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Recensione: Sophie sui tetti di Parigi di Katherine Rundell

Creato il 15 maggio 2015 da Roryone @colorelibri
Recensione: Sophie sui tetti di Parigi di  Katherine Rundell

Prezzo: € 14,50
E-book: Non disponibile
Pagine: 283
Editore: Rizzoli
Genere: Romanzo
Durante il naufragio della Queen Mary una bimba di circa un anno fu salvata dentro la custodia di un violoncello e fu avvistata da Charlie, un eccentrico scapolo londinese che da quel momento si prenderà cura di lei e la chiamerà Sophie. Quando Sophie compie 13 anni i servizi sociali comunicano a Charlie che non potrà più occuparsi di lei e che la bambina verrà portata in orfanotrofio: i due, dopo aver scoperto un indirizzo francese dentro la custodia del violoncello, partono per Parigi alla ricerca della mamma di Sophie. 

Ci sono libri che vengono scritti per un pubblico giovane e finiscono per incantare gli adulti ed è questo il caso di Sophie sui tetti di Parigi.

La prima cosa che mi ha colpita di questo libro è stata la copertina, poi la trama mi ha incuriosita moltissimo e alla fine dopo averlo letto so che questo è uno di quei libri che porterò sempre nel cuore e che, quando sarà un pochino più grande, leggerò al mio bimbo, perché Sophie sui tetti di Parigi non è semplicemente una bellissima meravigliosa favola, ma è anche il viaggio di una bambina verso il mondo degli adulti.
I bambini vedono il mondo in maniera completamente diversa dagli adulti, lo vivono anche differentemente e vedono quello che spesso noi non riusciamo più a vedere: Sophie sente che la sua mamma è ancora viva, anche se aveva solo un anno al momento del disastro della Queen Mary lei ricorda quei pantaloni neri consumati sulle ginocchia e sa che la sua mamma suonava il violoncello! Sarà questa certezza e questa determinazione che, insieme ad una serie di sfortunati eventi, porteranno la piccola Sophie e l'eccentrico Charlie per le vie di Parigi in cerca della proprietaria della custodia del violoncello in cui era stata messa in salvo la bimba.
A Parigi Sophie scopre il mondo: a Londra usciva raramente e quando lo faceva vedeva solo una parte di quella che era la vita al di fuori delle mura della sua casa, ma a Parigi incontra Matteo, un orfano che vive sui tetti e con quella semplicità di cui solo i bambini son capaci diventano subito amici.
Attraverso gli occhi di Sophie il lettore scopre cosa si nasconde nelle notti parigine, fa la conoscenza dei bambini del cielo e salta su e giù da tetti ed alberi rincorrendo le speranze di una bimba in cerca della sua mamma.
La storia inizia lentamente e con molta calma mostra il mondo di Charles e Sophie, i due personaggi vengono presentati e il lettore li scopre pagina dopo pagina, senza nessuna fretta ma con tanta voglia di saperne di più. In ogni capitolo è presente qualche piccola stravaganza che caratterizza i due protagonisti, come il lasciarsi dei messaggi scritti sulla carta da parati di casa o mangiare sui libri perché Sophie tende a rompere i piatti! Piccole meravigliose stravaganze che fanno sorridere il lettore e lo fanno tornare bambino, in quella fase in cui tutto ciò che si faceva era dettato dall'ingenuità.
Charles viene definito eccentrico, ma in realtà ha semplicemente ancora un animo fanciullesco ed è seguendo il suo cuore che cresce Sophie e le insegna che non bisogna mai ignorare una possibilità ed è seguendo questo insegnamento che la bambina non smette di sperare di riabbracciare la sua mamma!
Sophie sui tetti di Parigi è una favola che ci ricorda che i bambini sono impavidi, determinati, spontanei e amano in maniera incondizionata e pura.
Questo libro parla di quell'amore unico che unisce i figli ai genitori (biologici o adottavi), racconta dell'amicizia e della complicità che lega i bambini tra loro, mostra la crescita interiore di una bimba che scopre le brutture della vita, ma cerca di affrontarle e soprattutto non si lascia piegare da quegli adulti che non sanno più sognare.
Nel sue 283 pagine Sophie sui tetti di Parigi nasconde tantissime perle di saggezza, piccole frasi dette da Sophie e Charles che nascondono grandi verità, ma una su tutte mi ha colpito, probabilmente perché sono mamma "Le mamme sono un posto dove far riposare il cuore. Un rifugio dove fermarsi per prendere fiato." In questa unica frase è racchiusa tutta la bellezza di questo libro.
Lo stile è semplice, i capitoli brevi e tutto è narrato con cura rendendo questo libro adattissimo ad un pubblico molto giovane, che troverà sicuramente fantastico leggere di ragazzini che vivono sui tetti, camminano sulle fune, si arrampicano sui palazzi o dormono sugli alberi.
L'autrice ha un grande talento ed ha dato vita ad una favola senza eguali, originale, coinvolgente ed emozionante, ma soprattutto adatta a tutti, perchè in fondo come diceva Antoine de Saint-Exupéry anche gli adulti i grandi sono stati bambini una volta, ma pochi di essi se ne ricordano: vi assicuro che Sophie ve lo farà ricordare e quando arriverà il momento di salutare lei e Charles sentirete un grande vuoto, ma sorriderete e ballerete sulle note di un Requiem....
valutazione 5

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