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Recensione: ROMA 40 DC - DESTINO D'AMORE (Leggereditore)

Creato il 26 giugno 2012 da Francy
Recensione: ROMA 40 DC - DESTINO D'AMORE (Leggereditore)Autrice:  Adele Vieri Castellano
 Genere:  Storico
Ambientazione:  Roma, 40 D.C.

Edizione:  Ed. Leggereditore, maggio 2012, pp.432,€10
Parte di una serie: 1° trilogia ROMA 
Livello sensualità:  Alta
Disponibile in ebook? prossimamente
TRAMA 
40 d.C., Città di Roma, Gaio Giulio Cesare Germanico, Caligola, Imperatore.Marco Quinto Rufo è l’uomo più potente di Roma, secondo solo all’imperatore, Livia Urgulanilla ha un passato da dimenticare. Lui è un uomo temprato dalla foresta germanica, bello e forte che non conosce paura né limiti. Lei è un’aristocratica raffinata e altezzosa il cui destino è già scritto. Ma il dio Fato decide altrimenti e quando Rufo la porta via con sé non immagina lontanamente le conseguenze del suo gesto. Roma non è la Provincia dove tutto, incluso rapire una donna, è concesso. E anche se Caligola in persona decide di concedergliela, possederne il cuore sarà la più ardua e temeraria delle sue imprese. E Livia saprà donare il cuore a un uomo spietato che non esita davanti a nulla, se non a quello che sente per lei? Il primo romanzo di una trilogia che vi porterà in uno dei periodi storici più affascinanti del nostro passato; una storia che vi catturerà fin dalle prime pagine e alla fine ne rimarrete conquistati.
Recensione: ROMA 40 DC - DESTINO D'AMORE (Leggereditore)Recensione: ROMA 40 DC - DESTINO D'AMORE (Leggereditore)
Quando guardo la mia biblioteca virtuale su anobii, mi rendo conto che le cinque stelle sono più una questione di risonanza personale che di merito, e mi rendo anche conto che alcuni libri che ho valutato con 4 stelle, quindi che mi sono piaciuti, a distanza di tempo non li ricordo.
Non c’è questo rischio con questo romanzo d’esordio di Adele Vieri Castellano, che buca le pagine con una di quelle storie destinata a rimanere con noi, per anni a venire. E non è solo per l’ambientazione originale – sono merce piuttosto rara, i romance ambientati nell’antica Roma – o perché autrice ed editore insieme si sono divertiti ad abbinare il bel volto elegante e volitivo del modello David Gandy al protagonista (anche se questo, devo ammetterlo, un piccolo aiutino forse lo dà).
Roma 40 AD – Destino d’amore (messaggio per l’editore: per il seguito della storia, please un titolo più facile da memorizzare e da recitare) è un esempio di quanto questo genere non debba essere sottovalutato, di quanto un romance possa essere non solo ben scritto masolido, accurato, studiato con precisione senza nulla perdere in potere di coinvolgimento e di farci sognare. Fabula oltre che favola, insomma. E’ un esempio di quanto scrivere romance non sia un passatempo per tutti ma una faccenda dannatamente seria che richiede molteplici talenti.
Nulla si avverte, qui, del fatto che sia un romanzo d’esordio – e in effetti non è la prima cosa che Adele scrive, e di chilometri quest’autrice ne ha già fatti tanti, al riparo dai riflettori. Si lancia in un’avventura non facile, quella di trasportarci in un’epoca lontana di cui poco si scrive, rispetto ad altri periodi più inflazionati, e lo fa con la sicurezza di una storica e di una latinista, mettendo tutti i puntini sulle i.Torna con la fantasia al periodo del primo impero, scegliendo una figura scomoda e affascinante insieme come punto di riferimento: l’imperatore folle Caligola, che attraverso la sua penna rivive splendidamente, affascinante come un letale predatore, imprevedibile ma non privo di fascino.
Recensione: ROMA 40 DC - DESTINO D'AMORE (Leggereditore)Ma l’elemento che libera questo romanzo da ogni traccia di “prima opera” ponendolo dritto dritto al livello delle storie narrate da scrittori ben più navigati è l’abilità con cui Adele intreccia le figure e i dati storici con i personaggi e la vicenda da lei creati. E veniamo dunque ai protagonisti, a questo Marco Quinto Rufo il cui cipiglio, il cui sorriso sghembo, i cui muscoli scolpiti e carattere rude forgiato tra i barbari nelle foreste germaniche non dimenticheremo, che irrompe come un temporale scrosciante e improvviso, spaventoso ma anche in qualche modo liberatorio, nella vita che sembra già scritta di una giovane patrizia romana.
