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Recensione: "SE FOSSI QUI CON ME QUESTA SERA" di Sara Tessa.

Creato il 12 maggio 2015 da Blog
Recensione: Lei ha paura di amare.Lui vorrebbe travolgerla con la sua passione.Riusciranno due mondi così lontani a incontrarsi?

Genere: Romance contemporaneoEditore: Newton Compton Editori
Collana: E Newton n. 909
Pagine: 288Prezzo:€ 4,99
Uscita: 26 Febbraio 2015  
Sinossi:
Dopo un viaggio di sei mesi in giro per gli Stati Uniti per dimenticare un amore perduto, Bernadette è tornata a Thousand Oaks, in California. È decisa a riprendere in mano la sua vita e a ripartire camminando sulle sue gambe. Altro giro di boa, come sostiene lei. Ormai le è chiaro l’effetto distruttivo che l’amore ha su di lei: è irrimediabilmente terrorizzata alla sola idea di venire abbandonata.
L’unica soluzione possibile è evitare ogni tipo di legame. I secondi appuntamenti sono banditi dalla nuova vita. Ma l’incontro inatteso con Nathan scombina le sue carte… Nathan è un chitarrista introverso, leader di una band in ascesa nell’olimpo del rock, con convinzioni altrettanto risolute sull’amore. Ma completamente opposte a quelle di Bernadette. Quella che nasce tra loro è all’inizio solo una timida amicizia. A lei piace Nathan, ma è diffidente, intimorita, e decisa per una volta a non cedere alla tentazione. Anche lui è determinato. Ma ad averla. E quando finalmente si abbandonano l’una all’altro è per entrambi l’apoteosi dei sensi. Finché Nathan non deve partire per una tournée. È allora che in Bernadette si scatenano reazioni difficilmente controllabili…  
Dopo lo strepitoso successo di L’uragano di un batter d’ali e Il silenzio di un batter d’ali, 200.000 copie vendute, arriva il nuovo scandaloso romanzo di Sara Tessa  
L’autore:
Sara Tessa È nata a Milano, dove vive tuttora. Ha passato la sua vita in attesa che qualcosa accadesse poi, improvvisamente, un uragano si è abbattuto su di lei: L’uragano di un batter d’ali, suo romanzo d’esordio inizialmente autopubblicato, è uscito con la Newton Compton all’inizio del 2014 ed è volato ai primi posti delle classifiche dei libri più venduti per oltre venti settimane. Ha una filosofia di vita che cerca ogni giorno di seguire: «Se smetti di sognare, allora stai dormendo». Nel 2013 ha pubblicato il racconto breve La seduzione dell’amore.

Recensione: Recensione: ‘Se fossi qui con me questa sera’ è stato il primo romanzo a opera di Sara Tessa che ho letto. Sapevo che i suoi precedenti romanzi avevano mietuto vittime e ho anche letto commenti di lettrici abituali di Sara che avvertivano della differenza di toni fra quest’ultimo romanzo e i precedenti. Io l’ho trovato delizioso.La protagonista del romanzo è Bea, una donna come noi, che in seguito all’ennesima delusione d’amore reagisce chiudendo il suo cuore al sentimento più profondo dell’essere umano. Le sue amiche la chiamano ‘struzzo’ e nonostante tutto decide di cominciare daccapo. ‘Giro di boa’ come scrive Sara. Giro di boa e inizia una nuova vita. I protagonisti di questa nuova vita sono gli stessi di sempre. È la sua famiglia il suo punto fermo come l’albero di acero in giardino.Bea se ne intende di amore e di ‘relazioni pericolose’. Le vive sulla sua pelle oppure risponde con tanta rabbia alle tante richieste di aiuto che arrivano sul suo blog. Bea è amareggiata e non lo nasconde.

‘Lo sai che sei un po’ stronza?’. Sì, lo sapevo, un’inguaribile stronza che mette le mani avanti (cit.). 
Ma perché rimproverarla se cerca solo di difendersi, di proteggersi da un’altra delusione?Nathan sarà il nuovo candidato. Cantante famoso, amato dalle sue fan. Per lui non è facile fare breccia in quel muro che Bea si è costruita intorno. Diciamo che dopo il primo incontro a sorpresa e il secondo alquanto ‘doloroso’ Nathan conquista Bea. Bea dal canto suo si trova talmente a suo agio con lui che ‘… erano passate tre ore e avevo parlato solo io (cit.)’. Nathan è stato il balsamo cha ha lenito le sue ferite, le ha ridato la speranza nell’altro sesso.Ma Nathan non è il cavaliere dall’armatura scintillante, senza infamia. È un uomo, un semplice uomo, che vuole qualcosa, la ottiene, ma non vuole rinunciare a quello che già ha. Non è amore da dividere tra due donne. È incapacità di prendere posizione perché, come dice Bea,
‘sei tu che non stai scegliendo e che obblighi me a fare una scelta!’
Nathan sa giocare le sue carte. Non è ingenuo. Più di una volta chiede a Bea di parlare con lui, di aprirsi, di fidarsi di lui perché Bea gli piace. Dietro il suo ‘.. non credi che potremmo ogni volta azzerare tutto e ripartire?’ in cui leggo le intenzioni serie di un uomo che vuole stare con la donna, tanto isterica quanto dolce, che lo affascina. Da qui nasce il mio tormento quando la fine mi ha distrutto, mi ha lasciato un vuoto perché la fiducia è stata tradita, perché ancora non è sbagliato volersi difendere. C’è bisogno di lucidità, di chiarezza perché quando si concede la propria fiducia ormai è troppo tardi: siamo coinvolti. Sara Tessa dà prova di essere una donna ironica e divertente. Di seguito cito una delle battute migliori per descrivere gli uomini. Un concentrato di verità irriverente:
‘Voi avete solo un piccolo minuscolo cervello alimentato da poca circolazione sanguigna perché è tutta impegnata in quel birillo che avete in mezzo alle gambe e che dirige il traffico della vostra vita. Ormai sono del parere che la disfunzione erettile sarà la salvezza del genere femminile’.
Per tutto il romanzo mi sono spesso posta una domanda: qual è il significato del titolo? Beh, alla penultima pagina ho risolto l’arcano. Quando piano piano il cuore mi andava in frantumi, gli occhi mi si riempivano di lacrime e nasceva in me quel senso di dolore e smarrimento come se fossi stata io a vivere la vita di Bea. Penso che già quest’empatia sia un gran successo per il romanzo. Ho vissuto in perfetta simbiosi con la protagonista e ciò significa che l’autrice ha annullato le distanze spazio-temporali tra la protagonista e il lettore con un linguaggio semplice, diretto, curato, chiaro.Bea è più forte di Nathan. Ha i cosiddetti attributi. Nathan è il codardo e Bea dice
‘ E come sempre mi trovavo a decidere al posto di qualcun altro, incapace di affrontare la situazione (cit.)’
Ecco un altro giro di boa. E non sarà l’ultimo, almeno nella vita reale.
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