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Recensione / review: bianco, ...

Creato il 19 maggio 2011 da Isn't It Romantic?

RECENSIONE / REVIEW: BIANCO, CELIBE E VAMPIRO (Single White Vampire), di Lynsay Sands

By MarchRose

RECENSIONE / REVIEW: BIANCO, ...


Publisher / Editore: Dorchester Love Spell

Publication date: ottobre 2009

Genre and setting / Genere e ambientazione: contemporaneo paranormale (vampiri ), USA, oggi

Format: Paperback

Sensuality Rating / Livello di Sensualità: warm / calda

Rating/Voto: 8/10

Edizione Italiana: Delos Books; collana Odissea Vampiri, serie “Vampiri & Paletti”, maggio 2011


Collegamenti con altri libri / Connection to other books : è il primo libro in ordine di pubblicazione, terzo in ordine cronologico, della serie Argeneau,
Questa serie ad oggi è composta finora da 15 romanzi (più uno in uscita nel 2011) ed un'antologia. I primi quattro romanzi sono dedicati a tre fratelli e una sorella: in ordine, Lissianna, Etienne, Lucern e Bastien Argeneau. I seguenti hanno per protagonisti altri membri del clan Argeneau e dal quinto in poi anche quelli di un altro clan, quello dei Notte. Ecco l’elenco dei romanzi (a questo link potrete trovare le trame dei primi cinque libri della serie: http://romancebooks.splinder.com/post/8590977 ):

1. A Quick Bite (2005)
2. Love Bites (2004)
3. BIANCO, CELIBE E VAMPIRO (Single White Vampire) (2003)
4. Tall, Dark and Hungry (2004)
5. A Bite to Remember (2006)
6. Bite Me If You Can (2007)
7. The Accidental Vampire (2008)
8. Vampires Are Forever (2008)
9. Vampire, Interrupted (2008)
10. The Rogue Hunter (2008)
11. The Immortal Hunter (2009)
12. The Renegade Hunter (2009)
13. Born to Bite (Settembre 2010)
14. Bitten by Cupid (Gennaio 2010) – antologia con la partecipazione di Pamela Palmer e Jaime Rush
15. Hungry For You (Dicembre 2010)
16. The Reluctant Vampire (uscita USA prevista per giugno 2011)
 

RECENSIONE / REVIEW: BIANCO, ...
Qual è la peggiore iattura che possa accadere ad un editor?

Se questa domanda venisse posta a Kate C. Leever, lei non avrebbe esitazioni nel rispondere: la peggior disgrazia possibile in campo editoriale è che il tuo scrittore di punta, proprio quello che ha fatto il “botto” e sta fruttando incassi principeschi alla tua casa editrice grazie alla sua ultima serie di romance paranormali, sia un completo asociale, un misantropo scorbutico e villano, incapace di relazionarsi con gli altri esseri umani, che vive rintanato nella sua vecchia casa peggio di un paguro nel guscio. Com’è possibile “lanciare” davvero un personaggio del genere, se non lo si può coinvolgere in nessuna iniziativa promozionale, se rifiuta di fare un tour di presentazione dei suoi lavori nelle librerie, se nemmeno si degna di trovare un minuto per rispondere alle lettere e alle email delle sue fans – anzi, a dirla tutta non risponde manco a quelle della sua editor, che da mesi lo implora disperata di farsi vivo con lei?
E’ proprio questo, purtroppo, quanto sta succedendo a Kate: ha tra le mani la potenziale “gallina dalle uova d’oro”, ovvero Lucern Argeneau, lo scrittore che grazie allo strepitoso successo del suo ultimo romanzo “Love Bites” viene acclamato da pubblico e critica come la nuova stella del romance vampiresco. Purtroppo Kate non riesce a sfruttare la situazione come dovrebbe, perché Luc sembra non curarsi affatto della fama, della ricchezza e del successo che certamente potrebbe moltiplicare per dieci se solo si degnasse di apparire ogni tanto in pubblico, autografando qualche libro e facendo un cenno di saluto alle lettrici in adorazione. E invece no: il misterioso Argeneau ignora bellamente tutto e tutti, non ha il telefono, non ha nemmeno un indirizzo email, non risponde alle lettere e quindi Kate rischia seriamente il licenziamento, perché la sua casa editrice la considera incapace di gestirlo.
Una situazione così disperata richiede misure altrettanto disperate: perciò che Kate rischia il tutto per tutto: fa le valige, prende l’aereo e si presenta alla porta del misterioso scrittore, decisa a non muoversi da lì finché Argeneau non accetterà di apparire davanti alle sue fans, in un modo o nell’altro. E qui arriva la sorpresa, perché Luc non è affatto come Kate se lo immaginava. Sì, d’accordo, le sbatte maleducatamente la porta in faccia come previsto, ma non è il vecchio orso che lei si era immaginato: Luc è giovane, affascinante da far girar la testa, intrigante, con due occhi chiari chiari, quasi color argento, che sembrano entrarti fino in fondo all’anima…. Ma allora perché, si domanda Kate, non vuole uscire dalla sua tana a nessun costo? Qual è il terribile segreto che sta nascondendo, e che gli impedisce di avere una vita normale…?

