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Recensione: Tatuaggi e tazze da tè

Creato il 20 agosto 2015 da Miriam Mastrovito @miriammas
Recensione: Tatuaggi e tazze da tè Titolo: Tatuaggi e tazze da tè Titolo originale: Tattoos and Teacups Autrice: Anna Martin Genere: Romance contemporaneo Editore: Dreamspinner Pagine: 293 Prezzo: 6,99 Disponibile qui
Descrizione:
Sedici anni fa, ancora adolescente, Robert McKinnon ha lasciato la nativa Scozia e si è trasferito in America. Il professor McKinnon non si è mai veramente ambientato nella sua nuova casa, né ha mai trovato il proprio posto su questa sponda dell’oceano. Forse sta invecchiando presto, ma ha il suo gatto e i suoi libri, ed è tutto ciò di cui ha bisogno. 
Poi Chris Ford irrompe nella sua vita come un ciclone. Il giovane è l’esatto opposto del placido, cortese professore. Vivaci tatuaggi ricoprono la sua pelle, ha un taglio di capelli alla moicana e suona la batteria in un gruppo rock. Rappresenta però una pennellata di colore nel mondo in bianco e nero di Robert, che si rivela essere l’unica persona su cui Chris può fare affidamento. A dispetto delle innumerevoli ragioni per cui la loro relazione non dovrebbe funzionare, in qualche modo invece sembra decollare.
Anche se Robert non sta cercando l’amore – soprattutto non con qualcuno più giovane di lui di quasi dieci anni – non può negare che stare con Chris sia divertente. Talvolta, però, lo spirito libero del ragazzo fa sentire Robert emotivamente fragile. Se i due non riusciranno a trovare un equilibrio tra tatuaggi e tazze da tè, il loro rapporto non sopravvivrà, e neppure la ritrovata brama di Robert per la vita.
La mia recensione:
Tatuaggi e tazze da tè. Riuscite a immaginare un’accoppiata più improbabile? Il tè richiama la tradizione, il rigore, la sobrietà, l’eleganza, tanto quanto i tatuaggi suggeriscono un’idea di modernità, trasgressione, colore.
Lo stesso potrebbe dirsi di Robert e Chris. Il primo, che non a caso  ha una grande passione per la bevanda ambrata e i servizi di porcellana, è un compassato professore universitario. Veste in modo curato ma assolutamente privo di eccessi, nell’aspetto fisico così come nella condotta appare controllato e serio. L’unica nota trasgressiva nella sua vita regolarissima è rappresentata dal nome del suo gatto che ha chiamato Flea per omaggiare il bassista dei Red Hot Chili Peppers.
Chris fa, invece, il batterista in una rock band. Taglio alla moicana, look aggressivo e tatuaggi  a gogò è quasi l’emblema del bello e dannato.
Due poli opposti a tutti gli effetti, la cui distanza è accentuata anche dai nove anni di età che li separano.
Eppure, basta un incontro casuale in un pub perché fra i due scatti una strana incomprensibile attrazione che li spingerà a cercarsi ancora e a incontrarsi più  e più volte.
Potrà reggere una relazione fra due uomini così diversi oppure la loro passione sarà solo un fuoco di paglia destinato a spegnersi nell’intimità? L’intera trama ruota intorno a questo interrogativo e al rapporto che, pian piano, si instaura fra i due protagonisti.
Con semplicità, dolcezza, ma anche sfoderando ottime capacità introspettive, l’autrice ci narra appunto la storia d’amore fra due persone che nessuno mai avrebbe immaginato insieme, ma che proprio in virtù delle reciproche differenze riescono a raggiungere un perfetto equilibrio. Per Robert, Chris rappresenterà la giusta ventata di giovinezza nel momento grigio dell’esistenza in cui comincia a sentirsi vecchio. Sarà l’esuberanza, il gusto di trasgredire le regole, sarà il ritmo della musica, sarà il colore a cui il professore sembrava aver precocemente rinunciato.
Per Chris, Robert rappresenterà, invece, il porto sicuro, la stabilità, la serenità mai conquistata prima, ma nondimeno il fascino della cultura.
Conciliare due mondi così agli antipodi, ovviamente, non sarà semplice e metterà alla prova anche il sentimento più ostinato. A complicare il tutto si aggiungeranno i segreti e i bagagli di esperienze che ognuno dei due protagonisti reca con sé.
Chris dovrà fare i conti con la famiglia allargata di Robert e soprattutto con la sua figlia adolescente, avuta in passato da una donna che, per ovvie ragioni non ha mai amato; mentre Robert gradualmente scoprirà che anche il suo giovane amante nasconde qualcosa che, stenta a rivelare ma influenza la sua condotta sessuale.
Pur puntando su due personaggi sopra le righe, il plot si sviluppa seguendo lo schema tipico del romance, facendo lo slalom fra imprevisti e ostacoli che creano un pizzico di suspense ma inevitabilmente ci guidano verso l’atteso happy end.
Le difficoltà con le quali Chris e Robert devono confrontarsi sono tante, ma rimangono sempre in secondo piano e si risolvono senza colpo ferire, facendo sì che il romanzo si mantenga su toni soft. La stessa presenza di Chloe, la figlia di Robert, che alla sua comparsa lascia presagire svolte particolarmente problematiche, conserva di fatto un ruolo marginale.  Essendo un’amante dei drammi e delle storie a tinte forti, non posso negare che avrei preferito tribolare un po’ di più, ma ciò non mi ha impedito di apprezzare ugualmente il romanzo. Una lettura leggera, nel complesso, che non suscita emozioni sconvolgenti, ma regala di sicuro qualche ora di piacevole intrattenimento. Consigliata particolarmente ai lettori più romantici.

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