Recensione: Tangled, di Emma Chase

Da Isahale
Recensione
Titolo: Tangled
Titolo italiano: Non cercarmi mai più (ma resta ancora un po' con me) Autore: Emma Chase Editore: Gallery Books
Editore italiano: Newton Compton Pagine: 254 "Drew Evans è un vincente. Bellissimo e arrogante, fa contratti multimilionari e seduce le donne più belle di New York con un solo sorriso. Ha amici leali e una famiglia a cui tiene molto. E allora perché è chiuso in casa da sette giorni, depresso e miserabile?
Chiedete, vi dirà di avere l'influenza.
Ma sappiamo tutti come non sia vero.
Katherine Brooks è brillante, bellissima e ambiziosa. Rifiuta di permettere che qualcosa - o qualcuno - si metta tra lei e il successo. Quando Kate viene assunta nell'impresa del padre di Drew, che si occupa di investimenti bancari, ogni aspetto della vita del playboy verrà mandato all'aria. La competizione sul lavoro con la ragazza  è snervante, l'attrazione che prova verso di lei lo distrae, l'incapacità di farla entrare nel proprio letto è esasperante.
Poi, proprio quando Drew è sul punto di avere tutto ciò che desidera, la troppa sicurezza di sé potrebbe rovinare tutto. Riuscirà a separare i propri sentimenti dolci e passionali, la frustrazione e la soddisfazione? Ce la farà a vincere la sfida più grande della sua vita?
Può Drew Evans vincere al gioco dell'amore?"


Da quanto tempo era che non divoravo un libro così velocemente? Da quanto tempo era che cercavo una lettura non necessariamente epocale, ma che mi facesse ridere e mi levasse da quel limbo di dolore e nessuna lettura che è lo studio nella sessione estiva? Credetemi, miei lettori, se vi dico che era da troppo tempo che non leggevo così di gusto - ecco perché dopo giorni di disperata ricerca di un romanzo romantico e smielato, trash al punto giusto e degno di questo nome, è venuta in soccorso la Donna, colei che sempre riesce a consigliare libri fantastici (mi prenderei a schiaffi quando sono scettica... LEI SA. SEMPRE!), ossia Nym di Down the Rabbit Hole, discesa con il consiglio decisivo: "leggi Tangled, di Emma Chase!". Amen. Tangled non è una storia nuova, non è qualcosa di estremamente innovativo, né tantomeno di indispensabile per la cultura di un lettore qualsiasi. Ciò non toglie, però, che io l'abbia adorato. L'ho divorato, ho riso così tanto, ma così tanto che a notte fonda, tra una pagina e l'altra, se non fosse stato per non svegliare nessuno mi sarei lasciata andare a squarcia gola. La narrazione si svolge dal punto di vista di Drew Evans, un playboy che è impossibile non odiare - almeno all'inizio. Divertente, sarcastico e un po' stronzo, Drew è un pov che irrita e allo stesso tempo ti convince a continuare, che si lascia spesso andare a esempi molto vivi per spiegare le proprie emozioni... Qualcosa di molto "da maschio", se posso aggiungere senza generalizzare troppo. Leggendo ho avuto la chiara impressione che l'autrice abbia sviluppato il personaggio di Drew così, con questi modi di esprimersi, proprio per chiarire ai lettori il suo carattere un po' menefreghista, un po' troppo playboy, molto maschio. Certo, magari alcuni si potrebbero lamentare della natura fondalmente stronza di Drew, del modo in cui ragiona e stereotipizza tutti gli uomini... Io non sono molto d'accordo, però. Sì, Drew è un personaggio pieno di difetti, ma l'autrice chiarisce in più punti come siano difetti intenzionali nella scrittura. La Chase sarebbe potuta cadere facilmente nel banale e nel rozzo con il suo protagonista, ma riesce invece a stringerne le redini in mano e controbilanciare con tutte le batoste che Drew finisce per prendere con il suo carattere. Vogliamo parlare poi dei personaggi secondari? Tanti applausi all'autrice, che riesce, nonostante il pov molto egocentrico di Drew, a dare un chiaro disegno dei personaggi che lo circondano. Molti, come l'interesse amoroso Kate Brooks, sono stati delineati così bene che in più punti ho tifato per lei, ridendo della stupidità di Drew. Vorrei inoltre dire una buona parola sulla storia in sé e i twist della trama: dopo aver letto il prologo e aver capito che nel romanzo avrei dovuto leggere cosa fosse successo prima del prologo stesso, pensavo di aver già individuato come la storia sarebbe andata avanti. Inutile dire che mi sbagliavo anche in quello e, visti gli sviluppi successivi, Tangled si è dimostrato ancora più bello di quel che avessi pensato. Insomma, brava Emma Chase, di cui leggerò sicuramente anche i seguiti!.
Un romanzo per tutti (contenente però scene che lo rendono più adatto ai più maturi), che diverte e strappa non solo sorrisi, ma anche risate - di gusto. Un libro ottimo con cui, si potrebbe quasi dire, iniziano le mie letture estive e lo fanno in gran stile. Dopo mesi e mesi di crisi da lettura, torno sotto l'ombrellone con in mano il mio fedele kindle (almeno a questo giro) e con un libro che consiglierei a tutti quelli che abbiano voglia di una storia tutta pepe e risate. Se non lo avete già fatto, date un'occasione a Tangled - potreste adorarlo. P.s. L'edizione italiana si chiama Non cercarmi mai più (ma resta ancora un po' con me), edito da Newton Compton! Avendolo letto in inglese non posso esprimermi sulla traduzione e l'edizione nostrana. Posso però consigliarvi ardentemente la lettura in lingua, non troppo difficile e molto, molto divertente! Per chi legga in lingua, lasciate che vi dia un assaggio grazie al quale ho riso fino a non avere più fiato: Nota - Mackenzie ha quattro anni e non può dire parolacce. Mackenzie puts her two cents in. "I don't think Uncle Matthew can come, Momma. He been too busy bein' pussy whipped. Wha's pussy whipped, Daddy?" As soon as the words leave her angelic little lips, a horrendous chain reaction is set off. Matthew chokes on the black olive in his mouth, which flies out and nails Steven right in the eye. Steven doubles over, holding his eye and yelling "I'm hit, I'm hit!" and then goes on about how the salt from the olive juice is eating away at his cornea. My father starts coughing. George stands up and begins pounding on his back while asking no one in particular if he should perform the Heimlich. Estelle knocks over her glass of red wine, which quickly seeps into my mother's lace tablecloth. She makes no move to clean up the mess, but instead chants, "Oh, my goodness. Oh, my goodness." And Frank... Well... Frank just keeps eating. Rido.

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