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Recensione: Revenant – Redivivo

Creato il 18 gennaio 2016 da Mattiabertaina

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Genere: Drammatico

Regia:  Alejandro González Iñárritu

Cast: Leonardo DiCaprio, Tom Hardy, Domhnall Gleeson, Will Poulter, Forrest Goodluck

Durata: 156 min.

Distribuzione: 20th Century Fox

Nei primi dell’800 l’America non era quella che conosciamo ora. La natura incontaminata dominava incontrastata ogni singolo metro quadro di terreno, e gli uomini, di pelle bianca e rossa, si contendevano, con la forza o con accordi, territorio e ogni tipo di merci, dalle armi ai cavalli e le pellicce da rivendere al miglior offerente. In tutto questo complesso di mercenari senza scrupoli, Glass conosce ogni landa e cima del Nord Dakota, tanto da essere il punto di riferimento della compagnia del capitano Andrew Henry in cerca di pelli da scambiare. La spedizione subisce tuttavia una grave imboscata da parte degli indiani, costringendoli a scappare con il poco bottino che si è riusciti ad acciuffare. Non sarà l’unico inconveniente che Glass si troverà ad affrontare, trasformando una semplice e ordinaria esplorazione in una vera e propria lotta per la sopravvivenza e la vendetta.

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Alejandro González Iñárritu torna nelle sale, dopo il successo di pubblico e critica di Birdman, con Revenant – Redivivo, un film che già dalla storia presentava molte difficoltà di realizzazione, senza tralasciare le complessità durante la fase di produzione. Il regista di 21 grammi è riuscito nella difficile impresa di superarsi nuovamente con questo lavoro, visto che il precedente lo ha visto spiccare il volo agli Oscar grazie alla tecnica del piano sequenza utilizzato per tutto il film. Ora il tema è diverso. Non stiamo parlando dell’essenza dell’attore, ma quella dell’uomo, e il discorso cambia quando l’uomo non comanda sulla natura, ma è casomai il contrario. In quest’opera già dall’inizio notiamo la sua immensità grazie alle leggere carrellate in avanti aiutate dalla fotografia che sfrutta esclusivamente la luce naturale dell’ambiente, a sottolineare come il mondo di fronte a noi, dalle scene completamente innevate in montagna a quelle spettacolari nei boschi, è ancora ignoto. Ed è in questo “palcoscenico” che si svolge la lotta di Glass, prima contro la “Madre” di ogni essere vivente, rappresentata in primis da un grizzly pronto a tutto per difendere i propri figli, e successivamente contro la propria specie, l’uomo, perché la sopravvivenza di sé può essere determinata anche dalle scelte del proprio simile, soprattutto se insensibile e senza scrupoli come Fitzgerald. Qui spicca non solo l’interpretazione di Leonardo di Caprio, che negli ultimi anni è stato capace di andare oltre alla semplice rappresentazione di un personaggio e della sua storia, ma quella di Tom Hardy, che è riuscito a mantenere quell’equilibrio necessario a rendere fruibile per intero il racconto. Certo, senza Di Caprio difficilmente avremmo visto (seppur con pochissime battute) un protagonista sofferente, privo di forza fisica per via delle ferite subite, ma dall’animo tutt’altro che sconfitto mentre i primi piani mostrano gli occhi pieni di rabbia e desiderosi di giustizia. Non l’avremmo visto trascinarsi per tutto il tempo con le sole braccia, e subire l’inverno infernale in condizioni davvero precarie. Tuttavia è il paragone con John Fitzgerald, l’uomo che pensa al proprio tornaconto e alla propria vita mostrando disinteresse verso gli altri, che pone in Glass un motivo ragionevole per lottare, a muoversi con tutta la sua forza alla sua ricerca. In tutto ciò Iñárritu con Revenant mostra la brutalità dell’essere umano in tutta la sua potenza, con uno stile gratificante, capace di impressionare ed emozionare sin dal primo fotogramma.

Voto: 4 su 5

Il trailer:


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