Nel suo genere, BIANCO, CELIBE E VAMPIRO è un vero colpo di genio. Chi conosce già Lynsay Sands grazie ai suoi romance storici, sa che quest’autrice ama ridere e far ridere, e per ottenere il suo scopo non si fa scrupolo di usare gag al limite dell’assurdo, senza farsi troppi scrupoli su cosa sia di buon gusto e cosa no – insomma, la Sands non è una scrittrice che va troppo per il sottile. Chi potrà mai dimenticare ad esempio Duncan, il laird scozzese con seri problemi di igiene personale protagonista di LA CHIAVE (The key)? oppure il cavallo con un grave caso di aerofagia in “Always”?
In BIANCO, CELIBE E VAMPIRO, invece, la Sands, pur non lesinandoci momenti di umorismo decisamente demenziale, riesce a far ridere a crepapelle senza scadere nel dozzinale, o peggio ancora nel volgare. Tutto questo grazie ad un’intuizione di base assolutamente geniale, che trascina tutta quanta la storia in modo irresistibile, al punto che non c’è bisogno di aggiungere degli altri spunti di comicità perché sarebbero di troppo.
Qual è quest’idea geniale, voi chiederete? Bene, noi tutte abbiamo sicuramente letto almeno una dozzina di romanzi il cui protagonista è un uomo scontroso, che vive isolato dal mondo, sfugge tutto e tutti; pensiamo, ad es., ai vari reduci delle guerre napoleoniche tornati provati nel fisico e nello spirito ed incapaci di reinserirsi nella vita di ogni giorno. In questo genere di trame, di solito drammatiche o almeno malinconiche, tocca allora all’eroina, un’intrepida ed appassionata fanciulla, portare una ventata d’aria fresca nella vita dell’amato, farlo uscire dal proprio guscio e “guarirlo” grazie alla sua dedizione e alla forza del suo amore. Si tratta di solito di storie drammatiche, o quanto meno agrodolci, con molti momenti commoventi. Vi sta per caso venendo in mente DANZANDO SOTTO LE STELLE (Dancing at Midnight) di Julia Quinn?

Ma ai giorni nostri non ci sono più reduci di guerra… quale può essere il motivo, allora, che spinge Lucern Argeneau, l’eroe di BIANCO, CELIBE E VAMPIRO, a vivere isolato dai suoi simili, a non uscire mai di casa, a sfuggire il contatto umano? Semplice: Lucern è un vampiro. E non un vampiro qualsiasi: bensì un vampiro che, a parte l’ovvio problema tipico della sua razza di non potersi esporre alla luce del sole pena dolorose conseguenze fisiche, si è semplicemente stufato di avere a che fare col mondo intero. Lucern ha sulle spalle ben seicento e passa anni di vita, durante i quali ha fatto la corte a innumerevoli dame, ha combattuto per loro un gran numero di duelli vincendoli sempre tutti… ma ha sempre perso tutte le sue “fiamme”, una dopo l’altra, perché dopo un po’ si stufavano di lui e lo piantavano, trovandosi qualcun altro. Dopo qualche secolo di quest’andazzo, esasperato dalla situazione, Luc ha deciso di dire “basta” una volta per tutte: si è barricato nella sua casa di Toronto e ha chiuso il mondo esterno fuori. Non ha bisogno di nulla, in fondo: è ricco sfondato, ed i romance paranormali che pubblica di tanto in tanto sotto pseudonimo non fanno che arricchirlo ancora di più. Non deve nemmeno procacciarsi il cibo pericolosamente dando la caccia agli esseri umani, perché i suoi famigliari da parecchio tempo hanno deciso che, vista la loro “dieta” particolare, tanto valeva organizzarsi in modo più professionale e comprarsi una banca del sangue, da usare a mo’ di supermercato. Per cui, quando Luc ha fame non deve far altro che telefonare al takeaway … cioè, volevo dire, alla Banca, e farsi mandare un paio di sacche del gruppo sanguigno al gusto preferito. Insomma, è tutto sotto controllo. O quasi.

