Recensione: Sin City – Una donna per cui uccidere

Creato il 06 ottobre 2014 da Mattiabertaina

Genere:Thriller

Regia: Frank Miller, Robert Rodriguez

Cast: Mickey Rourke, Eva Green, Jessica Alba, Josh Brolin, Joseph Gordon-Levitt, Rosario Dawson, Bruce Willis

Durata: 102 min.

Distribuzione: Lucky Red Distribuzione

Bentornati nella città del peccato, dove il senso di giustizia è possibile solo con il peccato e con la violenza. Dopo nove anni dal primo episodio, Robert Rodriguez, assieme a Frank Miller, riprende la storia di Basin City, con protagonisti il vecchio Marv (Mickey Rourke), forzuto e senza pietà; la giovane Nancy (Jessica Alba), spogliarellista pronta a tutto per vendicare la morte del suo amato John (Bruce Willis) da parte del senatore Roark; Johnny (Joseph Gordon-Levitt), giocatore d’azzardo dalla bravura (e fortuna) inestimabile; e Dwight (Josh Brolin). Quest’ultimo si trova non solo a dover controllare la parte bruta, spietata che vuole in tutti i modi scatenarsi, ma è costretto a dover fare i conti con il proprio passato, non appena Ava Lord (Eva Green), la sua vecchia fiamma, viene a cercarlo per aiutarla con il suo rapporto con il miliardario Damien Lord. Ammaliato dalla sua bellezza, il suo amore per lei offuscherà la sua mente. Ben presto capirà le vere finalità della donna, pronta a tutto per conquistare potere e denaro.

Sin City – Una donna per cui uccidere, dal punto di vista formale, presenta tutto ciò che ci si può aspettare da un film tratto da una graphic novel: il bianco e nero, come nel capitolo precedente, possiede la giusta forza per rappresentare l’ambientazione della città. Tutto ciò che circonda i personaggi è qualcosa di tetro, tormentato, privo di luce. Questa tonalità è essenziale per descrivere la natura di Sin City: la morte ha lo stesso valore della vita. Appena entri, ti conviene tenere gli occhi aperti, perché dietro l’angolo può succedere qualsiasi cosa. Un altro elemento già apprezzato dalla prima pellicola è la focalizzazione verso alcuni colori dal forte significato simbolico. Il rosso (come ad esempio gli occhi irati di Marv o le labbra seducenti di Ava), il blu (visibile nel cappotto della provocante amante di Dwight) e il verde (rappresentato dagli occhi accattivanti della donna) sono i colori che rimangono appressi nella mente, sottolineando ogni caratteristica dei protagonisti. Il film verrà ricordato per la egregia interpretazione di Eva Green. Lei è sensuale e allo stesso tempo letale, tanto da rendere gli uomini suoi schiavi. Si rimane senza fiato, e le sue qualità sono perfette per raffigurare il personaggio. Non appena si cambia scenario, la mancanza dell’attrice tuttavia si sente fino alla fine, denotando un calo netto sia del ritmo, sia della narrazione. Nel complesso, è un film che intrattiene, ma non allo stesso livello del precedente lavoro.

Voto: 3 su 5

Il trailer


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