Ci sono libri e autori di cui senti parlare una vita intera e ti riprometti ripetutamente di leggere, un giorno o l'altro. Autori così famosi che il loro nome diventa quasi una garanzia per milioni di lettori in tutto il mondo - di cui tu, però, sai poco e nulla. Era questo Sanderson per me, fino a una settimana fa. Una figura rinomata, quasi mitologica, nel mondo dell'epic fantasy. Ogni volta che leggevo un romanzo del genere mi veniva consigliato, regalato... uff, io e Sanderson abbiamo sempre danzato sullo stesso filo sottile senza sfiorarci mai. Poi è arrivato Steelheart.
Ho deciso di dare un'occasione a questo romanzo dopo aver letto Vicious, della Schwab (trovate qui la mia recensione su quella fantastica storia), e aver amato il suo modo di vedere i supercattivi. L'idea mi elettrizzava, ho dunque ascoltato il consiglio di una fidata amica lettrice (Nymeria di Down the Rabbit Hole) e mi sono catapultata a comprare Steelheart, altro romanzo con protagonisti uomini con superpoteri e una morale piuttosto grigia. In seguito all'acquisto, ho aspettato il momento giusto e ho divorato il libro, anche se lentamente a causa di vari impegni, capendo finalmente perché questo autore piaccia a così tante persone. Steelheart è la storia di una vendetta - quella di David, che era solo un bambino quando il supercattivo ha ucciso suo padre durante una sventata rapina in banca. In quell'occasione, David lo ha visto sanguinare ed è sopravvissuto per dirlo. Adesso, dopo dieci anni, ha intenzione di fare tutto il possibile per ottenere la rivincita su Steelheart, unendosi a un gruppo di Eliminatori che ha come obiettivo quello di depurare il mondo dai pericolosissimi Epici. Brandon Sanderson ce l'ha fatta. Ha creato un primo romanzo di una serie - quella dei Reckoners - che ha tutto il necessario per coinvolgere qualsiasi tipo di lettore. È invidiabile, in effetti, il suo modo di scrivere. È come se nella sua mente fosse stato girato un film ad alta definizione, che lui ha poi trascritto egregiamente in Steelheart creando una storia adrenalinica, senza momenti morti e che mette le basi per una serie che andrà a esplorare sempre di più la natura umana a contatto con superpoteri. Cosa faremmo se ne avessimo? Cosa diventeremmo? Sono queste le domande che vengono poste da Sanderson, che si chiede se poteri come l'invincibilità, il dominio sulla notte o l'elettricità possano corrompere qualsiasi persona. La risposta, nonostante paia inizialmente scontata nella storia - sì, chiunque verrebbe corrotto -, assume poi sfumature di grigio che personalmente adoro in libri come questo, che mi hanno convinta a leggere anche i prossimi romanzi nella speranza che l'intera narrazione non faccia che migliorare. Pollice in su anche per i personaggi e la loro caratterizzazione. Non me lo aspettavo, lo ammetto, ma Sanderson è riuscito a delineare in maniera convincente tutti quanti i protagonisti del libro, ognuno con una sua personalità ben distinta e riconoscibile. David, il nerd protagonista, Megan, il "braccio" della squadra, Tia, il cervello, Prof, il capo dal passato oscuro, Cody e le sue strabilianti prese in giro e infine Abraham, il saggio. Tutti loro diventano una squadra incredibile che si compensa in ogni missione - anch'esse estremamente ben studiate - e che riesce a conquistare il lettore dopo pochi capitoli. Insomma, Steelheart è proprio ciò che promette. Un romanzo carico di adrenalina e suspense, scritto in maniera brillante (e ben tradotto da Gabriele Giorgi) e che vi conquisterà dalla prima pagina. Un vero peccato non sia ancora stato pubblicato da noi il suo seguito, Firefight, ma spero la Fanucci rimedi al più presto. Vi terrò informati a tal proposito, sperando di poterlo avere presto tra le mani! 4 gusci su 5.
***
Potete acquistare Steelheart qui!
Steelheart (Fanucci Narrativa)