Oggi vi porto la recensione di un libro molto discusso: in molti lo hanno osannato ancor prima della sua pubblicazione qui in Italia, ma altrettanti l'hanno odiato. Io posso essere classificata tra quelle persone che sono rimaste folgorate già in partenza dalla cover e dalla trama intrigante con la chiara conseguenza di caricare esageratamente la lettura di alte aspettative. È naturale, poi, che in qualche modo le troppe recensioni negative abbiamo influito prima d'iniziarlo, ma forse è stato un bene perché in questo modo ho abbassato l'asticella delle mie aspettative. Il protagonista di oggi è quindi Regina rossa di Victoria Aveyard, recente pubblicazione in casa Mondadori.
Titolo: Regina rossaAutrice: Victoria AveyardSerie: Red Queen #1Prezzo: 19,00 euroPagine: 430Genere: young adult, fantasy, distopicoData di pubblicazione: 1 Giugno 2015
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Trama: Il mondo di Mare Barrow è diviso dal colore del sangue: rosso o argento. Mare e la sua famiglia sono Rossi, povera gente, destinata a vivere di stenti e costretta ai lavori più umili al servizio degli Argentei, valorosi guerrieri dai poteri sovrannaturali che li rendono simili a divinità. Mare ha diciassette anni e ha già perso qualsiasi fiducia nel futuro. Finché un giorno si ritrova a Palazzo e, proprio davanti alla famiglia reale al completo, scopre di avere un potere straordinario che nessun Argenteo ha mai posseduto. Eppure il suo sangue è rosso… Mare rappresenta un'eccezione destinata a mettere in discussione l'intero sistema sociale. Il Re per evitare che trapeli la notizia la costringe a fingersi una principessa Argentea promettendola in sposa a uno dei suoi figli. Mentre Mare è sempre più risucchiata nelle dinamiche di Palazzo, decide di giocarsi tutto per aiutare la Guardia Scarlatta, il capo dei ribelli Rossi. Questo dà inizio a una danza mortale che mette un nobile contro l'altro e Mare contro il suo cuore. Regina Rossa apre una nuova serie fantasy vivida e seducente dove la lealtà e il desiderio rischiano di esseri fatali e l'unica mossa certa è il tradimento.Recensione
Il debutto di Victoria Aveyard in America è stato un vero successo, è riuscita a svettare le classifiche convincendo i lettori americani con una trama tanta originale che prometteva davvero bene. Su Goodreads molte sono state le recensioni entusiaste che ci hanno portato a credere di avere tra le mani un piccolo gioiellino, anche se poi non tutte le aspettative sono state colmate come ci si aspettava. Non c'è dubbio che questo romanzo avesse tutte le carte in regola per convincere, ma ci sono dei punti su cui l'autrice poteva lavorare decisamente meglio avendo a disposizione una trama tanto promettente. Premetto che Regina rossa non mi ha deluso, nel complesso mi è piaciuto e non vedo l'ora di poter leggere il seguito però non posso non ammettere che ci siano stati degli elementi non convincenti al massimo. Ho trovato la prima parte leggermente lenta, come se mancasse quella spinta in più per ingranare poi per fortuna con la svolta Regina rossa ha preso ritmo e ha catturato la mia attenzione. Forse fuorviata anche dai paragoni a cui era stato accostato il romanzo, mi ero convinta che mi sarei trovata di fronte ad una protagonista eroina in stile Celaena Sardothien e questo aspetto mi intrigava non poco c'è da dire però che, pur non avendo letto The Selection, mi sembrava di vedere in Mare Barrow una certa somiglianza con America. Capite bene che le cose sono decisamente diverse.
L'idea del romanzo si basa su una società divisa tra Argentei e Rossi, ovvero i ricchi e i poveri. I due gruppi sono agli antipodi: gli Argentei vivono nel lusso e posseggono delle capacità (poteri) fuori dal normale che li rende speciali mentre i Rossi, che non hanno niente di tutto questo, vivono nelle palafitte o nelle zone più disagiate e devono sempre dare conto ai capi Argentei. L'epoca di cui si parla, che non è ben definita, è segnata da una terribile guerra che si prolunga da troppo tempo. Ad essa sono costretti a partecipare i giovani Rossi che fino all'età designata non hanno trovato un lavoro. Mare Barrow, la nostra protagonista, vive da vicino questa situazione. È stata costretta a vedere tutti i suoi fratelli partire per la guerra con il solo ricordo di un orecchino lasciato sul momento del saluto. Il senso di colpa è ormai parte di sè, i continui paragoni con la sorella Gisa che è completamente diversa da lei, e l'idea di dover essere costretta lei stessa a lasciare la sua casa per la guerra non riuscendo a trovare un lavoro vero, che non sia truffare la sua stessa gente con piccoli furti per tirare avanti. A dividere le pene con lei c'è il suo migliore amico Kilorn e proprio per salvarlo che Mare cade in un circolo vizioso che la porta dritta da Cal e nel mondo degli Argentei. È qui che la sua vita prende una decisa svolta. È qui che inizia l'avventura che ci porterà a scoprire segreti e verità nascoste. La stabilità degli Argentei è messa a dura prova da attentati organizzati da un gruppo di ribelli Rossi riuniti sotto il nome di Guardia Scarlatta.
Cal, il ragazzo che ha donato una chance a Mare, si scopre essere l'erede al trono e per lui è organizzato un torneo tramite il quale dovrà scegliere la sua sposa. Proprio in quella occasione Mare farà una scoperta sensazionale che metterà in dubbio tutte le certezze su cui si era basata la sua esistenza. Non vi dirò di più perché vi toglierei tutto il gusto di scoprire da voi i segreti che si celano a Palazzo.
Uno degli elementi che forse mi ha convinto meno, come già detto, è stata la protagonista Mare. In lei traspaiono le mille paure e gli errori che commette sbagliando le scelte da compiere ma nello stesso tempo traspare la voglia di avere coraggio per salvare chi ama con la necessità di trovare fiducia in se stessa e negli altri. Altro punto negativo è il modo con cui si è affrontata la tematica distopica e come è stata gestita la descrizione dell'ambientazione. Tante domande in sospeso che si spera l'autrice riuscirà a gestire meglio nel prossimo volume (per favore Victoria, non prendere spunto da Marlene King!). Ho apprezzato il ritmo e l'avventura con tutti i colpi di scena che sono riusciti a mettere in luce maggiormente almeno due personaggi: Cal e Maven. Tenete gli occhi aperti su quei due. La parte romance non è troppo sviluppata e non saprei bene in che direzione si andrà con il prossimo volume. Pensavo che un triangolo, se così si può chiamare, amoroso non servisse ma mi sono accorta che rispecchia bene le sensazioni che vive Mare e ciò che traspare dal suo personaggio. Spero vivamente che la Aveyard nel prossimo volume riesca a gestire bene le mille idee perché le basi ci sono eccome ed è proprio questo che mi ha convinto a leggere e continuare questo romanzo e a voler il seguito. Lo consiglio a coloro che apprezzano il genere, tenendo presente tutto ciò che ho detto, ma anche a coloro che ne sono attirati perché non siamo tutti uguali e solo voi potete scoprire se vi piacerà o meno. La votazione non sarebbe proprio piena, siamo più su un 3.5 che su un 4 ma non uso le mezze misure per cui ho deciso di concederli questo voto puntando molto sul potenziale.
Il mio consiglio musicale: Emma - Occhi profondi
Libro quasi perfetto, bello!
Spero di non avervi confuso troppo le idee. Fatemi sapere che ne pensate.Un bacio,Giò