Magazine Gadget

[Recensione] Serena

Da Jark85 @LandOfRust

[Recensione] Serena

Serena è un progetto promosso dal team argentino Senscape (composto da persone che avevano già lavorato per Scratches) nonchè studio che ha ancora in lavorazione Asylum. Serena è un progetto dove hanno collaborato oltre 40 elementi tra artisti e designer e narra la vicenda di un individuo all’interno di un casolare collocato su un luogo sconosciuto (probabilmente un luogo isolato e distante). L’uomo è alla ricerca di sua moglie, Serena, che è scomparsa nel nulla. La ricerca in realtà si trasformerà in un viaggio fatto di ricordi e malinconia nei confronti della donna e niente di più.

Serena è proprio questo infatti: l’assistere ai pensieri e alle riflessioni di quest’uomo sulla vita sentimentale con la sua donna, sull’amore, sulla religione e sui problemi di coppia. Giocando presto ci accorgeremo che non è tutto oro quello che luccica e Serena la si può considerare come una metafora di una qualsiasi storia d’amore: a un inizio scintillante, luminoso e positivo si passa a un proseguo più tortuoso, difficile e dove le incomprensioni la fanno da padrona.

E’ singolare come appunto il luogo rimanga praticamente lo stesso ma a cambiare sono proprio i pensieri dell’ignoto protagonista, una sorta di rimando moderno e interattivo a “I Dolori del giovane Wether” di Goethe: il contesto, per quanto possa essere uguale, assume una visione differente a seconda del nostro stato d’animo.

Serena è un’opera breve (brevissima direi) e sicuramente non resterà nella storia ma è alla fine un piccolo esprimento dove il giocatore può tirare fuori le proprie riflessioni su quanto sia riuscito a percepire sull’esperienza. Un gioco che Senscape ha rilasciato gratuitamente e, probabilmente, questo resterà il reale motivo per cui vale la pena giocarlo. Il resto sta tutto a voi.


Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog