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Recensione: "RUNNER" di Patrick Lee.

Creato il 28 agosto 2015 da Blog
Recensione: Nuovo bestseller americano, prossimo film della Warner, arriva in Italia il thriller che corre veloce e guarda lontano, senza mentireGenere: Thriller Editore: Sperling&KupferPagine: 324Prezzo cartaceo: € 19,90Ebook disponibileUscita: 1 giugno 2015Sinossi:Sam Dryden, ex agente speciale con un doloroso passato, ma ancora giovane e capace di mettere in pratica, quando servono, le strategie e le tecniche apprese quando era incaricato di salvare gli ostaggi catturati dal nemico, si allena alla corsa nel cuore della notte lungo la spiaggia della sua città. Dall’oscurità fitta e silenziosa si stacca all’improvviso la figurina veloce di una dodicenne. Rachel chiede aiuto ed è molto convincente: la insegue una misteriosa squadra di agenti incaricati di ucciderla. Sam coglie il terrore nella bambina e l’accompagna nella fuga proteggendola da ogni nuovo attacco dei potenti avversari dotati di numerose risorse umane e tecnologiche. Rachel deve essere uccisa perché è stata testimone e oggetto di un pericoloso esperimento scientifico, l’amnesia che l’ha colpita è solo temporanea, quando ricorderà tutto e parlerà sarà molto pericolosa per chi - forse nella Homeland Security? - l’ha usata come cavia in ricerche azzardate sulla mente umana.Runner si legge con il passo veloce, e innervato di emozioni, dei suoi due protagonisti. Le immagini che crea nella mente del lettore sono nitide e efficaci, i dialoghi serrati delineano fin dal principio i caratteri dei personaggi.L’autore: PATRICK LEE vive in Michigan, dove è nato nel 1976. Dopo una dura e utile gavetta come sceneggiatore (una scuola di vita di cui parla con divertente autoironia), è approdato alla narrativa con ottimi risultati. La sua scrittura unisce immediatezza e riflessività, esposizione logica e visiva.Recensione: Recensione:  Avere come protagonista un ex militare, addestrato a missioni top secret ad alto rischio, è l’equivalente di un coltellino svizzero delle scene d’azione. Nel caso di Runnerdi Patrick Lee, Sam, ex forze speciali con parecchi dispiaceri alle spalle, si “incontra e si scontra” con Rachel, una ragazzina dodicenne che nel cuore della notte sta cercando di sfuggire a quello che sembra l’intero intelligence US. Spiego meglio la metafora del coltellino svizzero: alla fine del primo capitolo li ho dati per morti, e anche alla fine del secondo… poi ho capito che Sam ha un addestramento per uscire praticamente da qualsiasi situazione e ho (quasi) smesso di preoccuparmi.L’ambientazione, per chi l’ha visto, è simile al film Hanna, ma con 5 anni di tecnologia militare in più. Abbiamo una ragazzina apparentemente indifesa con delle caratteristiche particolari, frutto inaspettato di esperimenti genetici, che “qualcuno” vuole fermare a tutti i costi. Perché? Quali sono le sue reali capacità? E, soprattutto, come si inseriscono i suoi poteri nei programmi degli alti papaveri?Pizzico di suspense in più: la ragazzina non ricorda nulla della sua vita passata, solo gli ultimi 2 mesi di prigionia. Il libro è molto appassionante e parte a grande velocità, senza perdersi in troppi dettagli e catapultandoci direttamente al centro dell’azione. Rachel ha i poteri, ma sono le capacità strategiche di Sam a lasciarci a bocca aperta. Capitolo dopo capitolo, braccato da forze speciali e tracciato con satelliti che sembrano usciti da un film di fantascienza, riesce a far proseguire il viaggio verso le risposte alle domande di Rachel.Una lettura a perdifiato nella prima metà, meno brillante, a mio parere, verso la fine, dove il ritmo rallenta e non riesce ad essere controbilanciato da una dose adatta di suspense e di sconvolgenti rivelazioni. Nel complesso, consigliato per una lettura avventurosa e per una sbirciatina in un mondo di tecnologie futuristiche: ah, fortemente sconsigliato a complottisti e paranoici!
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