Magazine Fantasy

Recensione "Silver" di Kerstin Gier

Da Glinda

Su Facebook mi avete comunicato che in molti attendevate la mia recensione del primo capitolo di qusta nuova duologia Young Adult, ironica e paranormal romance di Kerstin Gier e non sia mai detto che io non accontenti i miei lettori! 
Recensione Data di uscita: 6 Febbraio 2014Titolo: Silver (Silber #1)Autrice: Kerstin GierEditore: CorbaccioPrezzo: 16,40 €Pagine: 324 Il miot voto:Recensione Recensione Recensione Recensione
Porte con maniglie a forma di lucertola che si spalancano su luoghi misteriosi, statue che parlano, una bambinaia impazzita che si aggira con una scure in mano… I sogni di Liv Silver, quindici anni, negli ultimi tempi sono piuttosto agitati. Soprattutto quello in cui si ritrova di notte in un cimitero a spiare quattro ragazzi impegnati in un inquietante rituale esoterico. E questi tipi hanno un legame con la vita vera di Liv, perché Grayson e i suoi amici sono reali: frequentano la stessa scuola, da quando Liv si è trasferita a Londra. Anzi, per dirla tutta, Grayson è il figlio del nuovo compagno della mamma di Liv, praticamente un fratellastro. Meno male che sono tutti abbastanza simpatici. Ma la cosa inquietante – persino più inquietante di un cimitero di notte – è che loro sanno delle cose su Liv che lei non ha mai rivelato, cose che accadono solo nei suoi sogni. Come ciò possa avvenire resta un mistero, esattamente il genere di mistero davanti al quale Liv non sa resistere…


La mia recensione

A questo punto accadde qualcosa di singolare. Se qualcuno mi avesse descritto la scena in anticipo, avrei giurato che mi sarei scompisciata dalle risate. Invece non era così. Non so se dipendesse dalle candele o dalla solenne serietà dell’atmosfera o forse dall’avvertimento che Grayson mi aveva fatto prima, ma qualcosa mi provocò un groppo in gola quando ripetei le formule lette da Arthur. Non tentai neppure di tradurre quello che dicevo, sapevo soltanto che la parola sanguis ricorreva molto spesso declinata in tutti i casi possibili. Da "Silver"
Tutti conoscono Kerstin Gier per la sua famosissima serie di grande successo, "La trilogia delle gemme", amata in tutto il mondo e che in Germania è diventata un film per il piccolo schermo

Si penserebbe che non sia affatto facile affrontare il peso di una tale eredità, mettendosi alla prova con una nuova duologia di stampo paranomale per young adutls, eppure è proprio ciò che la Gier ha fatto. Dopo alcune pubblicazioni indirizzate a un pubblico adulto, è infatti arrivato in libreria "Silver", primo romanzo della duologia omonima. Naturalmente le aspettative nei confronti di "Silver" sono state alte sin da subito: dopo aver sorpreso lettori grandi e piccini con le sue idee brillanti, la sua pungente ironia e il suo talento nel descrivere belle storie d'amore e mistero, era ovvio aspettarsi molto da questa sua nuova pubblicazione. Ma niente paura, perché fortunatamente la Gier non delude. 
Pur mancando del forte impatto tipico dei viaggi nel tempo che abbiamo trovato nella serie precedente, "Silver" si è rivelato essere una lettura divertente, spensierata e un pizzico assurda (ma non in modo negativo) per il contesto onirico in cui è immersa.Non si tratta di una lettura particolarmente adatta a un pubblico esigente, che si aspetta storie molto articolate e ricche di sottotrame, questo è certo. Tuttavia, pur ammettendo la mancanza di alcuni approfondimenti della trama che sarebbero stati necessari a rendere il libro più completo, è appurato che "Silver" sa come intrattenere il lettore sino all'ultima pagina. In molti infatti stanno attenendo trepidanti l'uscita del secondo (e apparentemente ultimo) libro della serie, "Golden", che sarà pubblicato in autunno. 
Credo che chiunque sia alla ricerca di un romanzo che possa essere divorato in brevissimo tempo, che non si prenda troppo sul serio e tenga alta l'attenzione con una buona dose di mistero, potrebbe trovare in "Silver" la risposta. Ovviamente, come sempre, la recensione sarà priva di spoiler.
«Sai perché ho cominciato a credere all’esistenza di questo demone?» disse sottovoce.
Risposi scuotendo la testa.
«Perché il mio desiderio è stato esaudito nel momento stesso in cui ti ho conosciuta.»
«Avevi desiderato di conoscere qualcuno che teneva in valigia un formaggio puzzolente?»
Non rise alla mia battuta sinceramente un po’ squallida, ma mi tracciò il contorno delle labbra con un dito. «Tu sei come me» disse serio. «Ami gli enigmi. Ti piace giocare. Ti piace affrontare i rischi. Quando la situazione minaccia di diventare pericolosa, allora per te diventa davvero interessante.» Si chinò verso di me, sfiorandomi la pelle con il suo respiro. «Ecco che cosa avevo desiderato. Di conoscere qualcuno di cui potermi innamorare. Tu sei il mio desiderio più segreto, Liv Silver.» 
Da "Silver"
Come annunciato, la protagonista è giovanissima e in pieno stile Gier sprizza autoironia e arguzia da tutti i pori. Liv Silver è una sedicenne spigliata, pragmatica e amante dei misteri alla Sherlock Holmes, ha vissuto in giro per il mondo per seguire la madre nei suoi continui spostamenti e spera che Londra possa essere la sua casa definitiva. Appena approdata nella splendida capitale britannica, però si rende conto che la vita da sogno su cui aveva fantasticato assieme alla sua sorellina minore Mia, dovrà restare solo una vana fantasia. Oltre alla nuova scuola e alle nuove conoscenze e al nuovo blog di gossip scolastico, che sembra essere molto interessato alla loro storia, le impertinenti sorelle Silver infatti dovranno vedersela con la loro "nuova famiglia", o meglio con la prole del fidanzato della loro imprevedibile madre. 
Ora, se conoscete già la prosa della Gier, potrete immaginare le scene di pura demenzialità degne di una buona commedia degli equivoci che scaturiranno dal trasferimento delle sorelle Silver (con al seguito la ragazza alla pari tedesca Lottie e la cagnolina Butter), nell'altrettanto colorita famiglia Spencer. 
Oltre a siparietti esilaranti e battibecchi adorabili, però, c'è qualcosa di sinistro ad attendere Liv nella nuova casa: un mondo misterioso fatto di sogni tanto realistici da sembrare spaventosamente veri. Pare infatti che con il "fratellastro" Grayson non dovrà condividere solo la casa e la scuola, ma anche i sogni. Assieme a lui e alla la sua cricca o meglio "congrega" di amici superbelli e popolari, Liv scoprirà che sognare può essere pericoloso (e affascinante) quando c'è di mezzo un patto demoniaco. Non aspettatevi però che la protagonista si arrenda alle apparenze come se niente fosse. Pur trovandosi impelagata fino al collo in una faccenda piuttosto assurda e dichiaratamente paranormale, Liv impiegherà tutte le sue propensioni per l'investigazione e il pragmatismo per venire a capo della matassa, non senza godersi i deliziosi intermezzi romantici che la situazione le offre. Perché un mistero deve sempre essere risolto, ma non è detto che non ci si debba godere la corsa!
A pochi passi da noi c’era una giostra che girava sulle note di It’s a small world di Disney suonata da un carillon. Su uno dei cavallini colorati era seduta una bambina bionda che sorrideva trasognata lasciandosi condurre in cerchio. Nonostante il mio grido non sembrava essersi accorta della nostra presenza.«Dove siamo finiti? Nel paese di Oz?» chiesi asciugandomi la guancia bagnata dalla bolla di sapone. «Ma che cosa ci fa laggiù Shaun la pecora? E guarda lì! Un albero fatto di palloncini.»«Te l’avevo detto che ti sarebbe piaciuto.» Henry rise. «Benvenuta nel mondo da sogno tutto rosa di Amy. Non è fantastico qui?» Mi condusse via dalla giostra verso l’ombra di un maestoso melo in fiore e già pieno di mele rosse. E anche di qualche arancia, mi accorsi.«Chi è Amy?»«La mia sorellina.» Indicò orgoglioso la giostra. «Ha quattro anni e fa i sogni più rilassanti del mondo, come vedi. A volte vengo qui, quando mi sento sopraffatto o ho la sensazione che il mondo sia soltanto brutto. Qui è sempre tutto in ordine. Non succede mai niente. Una mela?» Da "Silver"