Nato a Roma, Rufo è però cresciuto ai selvaggi confini dell’impero, e nel suo essere straniero, scuro, nel suo essere ripetutamente chiamato “bestione” mi ha ricordato Otello che, in una città altrettanto complessa, politica e raffinata incontra la sua bianca Desdemona. Ma mentre Desdemona viene conquistata dai racconti di guerra e sofferenza di quel condottieroattratta dalla sua rozzezza come una falena dalla luce (altra epoca, fascino dell’esotico), Livia è terrorizzata: Rufo è troppo, per lei, troppo grosso, troppo rude, troppo imprevedibile e rischioso. Se Otello era la luce che attira, Rufo è il fuoco da cui la prudente Livia si tiene lontana. Anche quando il freddo le entra nelle ossa e avrebbe bisogno di quel fuoco proprio per scaldarsi, si tiene testardamente alla larga, aggrappandosi con le unghie e con i denti a un sogno vacuo che perde contorni agli occhi di tutti, lettore in primis, tranne che dei suoi. Quella dramatic irony che Shakespeare sapientemente usava mettendo il pubblico a conoscenza dei diabolici piani del suo villain, Iago, e facendolo subito dopo lodare per la sua lealtà dai due protagonisti ignari della letale ragnatela che andava tessendo è qui usata mostrandoci l’inettitudine e la amoralità di un fidanzato per cui la protagonista continua a sospirare, usandolo in realtà come scudo da una realtà che potrebbe scottarla per quanto è intensa. L’apparenza inganna, la mette in guardia Rufo. Il rude guerriero è un uomo leale, non privo di sensibilità, il gentile patrizio è in realtà un pervertito arrampicatore sociale. Ma come ci dice Adele stessa, Livia si sente sul bordo di un baratro, e deve capire che la mano che frenerà la sua caduta è forte e sicura e, soprattutto, determinata a non lasciarla cadere. La nostra eroina ci metterà tanto ad aprire gli occhi, forse troppo, ma quando finalmente i due protagonisti si ritroveranno uno di fronte all’altra a veli calati (una Livia davvero Detecta, ma in senso buono, questa volta), tutti i giochi saranno fatti, e la coppia potrà essere quella che è proprio in virtù del lungo e faticoso percorso compiuto.
A fare da corollario a questa storia nella Storia, arricchendo un romanzo già ricco (ma, attenzione, non barocco), il dolce subplot romantico tra la sorella di Rufo e il suo migliore amico e un memorabile gruppo di coprimari, sopra tutti il barbaro dalla chioma che ruba il sole Aquilato e l’arguto comic relief Tassus, assassino spagnolo.
Un romanzo da non perdere, che vi trascinerà per i capelli senza chiedervi il permesso. Un motivo in più per essere orgogliosi dei nostri nuovi talenti narrativi italiani.
Recensione: ROMA 40 DC - DESTINO D'AMORE (Leggereditore)
GUARDA IL BOOK TRAILER DI FRANCY
 
*NOTA DI FRANCY: Come avrete immaginato dal countadown fatto qualche settimana fa , io sono una fan della prima ora di questo libro e non solo perchè Adele è un'amica e una blogger di questo blog, cosa che non può che farmi piacere, ma anche perchè avendo seguito da vicino la stesura di questo romanzo,mi sono resa conto fin dall'inizio che aveva una marcia in più e gli ho dedicato il video qui sopra. E complimenti a Sergio Fanucci della Leggereditore per aver avuto il fiuto di pubblicare un'autrice di primordine che altri editori si sono fatti sfuggire, peggio per loro. Il romance italiano ha bisogno di penne eccellenti e Adele lo è, non c'è dubbio. Grazie a Monica Lombardi per questa recensione che non fa che confermare l'opinione di molte altre lettrice in rete. La mia idea del romanzo è ugualmente entusiasta, ma ho pensato che fosse giusto pubblicare anche il punto di vista di un'altra lettrice. Mi fa piacere che alla fine la nostra idea sia la stessa: siamo davanti a un romanzo da cinque cuori! Ma potevo non scrivere una recensione per un romanzo che ho amato e che per di più è stato scritto da un'amica? Ovviamente no.  Perciò accodo la mia recensione ( che ho postato anche su Amazon.it) a questa di Monica.
