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Recensione: "Red Carpet"

Creato il 15 ottobre 2013 da Ilary
Titolo: Red Carpet Autore: Giorgia Penzo Editore: GDS Collana: Aktoris Pagine: 307 Prezzo: 16,90 € cartaceo / 2,49 € e-book
Trama In un presente alternativo, il vampirismo non è più un morbo da debellare ma una risorsa sulla quale investire. Lo sa bene Elizabeth “Lise” Scott, giovane e arrivista responsabile delle negoziazioni alla Immortality Awaits Corporation, l’unica società al mondo in grado di rendere reale il più grande sogno dell’uomo: vivere per sempre. Elizabeth è un brillante avvocato specializzato nella difesa dei vampiri e il legale personale del presidente dell’Immortality Awaits, Ryan J. Constant, uno dei pochissimi pluricentenari in grado di trasmettere il virus dell’immortalità attraverso il proprio sangue. L’arrivo di Adam Reese, arrogante immortale del Vecchio Mondo con un conto in sospeso con il passato, costringerà Elizabeth ad affrontare la sfida più importante della sua carriera. Obbligata dalle circostanze e dal suo orgoglio, si ritroverà al cospetto di un misterioso tribunale segreto – la Corte di Erebo – in un processo che affonda le sue radici ai tempi della Rivoluzione francese.

