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Recensione: Talon di Julie Kagawa

Creato il 23 ottobre 2015 da Roryone @colorelibri
Recensione: Talon di Julie Kagawa
Prezzo: € 16,00
E-book: € 9,99
Pagine: 475
Editore: Harlequin Mondadori
Genere: Fantasy YA

Ember e Dante sono gemelli, hanno 17 anni e sono due draghi... Fanno parte di Talon, un'organizzazione creata da alcuni draghi per preservare la specie e al suo interno collaborano anche umani. Nemici da sempre di Talon sono i soldati dell'Ordine di San Giorgio, sempre pronti a dar la caccia e ad uccidere draghi! Ember e Dante vengono inviati come draghi dormienti a passare l'estate insieme agli umani: dovranno integrarsi, studiare gli esseri umani e comportarsi come loro e nel frattempo verranno addestrati per poi esser posizionati all'interno dell'organizzazione! Per Ember quest'estate è importante, perchè potrà conoscere il mondo al di fuori di Talon, ma non ha certo idea di quello che l'aspetta...

Dopo Firelight di Susan Jordan non pensavo che avrei nuovamente letto qualcosa riguardante i draghi, ma si sa alla fine i libri fanno giri assurdi e con le loro storie finiscono sempre per incantare noi lettori e così quando mi è stata data la possibilità di leggere Talon l'ho colta al volo! Premetto che non conoscevo la Kagawa e che per me questo è stato un vero e proprio salto nel buio...

Talon è si un Fantasy che parla di draghi, ma l'ambientazione è moderna e per nulla da favola e prende spunto dal fatto che come sempre si finisce per perseguitare il diverso, demonizzarlo e cacciarlo per distruggerlo invece di conoscerlo e comprenderlo...
Il libro è diviso in due parti: nella prima parte la storia viene raccontata dal punto di vista di Ember, il drago dormiente, e di Garret, il soldato di San Giorgio, mentre nella seconda parte si aggiunge anche Riley, un drago disertore che cerca di salvare gli altri draghi...
La storia è ambientata in una località marina, Crescent Beach, dove i ragazzi in estate passano il tempo a fare surf o giocare a beach volley: Ember fin dal primo giorno decide di imparare a surfare, soprattutto perchè non potendo trasformarsi in drago sente il bisogno di adrenalina e cosa c'è di più bello dello sfidare onde gigantesche? 
Fin dalle prime pagine si incontrano vari personagi, alcuni sono vere e proprie comparse, altri hanno un ruolo marginale, anche se ho l'impressione che li ritroveremo nei volumi futuri ed infine ci sono i veri protagonisti: Ember e il gemello Dante, Garret e Riley... Dante purtroppo è poco caraterizzato e resta sempre nell'ombra, ma mi auguro che nel prossimo libro venga valorizzato meglio, perchè ho avuto l'impressione che il suo ruolo fosse fondamentale e che le sue stesse azioni avranno ripercussioni future su Ember...
Ho trovato i vari protagonisti  ben delineati e inoltre la Kagawa ha la capacità di trasmettere al lettore le emozioni provate dai suoi personaggi, sia attraverso le descrizioni precise sia avendo molta cura di esaltare i dettagli.
L'intensità con cui l'autrice descrive ciò che provano Ember e Garret mette i brividi al lettore, che difficilmente non si sentirà in totale sintonia con questi due diciassettenni alle prese con la prima cotta, così "puri" nell'avvicinarsi all'amore e terribilmente romantici quando entrambi si rendono conto che solo assieme si sentono vivi, che solo l'uno tra le braccia dell'altro riescono a dimenticare chi sono davvero...
Ember all'inizio l'ho trovata insopportabile, mi appariva infantile ed egoista, ma pagina dopo pagina si ha modo di capirla meglio e alla fine appare per ciò che è davvero: una guerriera con un codice d'onore, leale e combattiva, disposta a tutto, anche a morire, pur di salvare le persone che ama... Ember ha una grinta incredibile, un fuoco che le arde dentro e avvolge chiunque la circordi!
Per quanto riguarda i protagonisti maschili mi son sentita in difficoltà, come ho già detto Dante è come un bozzetto non ancora ben delineato, mentre Garrett e Riley  non mi hanno colpita particolarmente: Garrett tutto preso dalla sua missione è monotono e a tratti noioso, solo verso la fine tira fuori un lato romantico che fa sciogliere tutti i cuori! Riley invece non mi è piaciuto per nulla, è il terzo incomodo e personalmente ne avrei fatto davvero a meno, anche perchè sono un po' stufa dei soliti triangoli amorosi che non portano mai a nulla...
In questo primo volume vengono fornite pochissime informazioni sui Draghi e soprattutto su Talon, tutto quello che viene fornito al lettore non fa che aumentare le domande e i dubbi, tutto viene solo accennato e poi lasciato sospeso in attesa di esser svelato.
La narrazione é a tratti lenta, solo verso la fine si hanno alcuni momenti più movimentati, che mettono ansia al lettore e fanno aumentare la curiosità sugli avvenimenti futuri, portandolo a voler desiderare già il secondo volume.
Come ho detto fin dall'inizio Talon mi ha ricordato la saga di Sohpie Jordan e pagina dopo pagina fino ad arrivare al finale questa sensazione di deja-vu non mi ha abbandonata, impedendomi così di godere a pieno di questa lettura. 
Lo stile della Kagawa è ben costruito, curato e l'autrice ha cercato di non far annoiare il lettore, stuzzicandone la curiosità e la fantasia, fornendogli poche informazioni, ma moltissimi indizi... Purtroppo in più punti e soprattutto nel finale la storia risulta scontata, prevedibile e si finisce per perdere un po' di passione nella lettura.
Il finale è naturalmente aperto e lascia il lettore sospeso in attesa di scoprire che accadrà.. L'epilogo, si c'è un epilogo, riguarda Dante e riaccende nel lettore la curiosità, rialzandone l'attenzione e soprattutto aumentando la certezza che bisogna leggere anche il prossimo volume!
Nel complesso Talon è una lettura piacevole, con troppe lacune forse, ma comunque affascinante e intrigante...
Una lettura perfetta per chi ama il romance e difficilmente si avvicinerebbe ad un fantasy e ideale per gli amanti dell'eterna lotta tra bene e male... Anche se non è ben chiaro chi è il bene e chi il male!




valutazione 5

Recensione: Talon di Julie Kagawa

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