Ecco infatti che arriva Kate, l’indomita editor che rifiuta di rassegnarsi di fronte ai laconici “no” di Luc. Lo scambio iniziale di lettere tra i due è un incipit tra i più spettacolari che la sottoscritta abbia mai letto, veramente da standing ovation! (Ovviamente, quindi, non ve lo anticipo e ve lo lascio gustare…). Ma le lettere sono solo l’inizio dei loro battibecchi: stufa di essere ignorata, Kate decide di prendere l’aereo, si presenta a casa di Luc e, quando lui le apre, usa la tecnica classica del venditore di aspirapolvere – insomma, gli si infila in casa e non se ne va più. Come ci si può facilmente immaginare, Luc non reagisce troppo bene all’intrusione: brontola e mugugna, la paragona a una “zecca” e a un “mastino biondo”, cerca di scollarsela di dosso in tutti i modi… ma Kate, che non vuole perdere il proprio posto di lavoro, non se ne va. Anzi, gli si installa in casa, e prende un po’ per volta il controllo delle sue giornate: costringe Luc a rispondere alle lettere delle sue fans, lo trascina a far la spesa al supermercato, dove gli riempie il carrello di insalata (è troppo pallido, santiddio! Di sicuro ha bisogno di verdura fresca e più vitamine!), e si allea subdolamente con sua madre per fargli accettare l’invito alla convention annuale della rivista Romantic Times, dove l’ultimo libro di Luc è candidato al premio come miglior romance paranormale dell’anno, senza che lui capisca esattamente a cosa sta andando incontro – e cioè a giorni e giorni di full immersion tra orde di fans deliranti, rappresentanti di case editrici, cene di gala e balli in improbabili costumi medievali… tutte situazioni paradossali di cui la Sands, naturalmente, approfitta a piene mani per costruire una sequenza di scene una più spassosa dell’altra.

Tutti i romanzi vampireschi hanno, per loro natura, un momento “clou”: quello della Grande Rivelazione, cioè il momento in cui finalmente l’eroina capisce di trovarsi di fronte a un vampiro. Se pensate che questo possa costituire in qualche modo una battuta d’arresto alla girandola di scene comiche del romanzo, e diventare un momento drammatico e di tensione, o per lo meno serio, be’, vi sbagliate di grosso….

- E’ tutto a posto, Kate – la rassicurò Luc, spingendole indietro i capelli dal volto. – So che tutto questo è difficile da accettare, ma è tutto a posto.
- Come può essere tutto a posto? Sei un vampiro. E mi hai morsa. – Kate non riusciva ancora a credere che lui lo avesse fatto. E come aveva potuto essere tanto piacevole?
- Era solo un piccolo assaggio – protestò Lucern, e quando lei reagì con uno sguardo rovente provò a cambiare tattica: - Mi dispiace di averlo fatto, ma avevo fame… e tu hai un odore così delizioso. […]
Con sua estrema irritazione Luc cominciò a ridacchiare, il torace che vibrava contro il suo petto.
- Tutto questo non è divertente – scattò. – Ti piacerebbe sentirti come una fetta di vitello?
- Mia cara Kate, tu non sei certo una fetta di vitello – dichiarò Lucern, poi si costrinse ad assumere un’espressione solenne, e aggiunse: - Sei quanto meno una bistecca.

(cap. 9, pag. 194 )

Come avrete già intuito, in un romanzo simile non ci si può aspettare un gran romanticismo o scene struggenti: difatti, non ne troverete. Il legame tra Kate e Luc non è istantaneo, niente a che vedere con i “soul mates”, cioè le “anime gemelle” predestinate dal fato tanto frequenti nei romance vampireschi: la loro storia d’amore si sviluppa e cresce gradatamente, grazie anzitutto al caso che li ha fatti incontrare, poi all’attrazione fisica e alla passione, e a una certa affinità di gusti – soprattutto in fatto di videogames. Alla fine del romanzo ci resta un po’ il dubbio che, forse, Luc, che in fondo sotto la sua ruvida scorza è un gran tenerone (altrimenti, perché mai avrebbe pensato di scrivere dei libri per immortalare le storie d’amore dei suoi fratelli?), avrebbe potuto ambire ad un’eroina più intrigante, originale ed interessante di Kate, che in fondo dalla sua ha soltanto l’ostinazione ed un coraggio che a volte sfiora l’incoscienza, a volte la raggiunge (vedi la rapina alla banca del sangue). Ma, come nella vita, anche nei romance spesso chi prima arriva, meglio s’accomoda… Come potremmo, del resto, biasimare Kate per il fatto che, una volta incontrato il bel Luc, non lo vuole più mollare?

Se state per iniziare questo libro, quindi, preparatevi psicologicamente a dimenticare il mondo esterno e a regalare a voi stesse qualche ora di divertimento spensierato – e se in genere non amate i romance paranormali, fate attenzione: dopo BIANCO, CELIBE E VAMPIRO, parecchie di voi potrebbero ritrovarsi a cambiare idea!
 


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