cambierò il mio giudizio positivo. La storia è scritta bene ed è riuscita a essere efficace.
"Gli occhi delle bambole ti guardano. Amore, odio, dolore, compassione; riflettono quello che hai dentro o ti riempiono di emozioni nuove. Gli occhi delle bambole ti guardano e, a volte, sem- brano scusarsi per non essere abbastanza vivi."
" D’altra parte sapeva che i cadaveri erano gusci vuoti, mentre armeggiava con loro, la persona che avevano ospitato non era più lì. La vestizione di una salma, così come l’intero rito funebre, era un atto d’amore a esclusivo appannaggio dei vivi. Ed era proprio in questo modo che Iuri interpretava il suo lavoro, come un atto d’amore nei con- fronti di quelli che restavano. "
"Non sono un uomo. Te l’ho già detto un’altra volta, sono un semplice guardiano. Non nasco, non muoio, non vivo, sono solo lì nei secoli dei secoli a occuparmi dell’ingrato compito di aprire e chiudere porte per far sì che gli esseri umani passino da una dimensione all’altra. Voi viaggiate di vita in vita, amate, odiate, gioite, soffrite… cavalcate l’onda dell’eternità, senza neanche esserne consapevoli, e io me ne sto lì a servirvi. Umilissimo portiere relegato al rango di spettatore delle esistenze altrui."
Miriam Mastrovito (Gioia del Colle, 1973)Laureata in filosofia e titolare di un negozio interamente dedicato al fantasy, da sempre coltiva una forte passione per la scrittura e per i mondi fantastici. Ha vinto svariati premi letterari e è autrice di tre romanzi tra cui “Il mendicante di sogni” (La penna blu edizioni) e Il mistero dei libri perduti (Zero91 edizioni).
Ha collaborato e tuttora collabora con diversi siti letterari e web magazine. Attualmente gestisce i blog letterari Leggere è magia (http://miriam-mastrovito.blogspot.it/) e Il flauto di Pan (http://il-flauto-di-pan.blogspot.it/).Per contattare l’autrice: [email protected]
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CONSIGLIO MUSICALE: Some kind of stranger - The Sisters of Mercy
Per un CONSIGLIO GOLOSO: gustate questo libro insieme a una torta "buon compleanno" alla crema pasticcera, ricoperta di cioccolata fondente con una manciata di farfalle di zucchero colorato sopra. Accompagnata poi a un sorbetto terra nera al cioccolato.
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