Buon lunedì miei readers! Sono un po indietro con le recensioni, oggi recupero parlandovi di Soulmates di Aprilyne Pike, uscito il 18 Marzo per la Sperling. L'autrice è quella della serie Wings. Non sapevo bene che aspettarmi da questo libro, in quanto avevo iniziato il primo dell'altra serie e non mi era piaciuto molto, era piuttosto "grottesco" (la tipa è una fata, non gli batte il cuore ne gli esce il sangue e lei per 15 anni non se ne accorge...furba!!). Dalla trama, anche questo, non sembrava niente di che, ma leggendolo l'ho trovato molto carino e piacevole. Tavia ha diciotto anni (alzare l'età della protagonista e levarla da un contesto scolastico è stata una buona idea) e non ricorda nulla del proprio passato. Ha perso la memoria in un terribile incidente aereo di cui è l'unica sopravvissuta. Ora vive con gli zii in una nuova città dove fa amicizia con Benson, uno dei bibliotecari della città. Un giorno, però, Tavia comincia ad avere strane visioni: un ragazzo misterioso, vestito con abiti d'epoca, che non conosce, ma che sembra sapere tutto di lei. Tavia sente di esserne inspiegabilmente legata da un sentimento profondo e antico. Tra viaggi, furti, "magie" e colpi di scena, la protagonista incomincerà a ricordare...
Parlando di personaggi Tavia non mi ha esaltato molto, a volte si comporta in modo un po sciocco ed è molto bisognosa di aiuto , Benson, invece, è carino, intelligente e simpatico, sembra un personaggio semplice ma ha il suo perché ed è molto di più di quello che inizialmente sembra.
Il ragazzo misterioso è Quinn, ha un aspetto intrigante, ma inizialmente è un po odioso (poi si capirà il perché del suo comportamento). P.s. preparatevi all'onnipresente triangolo.
La parte fantasy del libro è molto interessante gli Earthbound, la curatoria e la reduciata, ci sono parecchie domande e moltissimi fatti da scoprire, fino alla fine, la storia è costellata di enigmi e il lettore no saprà di chi fidarsi. Non vi dico altro, il rischio spoiler è molto alto.
Il ritmo è scorrevole, e i colpi di scena tengono all'erta chi legge (anche se quello più grande era abbastanza prevedibile), non ci sono momenti piatti e noiosi.
Il finale è molto aperto....
Leggerò di sicuro, anche, i seguiti.
Gli intravedo appena il viso, ma dimostra più o meno diciotto anni, come me. [...] ha una giacca blu marina e un alto cappello sopra i capelli biondi, che porta tirati indietro in una coda alla base della nuca. [...] Come se sentisse i miei occhi su di sé, il giovane si blocca e si volta. E io mi ritrovo a guardarlo a bocca aperta mentre punta lo sguardo dritto verso di me.
E Quinn significa risposte.
Non sono sicura per quale delle due cose sia più ansiosa. Non posso arrendermi all'idea di stare con Quinn nonostante gli ultimi due giorni trascorsi con Benson. Quinn mi fa sentire viva in una maniera che non avevo provato dall'incidente, come se una parte di me fosse rimasta inattiva e che solo lui ha riportato in vita.
E c'è quella famigliarità. Non posso ignorarla.Se tutto va bene una volta trovato lui a Camden, posso cercare di capire quello che sta succedendo. Forse lo conosco. Forse lo conosco da sempre.
E poi sono passati solo un paio di giorni da quando l'ho visto. Allora perché sento questo dolore nel cuore come se fosse per sempre? Come se lui se ne fosse andato per sempre?
Che ne pensate?Avete letto Wings? Cosa avete in lettura?