"Silver" è uno di quei libri che si leggono per diletto, per avere un bel sorriso stampato sulle labbra, perché l'animo possa volare indisturbato tra le sue pagine senza troppe cerimonie. Non è un capolavoro, non è un romanzo impegnato e non contiene grandi messaggi o particolari insegnamenti, sappiatelo. Ma ciò non sminuisce il suo valore, anzi. Esistono scrittrici che sanno farti ridere tra le lacrime, e scrittrici che sanno farti ridere e basta. La Gier appartiene decisamente alla seconda categoria e non è un male. La sua prosa è leggera, dolce, frizzantina e a tratti comica; i suoi personaggi sono solitamente ben caratterizzati, simpatici e, in caso di quelli maschili, spesso adorabili. "Silver" non smentisce ciò che ho appena detto: la storia scorre con una facilità disarmante, si legge in un baleno e lascia con un sorriso beato sulle labbra; delizia con dolcissimi intermezzi amorosi e tiene ancorati alle pagine grazie a un mistero ben congeniato e ha il solito finale con colpo di scena che lascia con il fiato sospeso
Allora, direte voi, perché, se "Silver" ha tutti questi lati positivi, ho dato come valutazione solo tre stelle e mezzo? E' presto detto: il romanzo mi è piaciuto, davvero. Dalla prima all'ultima pagina, senza esclusione di colpi. Ho adorato Lottie, che è un dei miei personaggi secondari preferiti e sicuramente il meglio caratterizzato, mi è piaciuto tantissimo il contesto onirico e la storia d'amore, ma anche il sentore di storia proibita che potrebbe nascere tra Liv e un ragazzo che a lei dovrebbe essere precluso. Ma, c'è un ma. Silver è stato troppo superficiale, a mio parere. Nonostante la bellezza complessiva dell'opera, infatti, sono moltissime le domande lasciate in sospeso dal finale, che è stato forse un po' frettoloso. In effetti "Silver" dà quella sensazione di aver letto il bellissimo e avvincente primo capitolo di un romanzo, non il primo libro di una serie. E' tutto molto "preliminare", anche la caratterizzazione dei personaggi che ancora non hanno una voce ben definita e delineata. Ma niente paura: se è vero come è vero che la Gier non si smentisce mai, i vari buchi nella trama verranno colmati nel secondo libro della serie.
Recensione
Bliss Silverleaf
Bliss è.. beh, lei è tutta riflessioni serie e sospiri e risate e pianti quando da fuori la vedi semplicemente con un libro in mano. Difficile da descrivere se non la conosci. E' una ragazza 
Recensione Recensione Recensione Recensione Verdetto: un romanzo che fa sognare, letteralmente! Recensione
Livello sensualità: solo baci e qualche brivido 
Compralo cliccando sulla cover
Recensione

Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :