Da quest'oggi le mie recensioni subiranno un leggero cambio nella forma, chiaramente non nella sostanza, è sempre più abitudinario oramai abbandonare la lettura quando essa stessa risulti lunga ed articolata, per questo la nuova forma sarà molto più breve e strutturata in sezioni.
Ogni recensione sarà quindi divisa in sezioni, ovvero la premessa, la storia, la regia, il cast, la sezione tecnica e le dovute conclusioni, con ognuna di queste sezioni cercherò di essere breve, conciso e sempre molto soggettivo nel dare i miei pareri.
La prima recensione del nuovo corso è dedicata a Storia d'Inverno.
La Premessa
Cosa spinge le persone a sognare e credere nel destino? Beh i miracoli, piccoli o grandi che essi siano, ognuno di noi possiede un destino e che noi ce ne accorgiamo o meno esso si compie proprio grazie all'aiuto di qualcosa di incomprensibile.
La Storia
Storia d'Inverno è tratto dal romanzo omonimo scritto da Mark Helprin, al centro della storia un ladro che suo malgrado si innamora di una giovane donna morente, nel suo destino però c'è la possibilità, attraverso il suo amore, di realizzare un miracolo e qualcuno farà di tutto per fermarlo.
La Regia
Il film è scritto e diretto dal premio Oscar, Akiva Goldsman, e nonostante si tratti del suo esordio alla regia in molti si attendevano qualcosa di più appassionante.
La sceneggiatura è molto scontata e poco avvincente per tutta la sua primissima parte, il suo talento narrativo si inizia a riconoscere solo nel finale quando la trama inizia a dare segni distinti del suo marchio di fabbrica, troppo poco per soddisfare a pieno le aspettative.
In certi aspetti il racconto degli eventi risulta abbastanza disconnesso e nonostante la grande bravura nel riuscire a toccare le corde del cuore il risultato finale rimane deludente.
Il Cast
Il cast è di grandissimo impatto, nomi come Colin Farrell, Russell Crowe, Will Smith, Jennifer Connelly e William Hurt non possono che dare spessore ad un film altrimenti insensato e privo di mordente.
Russell Crowe è sempre un gran vedere ed il ruolo da cattivo senza scrupoli gli dona nonostante tutti lo ricordino sempre come grande condottiero e salvatore della patria, Colin Farren delude cosi come il suo collega Will Smith, nessuno dei due infatti sembra nel ruolo congeniale al proprio talento, una buona impressione invece è arrivata dalla giovanissima Jessica Brown Findlay, riesce infatti a distinguersi in un cast stellare.
La Sezione Tecnica
Si tratta di un film con chiari sfondi fantasy e per ogni titolo di questo genere ci si aspetta di poter assistere ad ottimi effetti speciali, purtroppo Storia d'Inverno delude anche su quest'aspetto, difficile infatti non notare i suoi grandi limiti, guardare il cavallo volante per capire cosa intendo.
- Le Conclusioni
In conclusione posso affermare che Storia d'Inverno rimane un'opera incompiuta, un'occasione sprecata ed un adattamento poco fedele che non rende onore al romanzo originale.
Poche volte la storia tocca il cuore, i personaggi sono ben costruiti si, ma la scontatezza della prima parte rende il risultato finale privo di passione, non si parla di un film da evitare attenzione, ma da un premio Oscar come Goldsman ci si poteva aspettare di più. Il cast è di livello, ma molti dei suoi membri non sembrano essere al giusto posto.
In definitiva Storia d'Inverno è una favola moderna da vedere senza troppe pretese.
di Frenck Coppola