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Recensione: Rock, I delitti dell'uomo nero

Creato il 02 dicembre 2012 da Chaneltp @CryCalva
Recensione: Rock, I delitti dell'uomo nero
Autore: Danilo AronaEditore: Edizioni della SeraPagine: 478Prezzo: 15,00

TRAMA:In un’Italia di fine anni sessanta, uno strano quanto sgangherato gruppo rock attraversa la penisola raccontando le magie e gli orrori di un genere musicale che annovera fatti tanto tragici quanto misteriosi.Rock. I delitti dell’ uomo nero intreccia misteriosi omicidi e vede come protagonista Sam Hain, un oscuro maestro della più ruvida chitarra che fa raggelare il sangue anche al Diavolo in persona. Jimi Hendrix, Jim Morrison, Janis Joplin, Brian Jones, Marvin Gaye: una lunga lista di cadaveri eccellenti del luccicante mondo del rock’n'roll.
Tutti pensano che siano stati uccisi dalla droga, dall’alcol e dal male di vivere. Ma forse le cose non stanno così, soprattutto se sulla Terra circola una Morgan nera guidata da Sam Hain, il chitarrista più malvagio e diabolico del mondo. Sì, ma di quale mondo? Chi è Sam Hain? E soprattutto perché il nome è legato in maniera inscindibile alla morte?
RECENSIONE:Recensione: Rock, I delitti dell'uomo neroPer tutti coloro che amano il rock, che ne assaporano l'essenza ancora adesso, che sono coinvolti da questo genere "maledettamente attraente e che sa di dannazione, di ribellione", questo libro è perfetto. Un po' meno per quelli come me, che invece non amano questo genere musicale e hanno bisogno di leggere con un po' più di attenzione essendo un libro che parla di mondi a me completamente estranei. Eppure vi starete chiedendo: devono, possono leggerlo solo gli amanti del rock?No. Il libro non si riduce a questo ma è un viaggio che ci porta all'interno del cuore stesso della musica (una delle arti che più eleva l'animo umano) nel mondo degli anni '60 fatto di trasgressione, alcool, droga, "sesso e rock'n roll" , un miscuglio di storie e intrighi che  appartengono al genere giallo noir, che ci fanno tremare, che ci permetteranno di conoscere i dubbi, le morti irrisolte, i misteri di tanti amati personaggi del rock. Attraverso questo libro, Arona decide infatti di percorrere, tra sogno e realtà, tra personaggi realmente esisti e figure evanescenti, se non addirittura oniriche, la storia di questo genere musicale, i "grandi" che lo hanno portato avanti e il senso stesso della loro vita. Tutto questo sarà accompagnato dalle vicende di un giovane gruppo italiano, i Privileges, che girano l'Italia per fare conoscere la loro musica tra capelli lunghi e pantaloni a zampa di elefante, sguardi disprezzanti da parte di molti e critiche stroncanti da parte dei nuovi generi, dei nuovi artisti di un mondo che sembra aver dimenticato che cosa significhi fare della buona musica: con questi compagni, ripercorreremo le morti più tragiche e luttuose del loro mondo tra cui quella di Jimi Hendrix a cui è dedicata una prima parte ben consistente, e di Janis Joblin, John Lennon, Elvis Presley e altri.Recensione: Rock, I delitti dell'uomo neroMa la narrazione non è semplicemente una trattazione nostalgica  e cronacistica degli eventi: tutte queste morti sono accomunate da una figura sinistra, un ghigno maligno, un'ombra che si aggira tra le viuzze delle grandi città, un uomo che forse, se uomo è, ha distrutto grandi talenti: parliamo del musicista SAM HAIM (nome che ricorda oscuri personaggi), probabile omicida, doppio del diavolo. Tante ragazze saranno trovate morte e il segno sarà una corda di chitarra; forse lo stesso SAM avrà rubato l'anima di tanti personaggi del rock; forse minacce più grandi incombono: Chi sono i  Grandi Fustigatori?Misteri, atmosfere inquietanti e sinistre, quasi surreali: un libro che parla di storia e sogno, realtà e incubo, delitti e presagi, dubbi che aleggeranno per sempre.Intervista all'autore:Recensione: Rock, I delitti dell'uomo neroHorror, giallo, storia: Come hai creato questo mix perfetto?Non lo so se è perfetto. So che nasce dalla visione di uno dei più grandi film della storia, ovvero "C'era una volta in America". Mi suggestionò talmente che mi venne l'idea di scrivere un libro con quella possente idea dentro. In chiave "rock horror" attraversare mezzo secolo di storia, intersecando diversi punti di vista. Appunto, il mix.Come mai hai deciso di parlare del rock?
Conosco bene l'argomento e poi il rock si presta moltissimo alle declinazioni horror. Il mio prossimo lavoro, che sto iniziando in questi giorni, è di nuovo un romanzo di genere "horror rock fiction".

Cosa rappresenta la musica per te?Al passato, un pezzo indimenticabile di vita, anche on the road. Al presente un'avventura notturna di tanto in tanto onde scaricare l'energia in eccesso. Sempre comunque good vibrations.
Il senso ultimo di questo libro.Posso citare Vasco? Un senso non ce l'ha, soprattutto se deve sbottonarsi l'autore. Il senso lo trova sempre il lettore o il recensore. "Rock", in edizione EDS, è stato caricato di molteplici doppi e tripli sensi. Questa è pura magia attivata dalla letteratura.
Scene che fanno accapponare la pelle. Ritenuto uno dei più grandi per questo genere, a cosa ti ispiri?Mah, a pelle non so che risponderti. Ho visto tutto il visibile al cinema e ho letto tanto. Poi ho avuto pure qualche trauma da bambino, tipo una volta essere inseguito da una gigantesca forma di gorgonzola gorgogliante. Nel mio inconscio si agita per forza un gigantesco mostro dell'Id.
Chi è Sam Haim?Sam è la versione, parodistica e maligna, di Jimi Hendrix. Solo che, come tutte le imitazioni, è mal riuscita. Però ha una sua personalità, un discreto incrocio tra cattiveria e ironia, In certi passaggi è alquanto simpatico. E' stato creato negli anni in cui nasceva Freddy Krueger e non nego che possa esserci stata un'influenza craveniana.

Ci sono esperienze, tracce autobiografiche?Assolutamente sì. Tutta la prima parte, quella intitolata "Gli anni del Serpente", è modellata sulla stagione professionale del mio gruppo di allora, i Privilege. Non ho cambiato quasi nulla.

Un finale irrisolto.. come mai?Intanto il finale aperto è un punto stabile del genere. Hitchcock dixit nel '63 con il finale de "Gli uccelli". Poi Sam è immortale. E' l'anima nera del rock, Puoi ucciderne il corpo, ma alla fine torna sempre. Basta suonare il pezzo giusto...
Ultimi Progetti
Sono in ballo, anzi potrei dire imballato, con un romanzo in stile Sam Hain. Ma non è Sam, è un altro. E al momento non posso sbottonarmi. Poi ho in cantiere anche un saggio su M. Night Shyamalan. Si tratta di lavori commissionati. Come ho detto circa un anno fa, non mando più proposal in giro. Se le ricevo, bene... Altrimenti riposo. Eh, ma non succede.
Grazie, Ezio, per l'opportunità e le domande "incalzanti". Potrei dire, un'intervista fatta a tempo di speed metal.




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