Recensione: Switched. Il segreto del regno perduto

Creato il 30 maggio 2012 da Ilary
Titolo: Switched. Il segreto del regno perduto
Titolo originale: Switched
Autore: Amanda Hocking
Editore: Fazi
Pagine: 279
Prezzo: 12,00 €
Trama & recensione
Wendy Everly ha diciassette anni, capelli sempre arruffati e un carattere insolitamente difficile. Vive con il fratello e la zia in una piccola, noiosa cittadina di provincia. La madre è ricoverata in una clinica psichiatrica, da quando ha tentato di uccidere la figlia il giorno del suo sesto compleanno. E stato allora che Wendy le ha sentito pronunciare per la prima volta un'accusa terribile: di avere in qualche modo preso, alla nascita, il posto del suo vero figlio. Adesso le giornate di Wendy trascorrono pigre, tra un liceo dove non s'impara nulla di davvero eccitante e una vita sociale e familiare prevedibile e monotona, quando va bene. Condizionare le azioni altrui con la forza del pensiero potrebbe essere un modo per scacciare la noia, ed è proprio quel che le capita e che non sa spiegare. Uno strano potere che viene da lontano ma di cui lei non può ricordare l'origine. A offrirle una conturbante risposta sarà Finn, un affascinante ragazzo da poco in città che si manifesta una notte alla finestra della sua stanza. È infatti lui che le rivelerà la sua vera identità di changeling e le dischiuderà le porte di un mondo attraente e sconosciuto, duro e sconvolgente, dove la magia è di casa. Un mondo percorso da insidie cui Wendy scopre dolorosamente di appartenere, e dove le è riservato un destino più grande di quanto lei possa immaginare.
"Switched. Il segreto del regno perduto" è il primo libro della "Trylle trilogy" della giovane scrittrice Amanda Hocking, alias la regina del self-publishing. Se non fosse stato infatti per la sua brillante (eh bisogna dargliene atto) idea di autopubblicarsi su Amazon, nessuno avrebbe mai letto questa trilogia che era stata rifiutata da tutte le case editrici. Ma dopo l'exploit di vendite online, ecco che le case editrici fiutano l'affare e... boom! tutte vogliono accaparrarsi questa serie.La domanda a questo punto sorge spontanea: ci sarà stato un motivo se nessuno voleva pubblicarla?!In effetti, dopo averlo letto, posso dire per quanto mi riguarda che questo libro segue il proverbio "tanto fumo e poco arrosto". Switched è un libro abbastanza banale, che non brilla nè per stile nè per originalità, e anche se il tema, con l'inserimento di nuove figure fantastiche mai viste prima in un libro YA e cioè i troll era pieno di potenziale non è stato sviluppato bene.Protagonista e voce narrante - il romanzo è scritto in prima persona - è Wendy Everly, adolescente problematica che vive con il fratello e la zia dopo che la madre è stata rinchiusa in una clinica psichiatrica per aver tentato di uccidere la figlia, non considerandola affatto sua figlia ma un "mostro" che aveva preso il posto del suo vero figlio. In effetti la madre ci aveva visto giusto: Wendy è in realtà una "changeling", cioè una bambina scambiata al momento della nascita con un bambino umano; più precisamente Wendy è una troll, anzi Trylle come viene ben presto a sapere da Finn, suo fascinoso e misterioso compagno di scuola, un cercatore Trylle mandato a recuperare i changeling e a riportarli a Förening, il regno dei Trylle. La giovane decide quindi di abbandonare la sua famiglia adottiva umana e giunge a Förening, dove scopre un'importante verità: lei non è una Trylle qualsiasi, bensì addirittura una principessa figlia dell'attuale regnate, la regina Elora. E così Wendy si ritrova a dover imparare tutte le regole della società Trylle e a diventare una vera principessa; in particolare deve imparare in fretta le buone maniere per partecipare al ballo in suo onore. Ma Wendy è decisamente insofferente alle regole della sua nuova vita e così si ribellerà compiendo una scelta inaspettata...Questa è molto in breve la trama di Switched, anche se in realtà non succede più di questo! Certo è il primo libro di una trilogia e come tutti primi libri introduce la vicenda, ma in questo romanzo tutto è descritto in modo superficiale e sbrigativo, dando l'impressione che appunto non succeda niente. Purtroppo di azione non ce n'è, tranne che alla fine e, dopo aver concluso la lettura, Switched mi è sembrato un libro "vuoto" che non mi ha lasciato niente, una storiella adolescenziale senza particolari attrattive. Per non parlare del fatto che questo libro è un tripudio di clichè YA! Chi non ha mai letto questo genere potrebbe anche trovarlo carino, ma io di YA ne ho letti a bizzeffe e Switched non aggiunge nulla di nuovo: la protagonista è come sempre un'adolescente goffa ed insicura che scopre di avere qualche particolarità che la rende in realtà speciale; poi la suddetta adolescente si innamora ovviamente del bello e impossibile di turno, il classico ragazzo misterioso e dallo sguardo magnetico del quale però non dovrebbe innamorarsi; ed infine non può mancare un accenno di triangolo amoroso, anche questo proibito dalle regole della società, in quanto il terzo incomodo, che di nome fa Rhys, è il "mänsklig" di Wendy, e cioè l'umano con cui è stata scambiata. Niente di nuovo, insomma. I personaggi quindi sono abbastanza stereotipati e appena abbozzati, nessuno di loro viene approfondito in modo particolareggiato e, se devo essere sincera, li ho trovati quasi tutti estremamente antipatici, a cominciare dalla protagonista. E parliamo un po' di questi troll... allora, inizialmente quando ho scoperto che la Hocking aveva scelto i troll come creature fantastiche ho pensato "wow! vediamo un po' come se la cava con i troll!" ed ero veramente curiosa di sapere come avrebbe descritto questi esseri che non sono certo famosi per la loro bellezza o raffinatezza (chi legge fantasy classico sa bene come sono di solito i troll xD). Quando ho scoperto che la Hocking aveva declinato i troll in salsa YA facendoli diventare bellissimi e fighissimi ci sono rimasta un po'... certo magari non dico che doveva farli brutti e puzzolenti, ma magari poteva anche lasciare qualche caratteristica più "trollesca". Inoltre l'autrice si limita a dire in pratica che sono troll, ma poi effettivamente non li caratterizza come tali, scrive semplicemente che hanno i capelli crespi, gli occhi scuri (sarò mica un troll anch'io?) e non sopportano le scarpe: potevano benissimo essere elfi dei boschi, o fate, o addirittura umani che non avrebbe fatto alcuna differenza.Infine, lo stile di scrittura è ancora piuttosto ingenuo, non raffinato ma anzi molto semplice e diretto, senza grandi periodi; certo il romanzo si rivolge ad un pubblico molto giovane e infatti la protagonista parla proprio come un'adolescente, però il linguaggio è abbastanza povero e poco curato.In definitiva vi consiglio di leggere Switched solo se siete dei fan sfegatati del genere YA o al massimo se volete una lettura davvero poco impegnativa e molto ma molto leggera.
Voto: ♥ ♥

Potrebbero interessarti anche :

Possono interessarti anche questi articoli :