Il mio nome è Tori Spring. Mi piace dormire e mi piacciono i blog.
Potevo non leggere un libro la cui trama inizia così? No non potevo. E poi il protagonista maschile si chiama Michael Holden, stesso cognome di un alias di Caffrey in White Collar. Non sono motivazioni ottime per iniziare un libro? Per me si :P In più c'è la storia di Solitaire, un organizzazione segreta che pubblica su un blog, prima, indizi per degli innocui e divertenti scherzi da fare a scuola, dopo post sempre più pericolosie inquietanti.
Ma di che libro sto parlando? Senza nuvole di Alice Oseman. Un romanzo molto strano ma anche interessante, che ho apprezzato. Partendo proprio dai protagonisti. Tori è introversa, e non molto a suo agio nei rapporti sociali. E' pessimista e cinica. Ama il cinema e odia leggere. Ha le sue idee, non molto popolari, su svariati argomenti. Non ha molti amici e quelli con cui parlano non riescono a vederla per come è veramente. Michael in alcuni momenti è il suo opposto, dolce, sensibile e appiccicoso, in altri sono molto simili. Tra i due nascerà un legame, a volte molto intenso. Ma non è una storia d'amore, almeno non nel senso classico. E' incentrata molto su Tori e sulla sua crescita, lei vorrebbe fregarsene di tutto, ma in realtà non riesce ad ignorare (per fortuna) ne una serie di post-it che la porteranno ad aprire il mistero di Solitaire ne Michael Holden. Veramente spesso ci si immedesima con la protagonista e si riflette sul modo in cui interagiamo con il mondo. Il romanzo, poi, contiene citazioni di libri e film, parla di fanfinction, questi brani sono molto divertenti e daranno un tocco in più al libro, ovviamente solo se cogliete i riferimenti. Il ritmo, per la maggior parte delle pagine, è buono con uno stile ironico, ma ci sono stati anche punti un po' noiosi, e altri molto psicologici.Più volte ci si trova davanti a concetti che non risultano subito facili da capire, su cui va riflettuto, e che fanno sembrare il romanzo strano, ma mai fermarsi alle prime impressioni. Mi sono gustata la scena in cui guardano la Bella e la bestia, quella di quando sono sul tetto, di quando fanno a palle di neve e la scoperta di chi fa parte di Solitaire.Il libro mi è piaciuto e più in la mi piacerebbe rileggerlo. Ve lo consiglio se volete qualcosa di diverso, con una trama carina e che ha spunti di riflessione interessanti sugli aspetti della vita di tutti i giorni.
«Quindi, se gay?», gli chiedo.
Batte le palpebre. «Wow, ragazzi, per voi è proprio una faccenda importante.»Non è importante, in realtà non me ne frega niente.«Ti attraggono i ragazzi?», insisto facendo spallucce. «O le ragazze? C’è un modo per verificarlo, se non ne sei sicuro.» Di nuovo alzo le spalle. Non m’importa. Non m’importa.«Mi attraggono tutti, francamente», mi risponde. «Anche per piccoli particolari: alcune persone hanno mani bellissime. Non lo so. Mi sa che mi innamoro un po’ di chiunque incontro, ma credo sia normale.»«Allora sei bisex.»Sorride mentre si sporge in avanti. «Ami tutte queste parole, non è vero? Gay, bisex, attrazione…»«No», lo interrompo, «no, le detesto.»«Allora, perché mettere un’etichetta sulle persone?»Inclino il capo. «Perché è la vita. Senza un’organizzazione cadremmo nel caos.»
-Ti ho cercato.- dico. Non riesco a percepire più gran parte del corpo.Per qualche ragione, mi mette le mani sulle guance, si sporge e dice:-Tori Spring, io ti cerco da sempre.Che ne pensate? Lo avete letto?