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Recensione :"Soffocami"

Creato il 17 giugno 2015 da Ilary
Soffocami - Chiara Cilli Titolo: Soffocami Autore: Chiara Cilli Editore: autopubblicato Pagine: 400 Prezzo: 4,99 € (in offerta lancio a 2,99 €)
Avevo tutto ciò che ho sempre sognato. Non ho mai avuto la vita che sognavo. Avevo lavorato sodo per arrivare dov'ero.  Violenza, soprusi e crudeltà mi avevano segnato per dieci anni. Ero pronta a portare l'azienda di famiglia ai vertici del successo.  Ero pronto a saziare la mia vendetta contro chi aveva abusato di me per lungo tempo. Poi mi hanno rapita.  Così ho preso la figlia di Nikolayev. Ora devo sopravvivere a un uomo che mi consuma l'anima.  Non importa quanto lotterà, non ha scampo.  Non posso lasciare che mi soffochi con la sua presenza letale.  Perché la ucciderò.
**Attenzione** Dark Contemporary Romance Questo romanzo contiene situazioni inquietanti, scene violente, linguaggio forte e rapporti sessuali di dubbio consenso o non consensuali. Non adatto a persone sensibili al dolore e alla schiavitù.

RECENSIONE
Soffocami, il nuovo romanzo di Chiara Cilli è un dark contemporary romance, genere ancora poco noto in Italia e soprattutto assolutamente ignoto a me fino a qualche tempo fa. Comunque, per chi non conoscesse questo tipo di romanzi, vi informo che si tratta di storie dai toni, esattamente come la denominazione promette, dark, che trattano temi forti e scabrosi e che contengono scene che alcuni lettori, magari i più sensibili, potrebbero trovare disturbanti. Tutto questo preambolo per farvi capire a cosa andate incontro se scegliete di leggere questo o un altro romanzo appartenente a questo filone. Il romanzo è narrato alternando i punti di vista dei due protagonisti principali (tranne alcuni capitoli scritti dal punto di vista di altri personaggi), Henri Lamaze e Aleksandra Nikolayeva, un uomo tormentato, oscuro, crudele e forgiato da anni di violenza e abusi il primo, una giovane donna di successo, bella, ricca e determinata la seconda. Henri vive con i due fratelli Armand, il maggiore, e Andrè, il minore, in un castello a Véres, in Romania e insieme gestiscono quella che potremmo chiamare l'attività di famiglia: i Lamaze vendono donne, "addestrate" in parte da Henri per diventare delle perfette schiave sessuali, in parte da Andrè per renderle delle killer professioniste, e che poi ingrosseranno le fila rispettivamente di Aleksej Bower, alias il Re e di Neela Šarapova detta la Regina di Véres, i sovrani della malavita locale. Il nodo centrale di questo primo romanzo della serie Blood Bonds, però, è il desiderio di vendetta di Henri nei confronti di chi gli ha distrutto la vita e l'ha trasfomato nel mostro che è ora; per saziare la sua sete di sangue rapisce e imprigiona Aleksandra Nikolayev, la figlia di uno degli uomini che più hanno contribuito a renderlo ciò che è, con il preciso scopo di ucciderla, ma non prima di averla distrutta fisicamente e psicologicamente, di averle fatto provare sulla sua pelle gli abusi che lui a suo tempo ha subìto. Solo che i piani di Henri non vanno esattamente come aveva programmato perché tra lui e la sua vittima si instaura uno strano rapporto fatto di odio da un lato e di irresistibile attrazione dall'altro. La relazione tra Henri e Aleksandra è quanto di più insano si possa pensare, è qualcosa di totalmente irrazionale che alterna momenti di pura violenza ad altri di passione travolgente, e si trasforma in una vera e propria ossessione al quale nessuno dei due, pur volendolo, riesce a sottrarsi. Per me che non avevo mai sentito parlare di dark romance e non sapevo minimamente di che genere letterario si trattasse, leggere Soffocami è stato un vero e proprio salto nel buio, con il timore che non sarei riuscita ad apprezzarlo perché magari l'avrei trovato troppo violento o crudo e detto da una che legge thriller, spesso molto sanguinari, è un po' un