Magazine Cultura

Recensione: "Rossa come la passione"

Creato il 04 dicembre 2013 da Ilary
Titolo: Rossa come la passione Autore: Ella Gai Editore: autopubblicato Pagine: 34 Prezzo: 1,99 € ebook
Trama Gaia Hearts è una bella ragazza di venticinque anni, dal carattere solare e allegro. Si è appena laureata in marketing e progettazione e non avrebbe mai immaginato, che il primo giorno di lavoro, in una delle aziende cosmetiche più importanti d'Europa avrebbe ricevuto una “proposta particolare“ dal suo capo, Stephan Barney, l'uomo che può tutto, l' uomo, dai mille misteri. Riuscirà Gaia, a rinunciare a tanti anni di studi e alla sua integrità morale per accettare la proposta? Oppure, gli risponderà con un due di picche? Sarà davvero, una proposta casta quella di Stephan? Oppure, brama qualcosa di molto più forte? Perché lei, dopotutto è il colore dei suoi desideri.

Recensione
Essere una book blogger non è sempre facile, soprattutto quando si deve scrivere una recensione negativa di un autore esordiente, perchè alla fine mi dispiace stroncare qualcuno che sta cercando di farsi strada nel mondo letterario, ma sapete che, a costo di sembrare cattiva e antipatica, devo sempre essere onesta quando esprimo le mie opinioni. Bene, da questo preambolo avrete già capito che non avrò parole di apprezzamento per Rossa come la passione, il primo brevissimo racconto della serie "I colori dell'anima" autopubblicata da Ella Gai, pseudonimo sotto il quale si nasconde un'autrice italiana. Rossa come la passione introduce la vicenda di Gaia Hearts, una giovane donna che dopo la sua laurea riesce a trovare lavoro in una grande e famosa azienda di cosmetici, guidata da Stephan Barney, il quale resta subito attratto dalla ragazza e le fa una proposta "indecente", cioè diventare la sua accompagnatrice, con annessi e connessi. La trama è questa, non c'è molto di più e il racconto di conclude con un finale aperto lasciando nel dubbio il lettore su cosa sceglierà di fare Gaia. Che posso dire? Non mi è piaciuto per niente questo raccontino, proprio non riesco a trovare un solo lato positivo. Partiamo dalla trama che è veramente esigua, e si svolge in una maniera rapidissima come se l'autrice avesse avuto una fretta indiavolata di concludere. Per esempio, perchè far svolgere tutta la vicenda in un solo giorno? È un po' inverosimile, magari sarebbe stato meglio sviluppare la storia in un tempo più lungo e farci conoscere più approfonditamente i protagonisti. A tale proposito, devo dire che i personaggi non hanno nessuna profondità psicologica, e della stessa Gaia, che in teoria è la protagonista principale non sappiamo quasi niente, nè del suo carattere (c'è giusto qualche cenno, ma veramente minimo), della sua vita, del suo passato. Ok scrivere un romanzo breve, ma qua siamo proprio all'osso. Paradossalmente, l'autrice perde più tempo a descrivere l'arredamento dell'azienda in cui va a lavorare Gaia, che i pensieri e il carattere dei suoi personaggi. Poi, vogliamo parlare di alcune inconguenze che si trovano nel racconto? Ma sì, parliamone. La prima riguarda la laurea di Gaia: nella presentazione ci viene detto che è laureata in marketing e progettazione, ma poi non si sa come, diventa laurea in progettazione e design. Mistero. La seconda incongruenza riguarda l'ambientazione: la Barney Cosmetics viene definita "la più grande società di cosmetica d'Europa" ma poi, quando la selezionatrice del personale parla a Gaia dello stipendio, lo quantifica in dollari. Ma allora, dove siamo, in Europa o negli Stati Uniti? In Italia no di sicuro, visto che Gaia trova lavoro al primo colpo! Battute a parte, davvero non si capisce dove sia ambientato questo romanzino, per quanto ne sappiamo noi, potrebbe anche essere ambientato in Zimbabwe o a Vanuatu e non farebbe alcuna differenza, vista la mancanza di riferimenti ambientali e geografici. Dulcis in fundo, si fa per dire, parliamo dello stile di scrittura. Non so come dirlo senza sembrare offensiva, ma Rossa come la passione è scritto proprio male; non si tratta solo di refusi o errori di battitura che, per carità, posso anche scappare, ma proprio di uno scempio indiscriminato della grammatica italiana! La punteggiatura è un'opinione, ci sono virgole dove assolutamente non vanno, punti che invece dove andrebbero non ci sono, parole scritte in modo completamente sbagliato  ("da per tutto", quando si scrive "dappertutto") e frasi assolutamente sconnesse. Durante la lettura mi prudevano le mani dalla voglia di prendere il testo e rieditarlo tutto, non si può leggere in questo modo! Non basta che l'autrice metta le mani avanti e alla fine del racconto scriva che, siccome è un ebook autopubblicato, ci possono essere numerosi refusi. Ma magari fossero solo quelli! Ripeto l'errore di battitura ci sta, ci sono anche nei libri pubblicati dai grandi editori, quindi a maggior ragione il refuso ci può essere in un libro autopubblicato, ma d'altro canto l'autopubblicazione non è una giustificazione al fatto che si è deciso di ignorare le basilari regole della grammatica. L'impressione che se ne ricava è di grande trascuratezza, di sciatteria, come se l'autrice non avesse minimamente ricontrollato il suo testo prima pubblicarlo e questo comportamento non è irrispettoso solo nei confronti di chi legge il libro, visto che lo paga e lo paga per "buono", pensando di trovare un testo decente, ma è irrispettoso anche nei confronti dell'autore stesso che, facendo così, non si rende credibile. Se posso permettermi un consiglio da lettrice, a Ella Gai suggerirei di rieditare o farsi rieditare il racconto e ripubblicarlo in una nuova versione riveduta e corretta, senza tutti quei brutti errori. Insomma, purtroppo Rossa come la passione, non è stata una lettura piacevole e sicuramente non mi ha invogliata a leggere anche gli altri due racconti della serie, perchè il primo impatto è stato davvero negativo. Come direbbe Mara Maionchi, per me è no.
Il mio voto:

Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :

Dossier Paperblog

Magazines