[Recensione] Rot & Ruin di Jonathan Maberry

Creato il 05 dicembre 2011 da Queenseptienna @queenseptienna

Titolo: Rot & Ruin

Autore: Jonathan Maberry

Editore: Delos Books
ISBN: 9788865301470
Numero pagine: 368
Prezzo: 15,90 euro
Voto:

Trama: Nell’America post-apocalittica infestata dagli zombie dove vive Benny Imura, ogni adolescente deve trovarsi un lavoro al compimento del quindicesimo anno di età, o dimezzare per sempre la propria razione quotidiana di cibo. Benny non è interessato a portare avanti il business di famiglia, ma non ha scelta visti i precedenti fallimenti lavorativi; così accetta di diventare un cacciatore di zombie come quel vigliacco di Tom, il suo fratellastro. Il ragazzo si addentra nella desolata Rot & Ruin, il territorio in cui sono confinati gli zombie, con riluttanza, convinto di svolgere un lavoro noioso e pressoché inutile… prima di imbattersi in ujja terra senza dio, che gli aprirà gli occhi su un mondo totalmente diverso dalla vita a cui era abituato. Conoscerà il suo passato, i lati nascosti della personalità di Tom e il motivo per cui viene considerato da tutti come un eroe: perché là fuori, lontano dalle recinzioni del fortilizio, le distese aride di Rot & Ruin pullulano di rinnegati assassini a caccia di adolescenti, di segreti mortali, di zombie e di bellezze cresciute nelle oscurità del tempo. Rot & Ruin è molto più che un deserto senza vita…

Recensione: Mi aspettavo molto da Rot & Ruin e in qualche maniera mi sono ritrovata delusa.

La storia che Maberry ci mette davanti ha tutti i presupposti per essere buona, ma non convince fino alla fine.

Il protagonista non è il solito eroe votato alla distruzione del main villain di turno, bensì Benny Imura, un ragazzino di quasi quindici anni che vive a Rot & Ruin.

Ma che cos’è questo luogo? Dopo la Prima Notte (solito evento senza spiegazione che chiunque adotta per giustificare un’invasione zombie, The Walking Dead su tutti. Il giorno che qualcuno mi scriverà il motivo per cui la gente si trasforma in zombie urlerò al miracolo), in cui molta gente ha iniziato a morire e resuscitare piuttosto affamata di carne umana, i sopravvissuti a questo evento si riuniscono in un unico luogo, fondando per l’appunto la cittadina di Rot. Ruin non è altro che quello che sta al di fuori da Rot, ovvero miglia e miglia di America completamente infestata.

Regola principale del posto è la seguente: entro il compimento dei quindici anni bisogna trovarsi un lavoro, altrimenti le proprie razioni di cibo sono dimezzate.

Benny non è mai uscito dalle mura della città, sa cosa sono gli zombie e per lui e tutto normale, non avendo mai visto cosa c’era prima. E’ un ragazzino irritante, senza alcuna voglia di lavorare e, fatemelo dire, un ingrato. Vive con il fratello Tom, che di mestiere fa il cacciatore di zombie fuori dalla cittadina, ma Benny lo considera un vigliacco e un debole, perché durante la Prima Notte è fuggito con il piccolo Benny in braccio lasciando che il padre zombie si mangiasse loro madre.

Benny ammira invece altri due cacciatori, Charlie occhio-di-vetro e un altro mercenario, che si pavoneggiano raccontando le loro macabre avventure al bar, ma che invece si riveleranno essere i fondatori di Gameland, un parco giochi dove i ragazzini vengono fatti combattere per pochi soldi contro gli zombie, per divertimento.

In tutto questo ci sono le Zombie Card, delle carte tipo Magic da collezione su cui sono raffigurati i cacciatori e i morti più famosi. E’ una di queste carte, raffiguranti la Lost Girl, la causa scatenante dell’avventura di Tom e Benny, il quale si è ritrovato costretto a lavorare con il fratello per non trovarsi senza cibo.

Nel complesso è un libro piacevole, nonostante Benny sia veramente noioso e i personaggi con poco spessore.

Il difetto principale di questo libro però sono i refusi della versione italiana, il testo è infarcito di parole sbagliate e piccoli errori di formattazione. Non tanti da causarmi l’ulcera, ma abbastanza da levargli una stellina.


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