Prima o poi doveva succedere: Seth MacFarlane, creatore delle serie televisive I Griffin, American Dad e The Cleveland Show ha fatto il salto verso il grande schermo. Ted è il suo primo lungometraggio con attori in carne ed ossa, ed è anche una sorta di one man show- MacFarlane è regista, sceneggiatore, co-produttore e doppiatore di uno dei personaggi principali. Alla faccia. La paura di molti spettatori (la mia paura, in particolare) era che lo humor tipico di MacFarlane perdesse la verve che ha reso I Griffin così celebri: ciò che funziona benissimo sul piccolo schermo può diventare un autentico disastro una volta trasportato sul grande schermo. Le avventure di Peter Griffin & famiglia hanno messo in discussione i limiti della televisione con una serie di trovate surreali e/o pesantemente offensive (eppure esilaranti, anche se non sempre). Ted funziona come I Griffin? Fa ridere allo stesso modo? Scopriamolo...
Nel 1985 un desiderio espresso dal piccolo John Bennett dona magicamente la vita al suo orsacchiotto di peluche. L'orsetto, di nome Ted, promette di restare per sempre al suo fianco. E' l'inizio di una splendida amicizia: John e Ted diventano inseparabili, e il piccolo peluche diventa ben presto una celebrità internazionale. 27 anni dopo John e Ted (ormai completamente dimenticato dai media) sono ancora insieme: immaturi, perditempo e senza prospettive. John è fidanzato da 4 anni con la splendida Lori, donna in carriera che vorrebbe portare la relazione al passo successivo... il problema è che la relazione tra Lori e John viene continuamente messa alla prova dalla relazione tra John e Ted, che è diventato un festaiolo volgare, rumoroso e con un pessimo ascendente sul suo migliore amico.
Niente di nuovo sotto il sole, quindi: si tratta della classica storia romance VS bromance in cui il protagonista deve scegliere tra l'amicizia goliardica col compagno di sempre e una relazione seria con la donna dei suoi sogni. Per fortuna il tocco di MacFarlane rende la trama di Ted tutto fuorchè convenzionale. Qui non parliamo di un semplice "migliore amico", ma di un orsetto parlante! E se pensate che la sua natura di peluche renda più facile la scelta vi sbagliate.
Il fatto che lei sia Mila Kunis dovrebbe rendere le cose più facili, ma non divaghiamo.
Ted non è solo un giocattolo: è un individuo con una sua personalità, ed è anche la rappresentazione fisica della giovinezza di John. Abbandonare Ted vorrebbe dire abbandonare le certezze, le fantasie e le goliardate del passato. Niente più canne, niente più pomeriggi spesi sul divano a guardare film di serie B, niente più scuse per sgattaiolare via dal lavoro e farsi quattro risate. E John non è assolutamente pronto per fare una cosa del genere, nonostante i suoi 35 anni suonati.
Ted è una miniera di citazioni pop (esattamente come i Griffin) e una lettera d'amore agli anni '80. Non tanto per le strizzate d'occhio, ma proprio per il modello del film- il bambino che incontra un amico speciale- che è nato proprio in quell'epoca. Cosa sarebbe successo, ad esempio, se Elliott ed ET da ET l'Extraterrestre fossero cresciuti insieme? Ted è la risposta a questa domanda, ed è per questo che non mancherà di toccare il cuore degli spettatori nati e cresciuti negli Eighties. Sono estremamente grato a MacFarlane per aver usato Flash Gordon (e non gli onnipresenti Star Wars o Star Trek) come film di fantascienza preferito del duo di protagonisti. Inoltre, la scena del party con Flash Gordon/Sam Jones è esilarante.
Mark Wahlberg è un John molto convincente, nonostante i chili di muscoli che poco si sposano con l'immagine da pigro perditempo. Si tratta di sicuro di un attore versatile, e vorrei vederlo più spesso in ruoli comici come questo. Mila Kunis è semplicemente perfetta: non solo è una delle attrici più assurdamente attraenti sulla piazza, ma è anche brava. Molto, molto brava. In più è anche simpatica, ironica e adorabile.Si, ho una cotta per Mila Kunis, e non serve la mia parola per farvi capire che è un'attrice da tenere d'occhio. E poi è bello vedere due bravi attori recitare di nuovo insieme dopo quello schifo di Max Payne! Ted è realizzato con una CGI impressionante. L'orsetto pare vero, e si mescola in maniera estremamente convincente col resto del cast. In più il doppiaggio di MacFarlane (che doppia moltissimi personaggi delle sue serie, come Peter o Stewie) è esilarante, e conferisce notevole spessore al piccolo sboccato. (Per fortuna anche nel doppiaggio italiano è stata mantenuta la voce di Peter Griffin, Mino Caprio).
Si ride? Beh, se apprezzate il ritmo e l'umorismo dei Griffin, di sicuro. Forse anche se non li apprezzate. C'è dello slapstick, un pò di umorismo volgarotto, ma le vere risate vengono dall'interazione e dai dialoghi tra personaggi. (Non troverete scene surreali come nelle serie animate di MacFarlane, questo ve lo assicuro). Come risultato complessivo direi che non c'è male: Ted è un'ottima prima prova registica di MacFarlane, anche se si dilunga troppo in certi punti e la virata thriller degli ultimi venti minuti è forse un pò forzata. Ho sempre considerato MacFarlane come una sorta di Quentin Tarantino dell'animazione: amante dei dialoghi, dotato di una conoscenza enciclopedica della pop culture, capace di donare nuova vita ad attori, film, canzoni o serie dimenticati (ve lo ricordate quando Surfin' Bird dei Trashmen è diventato un tormentone grazie alla sua presenza in un episodio dei Griffin?) e sempre alla ricerca di celebrità da inserire come cameo. Per dire, il narratore della versione originale è Patrick Stewart, e compaiono anche Norah Jones e Ryan Reynolds.
Nel complesso ci troviamo di fronte ad una splendida "fiaba per grandi" che parla al bambino dentro di noi e ci spiega che le scelte della nostra vita dipendono da noi, e noi soltanto. Responsabilità e divertimento, amore e amicizia: non sono scelte antitetiche, ed è nostro dovere trovare il giusto equilibrio per non perdere le cose più importanti nella nostra vita. Ci voleva un orso pornofilo e sboccato per insegnarcelo. Ted si è rivelato un'autentica miniera d'oro per la Universal- parliamo di 450 milioni e passa di incasso, non male per un film R-Rated- e un sequel è inevitabile. Speriamo venga gestito come si deve. Nel frattempo possiamo accontentarci di questa prima prova di MacFarlane (che presenterà la prossima cerimonia degli Oscar) che, seppur imperfetta, ha tutto il potenziale per diventare un autentico cult in futuro.