Recensione: ROMA 40 DC - DESTINO D'AMORE (Leggereditore)
Lo splendore della Roma dei Cesari, la capitale che rappresentava il cuore pulsante e   l'emblema della grandezza dell' Impero, rivive in questo romanzo che spalanca al lettore una porta sulla vita sociale e quotidiana dei romani durante l'ultimo anno di regno dell'Imperatore Gaio Giulio Cesare Germanico, detto Caligola ( nel 40 DC) ed è , al contempo , un'intensa ed appassionante storia d'amore. Quello proposto da Adele Vieri Castellano è un conubbio vincente: un romance storico di classe, con una trama fitta di avvenimenti, in cui verità storica e fiction si fondono perfettamente e chi legge si sente letteralmente trasportato nel mondo dei suoi protagonisti così da poterne quasi percepire in prima persona le voci, i suoni, i colori, gli odori. Roma, con le sue folle eterogenee, le sue strade, i fori, i templi, le terme, il degrado della Suburra e le magnifiche residenze patrizie, il sontuoso palazzo Imperiale di Caligola, la vita della gente comune e dei pochi eletti, i fasti, lo sfarzo, gli eccessi , i riti, gli intrighi e le passioni di un'epoca ricca di luci ed ombre sono l'ordito attorno al quale l'autrice ha saputo tessere un romanzo corposo, romantico e sensuale al tempo stesso, denso di avvenimenti e ricco di personaggi, tutti splendidamente caratterizzati, dai protagonisti fino al più piccolo dei comprimari. Il suo stile è fluido, veloce, quasi cinematografico, e al tempo stesso attento ai particolari, alle sfumature, che ricreano alla perfezione il background storico senza correre il rischio di risultare ridondanti e annoiare. No, annoiarsi non è certo un rischio che si corre leggendo questo libro. Anzi, la fine sembra arrivare anche troppo presto,nonostante le oltre 400 pagine. Roma Imperiale è una location perfetta ed innovativa per una storia d'amore intensa e sensuale, che tiene fino all'ultimo con il fiato sospeso, perchè quella del tribuno angusticlavio Marco Rufo e della bella e volitiva patrizia Livia Urgulanilla rappresenta lo scontro di due mondi destinati a non incontrasi mai, due anime apparentemente agli antipodi, che alla fine, quando riescono a raggiungersi e a compredersi, trovano l'intesa perfetta.
Marco Rufo è senza dubbio uno degli eroi romantici più affascinanti che abbia letto negli ultimi anni . Sguardo di brace, autoritario, forte, tenace, coraggioso, leale, affascinante, temprato nel corpo e nel carattere dai lunghi anni passati sul confine germanico, è l'eroe Alpha con la A maiuscola, prima di tutto un guerriero, portato ad agire ancora prima che a pensare, a conquistare ancora prima che a chiedere. Abituato ad avere con l'altro sesso rapporti occasionali facili e senza importanza, quando il destino gli farà incontrare l'unica donna che sembra non desiderarlo e che, per di più, è già promessa sposa di un altro, il primo istinto di Marco, irretito dalla sua bellezza e dal suo carattere, sarà quello di conquistarla, averla per sé, senza riguardo per i sentimenti di lei. E sarà a quel punto che la giovane Livia tirerà fuori le unghie e darà filo da torcere al guerriero, obbligandolo a fare i conti con lei e con il suo iniziale disprezzo. Disprezzo che, come si può immaginare, è destinato a trasformarsi in un sentimento di tutt'altra natura perché il dio Fato non mancherà di metterci lo zampino, per il suo e nostro diletto. E lo zampino fra questi due ce lo metterà anche Eros e abbondantemente! Da questo punto di vista fa onore all'autrice aver saputo regalare al romanzo delle scene erotiche intense e coinvolgenti, hot al punto giusto, senza scadere nel grafismo che con Eros ha davvero poco a che fare. Accanto ai suoi due appassionanti e appassionanti protagonisti, DESTINO D'AMORE presenta anche una seconda ( e non secondaria) storia fra la sorella di Marco Rufo, l'affascinante e volitiva Turia Quintilia e l'amico di lui, Lucio Arrunzio Stella, prefetto del pretorio. Una coppia che in passato ha avuto un'occasione d'amore sprecata e che riuscirà, non senza difficoltà, a ritrovarsi. Personalmente ho un debole per le storie che danno una seconda occasione in amore e quindi ho adorato questa coppia. E che dire del biondo e bellissimo Quinto Decio Aquilato, guerriero batavo amico di Marco? Sembra che il prossimo romanzo di Adele Vieri Castellano sarà su di lui. Toglierà lo scettro di 'oggetto del desiderio' a Marco Rufo nella mente delle lettrici? Difficile pronosticare il vincitore. Di sicuro c'è che il romance italiano ha trovato una nuova spledida autrice. Consiglio a tutte di entrare nel suo mondo. Unico rischio? Non volerne più uscire!
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 L'AUTRICE
Recensione: ROMA 40 DC - DESTINO D'AMORE (Leggereditore)Adele Vieri Castellano pubblica per Leggereditore il suo primo romanzo storico, dopo aver vinto il concorso di racconti indetto dalla stessa casa editrice nel 2011. Nata a metà degli anni Sessanta, ha vissuto per anni in Francia e ha due punti ben saldi nella sua vita: la lettura e la scrittura. Vive a Milano, ha una figlia di diciannove anni, un compagno che si chiama come l'eroe del libro, tre gatti e un computer portatile. Nonostante le traduzioni, l'editing di libri, gli articoli e i romanzi che affollano le sue giornate, non dimentica mai le amiche. Perché senza di loro, il suo sogno non si sarebbe realizzato. La ricostruzione storica esatta e le atmosfere perfettamente rievocate permettono al lettore di tornare indietro nel tempo e di vivere un'esperienza unica accanto a personaggi verosimili e pieni di forza. (fonte:sito editore)
VISITA IL SUO SITO: http://storiealietofine.blogspot.it/

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