finalmente sono riuscita a trovare un attimo per scrivervi la recensione di questo libro che mi ha dato molto da pensare e che, nella sua leggerezza, contiene parentesi talmente tanto vere da lasciare quasi spiazzati..
"SI LASCIANO TUTTI" di Simone Laudiero
"Si lasciano tutti" è un insieme di capitoli della vita di Roberto, ed inizia con un concetto tutt'altro che positivista: prima o poi, tutti si lasciano. Alla domanda "perchè?" egli risponde che non c'è un perchè, semplicemente lo sa..sa che lui e la sua fidanzata si lasceranno presto. Da questa certezza nasce un percorso introspettivo, dato dal presente e dal passato del nostro protagonista che, in conversazioni e pensieri ci racconta delle sue storie d'amore finite (per forza o per scelta che sia) dall'adolescenza ad oggi. Una sorta di crescita sentimentale che coinvolge più il cuore che il cervello.
"Il cuore ha le sue ragioni, che la ragione non conosce": questa è la frase che userei per descrivere questo romanzo, perchè i ragionamenti di Roberto non sono sempre lucidi e ragionati, spesso, le parole arrivano da un cassetto del cuore separato da tutto il resto: irrazionale ma al tempo stesso così sicuro da far paura. E' un po' come se l'autore aprisse una finestra sul mondo di tutti noi e come se Roberto fosse la voce della nostra coscienza, in grado di sbatterci in faccia la verità senza troppi giri di parole, così come ci suggerisce il titolo del romanzo stesso. "Si lasciano tutti". Punto. Fine. Senza possibilità di replica.
Eppure, il nostro protagonista non si limita ad accettare questa condizione: nel tirare fuori la verità, cerca di capirne il significato, rovistando nella memoria per cercare di comprendere il perchè "tutti si lasciano" ed il perchè, l'amore, che dovrebbe essere sempre appagante e magnifico, ci porta a comportarci, tal volta, in modi confusionari, a tratti meschini, e
In particolare mi è piaciuto il presente di Roberto che, con Sandra, si ritrova a dover affrontare due ottantenni che vogliono divorziare. Al contrario, la stessa Sandra mi ha fatto un po' venire i nervi con il suo comportamento insopportabile e la sua acidità infinita, come se non le andasse mai bene niente. Per quanto riguarda, invece, il singolo personaggio di Roberto, non posso dire di averlo amato eh: sembra un eterno ragazzino in cerca della sua strada (
«Ecco, allora, dato che non puoi vedere nella mia testa, fidati di me: prima ti amavo, e adesso non ti amo più.»Lo stile di Laudiero è amichevole e dialettale, immediato e con pochi giri di parole - ad eccezione dei pensieri che si arrovellano nella testa di Roberto, senza trovare una connessione logica con il cervello..figuriamoci con il cuore! - e, proprio grazie a questa sua semplicità narrativa, ha sfornato un libro di piacevole lettura, scorrevole e che lascia un gusto ironico in contrasto con la tragicità del titolo (al quale si può credere, oppure no). Infine, come ben sapete, preferisco lunghi dialoghi a lunghe descrizioni e, qui, ho trovato pane per i miei denti!
«E poi mi amerai di nuovo?»
«Se continui a fare l'idiota in questo modo, no di sicuro.»
«E se smetto? C'è qualche possibilità?»
«Stai continuando a fare l'idiota.»
«Non sto facendo l'idiota. Sto cercando di capire.»
«Ma capire cosa?»
Roberto non lo sa. Sa che ci starebbe bene una spiegazione, ma i suoi pensieri si levano in volo tutti insieme, una tempesta di piccioni e polvere, tanto per mettere in chiare che speranze ha di darla sul momento, quella spiegazione.
«Capire.»
«Se non lo capisci, è inutile che te lo spiego.»
"La lezione da ricavare è semplice: una stronzata, fatta in virtù di un bel culo, è meno una stronzata."
E, prima di darvi la mia votazione, vi rimando ad un'altra recensione di "Si lasciano tutti", su LA BELLA E IL CAVALIERE :*
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