controsenso, me ne rendo conto. Invece sono stata totalmente conquistata da questo romanzo e l'ho trovato una lettura davvero appassionante! È certamente una storia molto cruda per certi aspetti, ci sono delle scene di abuso, di umiliazione e di violenza molto forti che sono un vero e proprio pugno nello stomaco, ma sono rimasta davvero sorpresa dalla bravura di Chiara Cilli nell'affrontare e descrivere temi così difficili. Ottimi sono anche l'approfondimento psicologico e la costruzione dei personaggi, si vede che l'autrice ci ha messo proprio tutta l'anima nella realizzazione dei suoi protagonisti, che sono di quelli che "bucano" le pagine e che affascinano il lettore. I fratelli Lamaze sono tutti e tre personaggi davvero intriganti, certo non sono personaggi positivi, sono i "cattivi" - anche definirli semplicisticamente "cattivi" è un po' riduttivo - , ma è proprio la loro personalità tenebrosa e la loro pericolosità a renderli affascinanti. Henri è un vero e proprio mostro, spietato, crudele, disumano, che non ha nessuno scrupolo nè tanto meno sa provere sentimenti che non siano la rabbia e l'odio, non sa che cosa sia l'amore e per lui le donne non sono altro che oggetti da usare e abusare; l'incontro con Aleksandra per lui sarà devastante perché l'odio che prova per la donna presto si trasforma in attrazione e forse in qualcos'altro che lui non sa definire ma che sta provocando delle crepe nella corazza che si era costruito, e si ritrova smarrito, spiazzato, sconvolto da quello che sta succedendo. Henri è uno di quei personaggi che, per quanto abietto sia, non si riesce ad odiare, almeno non del tutto, anche se compie azioni davvero riprovevoli, soprattutto perché talvolta mostra un lato più vulnerabile che ci fa provare pena o dispiacere per lui. Per quanto riguarda gli altri due fratelli Lamaze, per ora sono ancora abbastanza defilati, soprattutto Andrè, del quale ci viene mostrato pochissimo ma quel tanto che basta a farci capire che è un individuo glaciale e impenetrabile, mentre di Armand scopriamo qualcosa di più, anche perché alcuni capitoli sono scritti dal suo punto di vista e fra i tre fratelli sembra quello più equilibrato, pur non essendo certamente uno stinco di santo eh, però è quello che ha una maggiore parvenza di normalità, anche se credo che Armand sotto sotto nasconda qualcosa. E Aleksandra? Beh, lei è una vera e propria eroina, una donna con gli attributi, forte, coraggiosa, a volte fin troppo temeraria, e che non si lascia abbattere dalla sua condizione di prigioniera; in sostanza Aleksandra non fa la vittima, ma è una guerriera che tiene testa al suo carnefice, anche quando la sottopone ad abusi e umiliazioni. Forse a volte alcuni atteggiamenti e reazioni di Aleksandra, ma lo stesso vale per gli altri personaggi, sono un po' esagerati o poco realistici, però nel complesso trovo che l'autrice abbia fatto un lavoro più che buono con i suoi protagonisti. Con Soffocami, Chiara Cilli non ha avuto paura di osare, di scrivere un romanzo a tinte forti, con un linguaggio molto diretto ed esplicito, senza filtri, con scene e situazioni estreme certamente non adatte ai deboli di cuore o a chi si impressiona facilmente, nè tanto meno è una storia adatta a chi cerca il "romance", perché, anche se nel nome del genere a cui appartiene c'è questa parola, di romanticismo o amore nel senso classico del termine qui non ne troverete. Quello che troverete è una storia ad altissima tensione, torbida, ambigua, intrisa di violenza e di erotismo, piena di suspense e di colpi di scena - basta pensare solo al finale che rimescola tutte le carte - che regala un turbine di emozioni diverse e che una volta iniziata non vi lascerà scampo, dovrete assolutamente continuare a leggere fino alla fine. Ovviamente ve lo consiglio e per quanto mi riguarda non vedo l'ora di leggere il seguito! *o*
Il mio voto:

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