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RECENSIONE: Storia di Malala di Viviana Mazza

Creato il 27 luglio 2013 da Bookland
Buon sabato pomeriggio!
Come vanno le vostre vacanze?
Ecco una nuova recensione appena scritta! Buona lettura!
RECENSIONE: Storia di Malala di Viviana Mazza Titolo: Storia di Malala Autore: Viviana Mazza Pagine: 112 Prezzo:14,90 euro Editore: Mondadori Data di pubblicazione: 16 luglio 2013 
Malala è una ragazza pachistana di cui si è molto parlato in tv e in rete perché coraggiosamente, a soli 11 anni, ha difeso il diritto allo studio delle ragazze nel suo paese e, per questo affronto, è stata ferita dai talebani nel 2009. Grazie anche a un blog che Malala ha tenuto per la BBC, raccontando l’oppressione femminile del suo paese, Malala è oggi un simbolo, forte nella sua fragilità, di lotta per l’emancipazione delle donne, che passa soprattutto attraverso l’istruzione.  Il 12 luglio 2013, giorno del suo sedicesimo compleanno, Malala è stata invitata a tenere
un discorso all’ONU sulla sua storia, testimonianza dell’importanza dell’educazione come
strumento dell’emancipazione femminile e di una società più libera e giusta.
Candidata al premio Nobel per la pace dal partito laburista norvegese e appoggiata
dall’organizzazione internazionale Change.org, Malala è un esempio di coraggio per tutte
le bambine del mondo.

Per raccontare tutto questo Viviana Mazza, corrispondente estera per il Corriere della Sera, ha voluto raccontare la sua storia anche con l'ausilio di immagini.
Mia recensione Incuriosita dalla storia di questa coraggiosissima bambina che ha combattuto per il diritto all'istruzione femminile a soli 13 anni, ho letto questo libro per saperne qualcosa in più.
Malala è una ragazza di 12 anni che, in un mondo pieno di severe regole e divieti, va a scuola, ama imparare e vuole diventare medico. A fermare questo suo sogno sono i talebani che, tra un bombardamento e l'altro nella valle dove vive Malala con la sua famiglia e tutte le sue amiche compagne di scuola, vietano l'accesso all'istruzione alle ragazze al di sopra di una cera età. Il divieto è serio e tutte le scuole femminili vengono chiuse lasciando tutte le ragazze chiuse in casa senza poter imparare cose nuove. Malala quindi inizia a scrivere un diario dove racconta la sua esperienza in modo diretto e candido che viene pubblicato online da un giornalista e poi appare in televisione scatenando l'indignazione dell'opinione pubblica. Qualche giorno dopo il suo scuolabus viene attaccato dai talebani e lei viene ferita gravemente....
Conoscevo giù la storia di Malala che così giovane è candidata al premio nobel per la pace di quest'ano, però il libro mi ha aiutato a vedere e a capire le motivazioni che hanno spinto questa giovanissima ragazza a esporsi in questo modo in un modo così violento. La storia inizia dalla fine, infatti l'attentato è la prima cosa che viene raccontata per poi tornare indietro nel tempo raccontando la difficile situazione della zona in cui la giovane viveva e il modo in cui interpretava la guerra e i divieti. Insieme alla storia, quello che mi ha molto colpito sono le immagini che accompagnano il libro, che si legge in poche ore, che rappresentano ì, anche se sono in bianco e nero, la storia di Malala attraverso dei bei disegni che confrontano la vita di una ragazza con le sue speranze per il futuro e la guerra in atto nel suo paese. Il libro mi è piaciuto perché sa sicuramente raccontare con semplicità e limpidezza una situazione complessa e difficile senza calcare la mano sulla violenza ma mettendo in risalto la speranza per il futuro dei giovani che non hanno visto altro che battaglie, morte e divieti. Assegno 4 stelline al libro.
Lya  

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