Recensione
Riuscire a scrivere un romanzo con una trama che si differenzi dalle solite, in particolare quando si tratta di vampiri, al giorno d'oggi non è un'impresa certo semplice, data la smisurata quantità di libri con protagonisti i succhiasangue. Giorgia Penzo, nel suo Red Carpet, è riuscita nell'ardua impresa di dare vita a un nuovo tipo di romanzo del filone vampiresco, in cui il più classico urban fantasy si fonde con il legal drama in un mix davvero accattivante. In Red Carpet la vicenda narrata si svolge in un presente alternativo nel quale il vampirismo non solo è ammesso, ma è anche una notevole fonte di guadagno, tanto che a New York esiste una società, la Immortality Awaits Corporation, specializzata nel donare, a chi può permettersi di pagarla, l'immortalità attraverso il "contagio" del virus responsabile del vampirismo. L'autrice, infatti, ha immaginato una particolare origine dei vampiri, che diventano tali a causa di una malattia, della quale fornisce anche una spiegazione scientifica molto accurata; solo i vampiri più antichi, però, possono trasmettere questo virus attraverso il loro sangue, che viene fatto bere all'aspirante immortale che, in questo modo, potrà diventare un vampiro a tutti gli effetti. Tra coloro che possono "contagiare" con il virus troviamo Ryan J. Costant, vampiro pluricentenario nonchè presidente della Immortality Awaits; Ryan, per tutelare la sua azienda e anche sè stesso in caso di reclami, ha assunto la giovane Elizabeth "Lise" Scott, avvocato passata dalla difesa degli umani a quella dei vampiri. Lise è ambiziosa e determinata, conscia delle sue capacità e perciò, quando Adam Reese, un vampiro europeo che sembra avere un conto in sospeso con Ryan, la assume temporaneamente per la sua difesa in un processo che si terrà nientemeno che alla reggia di Versailles e che riguarda un fatto accaduto in un lontano passato, non può fare altro che accettare una delle sfide più difficili della sua carriera. Lise si troverà così ad affrontare la misteriosa Corte di Erebo, una giuria composta di vampiri antichissimi e potenti (non potete immaginare chi faccia parte della Corte!), e sa che non potrà sbagliare perchè la posta in gioco è molto alta ed la vita del suo assistito... Come dicevo prima e come potete leggere nel riassunto che vi ho fatto della trama, in Red Carpet convivono una trama urban fantasy e una legal, con un pizzico di romanzo storico e un accenno di romance, che rendono questo libro qualcosa di davvero originale all'interno della grande famiglia della letteratura a tema vampiresco. L'autrice è riuscita a inserirsi perfettamente in questo filone prendendo in prestito gli elementi classici dei romanzi urban fantasy ma, allo stesso tempo, ha saputo innovare, proprio con l'aspetto inerente al mondo legale che lei stessa conosce molto bene dato che è laureata in giurisprudenza, un genere letterario che ormai cominciava ad essere stantio e prevedibile. Oltre alla trama originale e ben costruita, sono sicuramente i personaggi a rendere ancora più intrigante questo romanzo. A cominciare dalla protagonista, Lise, che è un personaggio che non si può non amare, anche se all'apparenza potrebbe sembrare odiosa: è cinica, sarcastica, pungente, arrivista e venale. Ma Lise si ama proprio per questo, per il suo essere un personaggio fuori dagli schemi, per il suo essere così senza scrupoli, schietta e diretta. Insomma, detto in parole molto povere, la nostra protagonista è quella che si potrebbe definire una "stronza" - scusate il termine - ma lo è in modo simpatico. Attenzione però, Lise ha una personalità più complessa e sfaccettata, dura e forte all'apparenza, ma che nasconde in sè anche delle debolezze e una certa fragilità, che ovviamente lei cerca di nascondere dietro alla corazza di cinismo e apparente freddezza che si è costruita. Non meno intriganti e ben caratterizzati sono i due protagonisti maschili di Red Carpet, ovvero i due vampiri, Adam e Ryan, due personaggi molto diversi tra loro ma ugualmente interessanti. Mentre Adam è il classico bad boy, sfrontato e seducente, un manipolatore consapevole del suo fascino e che non si fa problemi a usarlo per i suoi scopi, Ryan invece è un vampiro raffinato, elegante, altero e con una certa aura glaciale che lo fa sembrare sempre distaccato e superiore ai problemi che affligono gli umani, ma sotto la sua maschera di apparente freddezza nasconde un animo da predatore. Sarò sincera, non ho potuto fare a meno di avere una preferenza, anche se comunque entrambi mi sono piaciuti e, per usare una terminologia molto in voga, io sono decisamente "Team Ryan". Sono rimasta molto colpita, anzi diciamo pure ammaliata, da questo personaggio e sono molto curiosa di saperne di più su di lui e sul suo rapporto con Lise, anche perchè ho avuto l'impressione che ci sia qualcosa di non detto tra di loro.  Altro personaggio da tenere d'occhio è Shenzi, la vampira selvaggia e bellissima che funge da guardia del corpo di Adam, che non parla mai se non in particolari circostanze, e che turba con il suo fascino esotico e oscuro. Credo che sentiremo ancora parlare di lei nel prossimo romanzo, o almeno lo spero! ;) Complessivamente direi che Red Carpet è stata una bella lettura, mi è piaciuta la trama originale e ben condotta, mi sono piaciuti i personaggi, sia principali che secondari e le ambientazioni, ma c'è un ma. Nonostante lo stile sia fresco e scorrevole e non si possa dire che il romanzo non sia ben scritto, ho trovato la narrazione un po' statica, monocorde, priva di quella tensione e di quei colpi di scena che mi sarei aspettata da un romanzo di questo tipo. Con questo non voglio assolutamente dire che sia un libro noioso, perchè non lo è affatto, è solo che manca un po' di brio e di azione, tutto qua, ma bisogna sempre considerare che l'autrice è al suo primo romanzo e, per essere un libro d'esordio, è una prova più che buona. Se devo trovare un piccolo difetto al libro, è proprio questo, ma per il resto non ho niente da criticare. Se vi piacciono i romanzi sui vampiri e volete leggere qualcosa di nuovo che si discosti dai soliti libri urban fantasy allora non posso che consigliarvi Red Carpet e, per quanto mi riguarda, non vedo l'ora di leggere il secondo romanzo della duologia, anche perchè il finale apre nuovi scenari e lascia alcune questioni in sospeso che spero troveranno una risposta nel prossimo libro.

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