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Recensione Showbiz

Creato il 01 novembre 2015 da Lightman
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Roma 2015

Riccardo Modesti, Shultz, Stefano Natale e Massimo Marino diventano per il giornalista e fotografo Luca Ferrari i protagonisti di Showbiz, ovvero il documentario volto a mostrare il lato B de La grande bellezza.

Recensione Showbiz

Conduttore negli anni Novanta del programma sulla vita notturna romana I protagonisti della notte, uno è Riccardo Modesti, settantaquattrenne che è da quasi tre decenni il patron di Miss Intimo, unico concorso di bellezza che, a suo dire, porta in passerella "solo belle ragazze".
Settantaquattrenne che organizza le serate dalla propria mansarda su via Nomentana e che ama raccontare le sue gesta, a differenza del coetaneo e amico di vecchia data Shultz, il cui soprannome viene dalla celebre lozione per schiarire i capelli che lo ha reso il microfonista biondo del Maurizio Costanzo Show e il quale, residente in una casa "da persona anziana" (come la descrive lui stesso) alla Magliana, dipinge in un lavatoio di Monteverde quadri astratti da vendere a poche centinaia di euro, trascorre le notti in varie feste e le giornate davanti alla televisione, fino all'ora dell'aperitivo al bar Vanni.
Insieme allo Stefano Natale noto per la sua parlata ripresa da Carlo Verdone in Un sacco bello e Bianco, rosso e Verdone e al re dei locali erotici della notte Massimo Marino, che ha fatto di "Bella fratè" e "A frappè" il suo marchio di fabbrica, sono i protagonisti di Showbiz, definiti dal qui produttore Valerio Mastandrea "Il lato B de La grande bellezza: gli epigoni capitolini di Jep Gambardella, quelli veri, presi dalle trasmissioni delle tv locali".

Quelli della notte

Recensione Showbiz

Quattro moschettieri del "quando non batte il sole" su cui la camera del giornalista e fotografo Luca Ferrari - vincitore col suo Pezzi del Premio Doc It - Prospettive Italia Doc per il Migliore Documentario italiano al festival Internazionale del film di Roma - indaga lasciando emergere divertenti aneddoti, ma anche piccole scintille di un passato lontano da cui echeggia il rumore dell'ultimo ventennio del XX secolo.
Infatti, mentre scopriamo che anche Natale si dedica alla pittura (con Viva forever delle Spice girls in sottofondo!), oltre ad andare tutti i giorni a messa, giocare ai quiz sul telefono cellulare e condurre una solitaria esistenza in un appartamento a Ponte Sisto nello stesso palazzo della vecchia casa di famiglia del citato regista di Compagni di scuola, Shultz, con il quale, ogni tanto, esce la sera, sfodera nostalgicamente giornali scandalistici che lo immortalarono e vecchi fotoromanzi di cui fu protagonista.
Man mano che Modesti racconta di essere innamorato di una ex modella oggi cinquantenne sebbene ami definirsi un playboy e che Marino, tra interviste a pornostar del calibro di Susy Gala e Asha Bliss e una conversazione riguardante i tumori con Valeria Visconti (anche lei appartenente all'universo dell'hard), non manca di strappare risate attraverso le sue esilaranti - e spesso tutt'altro che eleganti - considerazioni in romanesco; da "'e donne co' i sordi nun se distraggono mai" a "C'è 'a crisi, però a mignotte ce vanno sempre, pe' quelle nun c'è mai 'a crisi".
Considerazioni destinate purtroppo a rappresentare, però, gli unici veri sprazzi di divertimento nel corso di circa settantacinque minuti di visione che, non privi neppure di escursioni in karaoke stonati e passaggi a Miss Tanga a Fiano Romano, non faticano ad apparire a lungo andare ripetitivi, oltretutto penalizzati da un look generale nient'affatto distante da una certa amatorialità.

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