Autore: Maureen Johnson
Casa editrice: Chrysalide
Pagine: 396
Prezzo: 12,80€
ISBN:8804616776
Rory è appena arrivata a Londra dall’America per cominciare una nuova vita in una nuova scuola. Ma proprio il giorno del suo arrivo, un brutale omicidio sconvolge la città, tanto più spaventoso perché riconosciuto come l’imitazione del primo assassinio di Jack lo Squartatore, il serial Killer che nel 1888 conquistò con la sua efferatezza le cronache di tutto il mondo. La polizia è senza indizi e senza testimoni, ma ancora per poco: sarà proprio Rory a notare un uomo misterioso sul luogo del secondo, feroce delitto. Ma perché la sua amica, che era a fianco a lei, non ha visto nulla? Se è un fantasma quello che Rory ha visto, certo non è meno pericoloso di un omicida in carne e ossa: però richiede l’intervento di un corpo segreto di polizia, una squadra che aiuterà Rory a scoprire poteri che finora non sospettava di avere.
Autore
Maureen Johnson è nata a Philadelphia (Pennsylvania) il 16 febbraio 1973. Scrittrice americana di letteratura per l'infanzia e per adolescenti, ha studiato presso la University of Delaware e poi ha studiato "scrittura" e "drammaturgia teatrale" presso la Columbia University . Il suo primo libro è stato pubblicato nel 2004 con il titolo La chiave per il Golden Firebird , pubblicato in olandese come: 3 Sorelle, 1 auto .
Recensione
Well... Mi sono avvicinata a questo romanzo attirata dal titolo, lo ammetto. "Shades of London" ha un fascino innegabile e accostato al nome di Jack lo Squartatore diventa un'apoteosi di mistero e intrigo. E tutto si ferma lì XD
A parte gli scherzi, nel corso della lettura, per un bel po' non succede nulla o quasi. Poi si comincia a delineare il mistero di un assassino che prende il nome del famigerato incubo dell'Inghilterra del tardo '800, emulandone gli omicidi persino nei luoghi e nelle ore. E dopo?
Mmmm... l'idea di fondo è originale, ma si perde in un'accumulo di stupidità e di demenza della protagonista: Aurora è insulsa, scialba e noiosa.
Di solito quando un romanzo mi appassiona, lo leggo voracemente e velocemente, in questo caso invece ho avuto un blocco: al 73% mi sono fermata lasciando trascorrere quasi 13 giorni dalla ripresa... un finale "PUF". Letteralmente. Temo che l'autrice abbia perso una grande occasione. Non dico che sia scritto male o che vada del tutto cestinato, ma è stata una colossale astuzia utilizzare un riferimento storico di tale portata per creare aspettativa anche se verrà delusa e stroncata in breve tempo.
Ho apprezzato l'accostamento paranormal della vicenda, ma mi ha fatto ridere a crepapelle la banalità del "friggere" i fantasmi con un cellulare, anzi, scusate, con il Terminus.
Meglio un VERO thriller storico, credetemi. E se vi fidate di me, vi consiglio di passare oltre: ci sono un mucchio di altre bellissime storie e saghe che valgono il vostro tempo; se poi non avete nulla di meglio tra le mani allora ok, cimentatevi pure nella lettura di Shades of London, ma non dite che non vi avevo avvisati :P
Voto: