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recensione: RED CARPET

Da Eilanmoon @EilanMoon

recensione: RED CARPETTITOLO: RED CARPETAUTRICE: GIORGIA PENZOEDITORE: GDS EDITOREPAGINE: 347PREZZO: 2,68 euro (disponibile anche in cartaceo)
SINOSSI UFFICIALE:
In un presente alternativo, il vampirismo non è più un morbo da debellare ma una risorsa sulla quale investire. Lo sa bene Elizabeth "Lise" Scott, giovane e arrivista responsabile delle negoziazioni alla Immortality Awaits Corporation, l'unica società al mondo in grado di rendere reale il più grande sogno dell'uomo: vivere per sempre.Elizabeth è un brillante avvocato specializzato nella difesa dei vampiri e il legale personale del presidente dell'Immortality Awaits, Ryan J. Constant, uno dei pochissimi pluricentenari in grado di trasmettere il virus dell'immortalità attraverso il proprio sangue.L'arrivo di Adam Reese, arrogante immortale del Vecchio Mondo con un conto in sospeso con il passato, costringerà Elizabeth ad affrontare la sfida più importante della sua carriera. Obbligata dalle circostanze e dal suo orgoglio, si ritroverà al cospetto di un misterioso tribunale segreto - la Corte di Erebo - in un processo che affonda le sue radici ai tempi della Rivoluzione francese.Red Carpet è il primo romanzo dell'omonima duologia urban fantasy.
LA MIA OPINIONE:
Urban fantasy con vampiri. Ancora? Direte voi. Io vi rispondo, no. Non è il solito romanzo tra umana e vampiro, amore a prima vista, bacetti... lei è speciale, lui è affascinante e gli stereotipi solito del genere. Red Carpet è un bel romanzo che ci mostra i vampiri in una chiave diversa, ma sopratutto pone le basi per un seguito intrigante. Giorgia Penzo, al suo esordio, dimostra una notevole capacità linguistica, una conoscenza approfondita della storia ed è riuscita a caratterizzare ottimamente i suoi personaggi, così tanto che la protagonista, narratore in prima persona, coinvolge il lettore nel bene e nel male in modo sublime. Ho scritto nel bene e nel male perché Elizabeth è un avvocato giovane e ambizioso che io ho detestato sino a oltre metà romanzo. L'autrice è entrata così bene nella mente di questa donna che i lati negativi del suo carattere mi hanno colpita talmente tanto da provare per questo personaggio un forte seno di antipatia. Questo perché all'inizio Elizabeth è un avvocato del diavolo, una vera vipera che pensa solo ed esclusivamente al suo interesse, che detesta il Natale, non vuole legami perché l'amore è per lei una condanna e l'unico punto fermo che ha è quello di spendere bene i soldi che guadagna in abiti firmati e lussi esagerati. Non posso dire che questa serpe in gonnella non mi abbia coinvolta. Nel momento più importante della trama, però, ho cominciato a conoscerla meglio, ho visto qualcosa in lei che sembrava aver nascosto fino a quel momento, e finalmente l'ho apprezzata. La storia procede veloce e scopriamo personaggi interessanti e davvero unici. Ryan J. Constant è per la nostra Lise un mentore e un datore di lavoro che la paga profumatamente. Un personaggio che spero Giorgia Penzo approfondirà nel seguito, perché di lui ha nascosto molto mostrando solo quello che Ryan voleva far saper alla protagonista, ma in verità questo personaggio ha davvero molto altro da dire. Adam Reese, il nuovo assistito della nostra avvocatessa, mi ha fatto innamorare. Affascinante, è un uomo che sa bene quello che vuole ma sopratutto sa come ottenerlo. Un personaggio a volte ambiguo, nella mente del quale è davvero difficile entrare. Un enigma vivente, o forse dovrei scrivere, un enigma non morto. Lui è un vampiro. Di quelli che sanno farti arrendere ai suoi desideri con il solo sguardo. Ma di tutti i personaggi di questo mondo, quello che più mi ha colpita è: Shenzi, una vampira pressoché unica. Di lei non si sa nulla e nulla ci rivelerà, ma è dotata di quel qualcosa di unico e intrigante che fa desiderare al lettore di scoprire di più su di lei, e nonostante sia uno di quei personaggi che non si riescono a classificare se buoni o cattivi, per lei non si può proprio fare a meno di nutrire una certa simpatia. In alcuni momenti i suoi atteggiamenti stravaganti vi faranno sorridere, e il rapporto tra la vampira e Lise sarà indecifrabile proprio come il carattere di Shenzi, la Selvaggia. Ho apprezzato molto che in Red Carpet si siano presentati personaggi -non farò spoiler- che sono realmente esistiti nella storia umana, uno in particolare sugli altri, essendo io una estimatrice della regina Maria Antonietta di Francia. Unica pecca che mi ha un pochino annoiato è stata l'eccessiva presenza di descrizioni, da parte di Lise, degli abiti indossati dai vari personaggi durante tutta la narrazione, a volte caratteristica importante, ma per la maggior parte inutile. Il romanzo di Giorgia Penzo è senza dubbio innovativo e originale. Lo consiglio a tutti i lettori che amano, come me, la creatura vampiro, ma che si sono stufati di leggere su questi esseri sempre le stesse trame e le stesse interazioni. Attendo il seguito con trepidazione.
GIUDIZIO COMPLESSIVO:
recensione: RED CARPET
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