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Recensione Tempesta al Polo di Clive Cussler

Creato il 30 agosto 2014 da Masedomani @ma_se_domani

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Secondo appuntamento della mia estate 2014 con il variegato mondo della leggerezza letteraria: dopo Andy McNab tocca a Clive Cussler alimentare il computo delle pagine buttate giù d’un fiato senza particolari pretese di pensiero.

Avevo abbandonato l’autore di thriller storico-marini ai tempi di Dirk Pitt: le avventure del fascinoso e bondiano protagonista di tante avventure mi avevano intrigato inizialmente e poi tendenzialmente stufato, come capita quando ci si dedica compulsivamente ad un personaggio privo di una gran caratterizzazione. Intendiamoci, va bene così, nessuno si aspetta da un romanzo della serie una forte introspezione psicologica.


“Tempesta al Polo”, apprendo durante la lettura, è la sesta avventura di Kurt Austin, personaggio che condivide con Dirk Pitt l’appartenenza alla NUMA (ente di ricerca e missioni speciali nel mondo acquatico e sottomarino), una certa propensione a far crollare le fanciulle ai suoi piedi e un approccio … uhm … diciamo pratico alla risoluzione dei problemi. Questa volta è in gioco l’intera esistenza del pianeta Terra, messa a rischio da un gruppo di anarchici capeggiati da un multimilionario con sete di potere che – sulla base di studi tesliani compiuti da uno scienzato ungherese alla fine del secondo conflitto mondiale – vuole provocare uno slittamento dei poli con conseguente caos e crisi dell’economia globalizzata dei nostri giorni.

Francamente non ho le competenze per addentrarmi in una disamina delle spiegazioni scientifiche disseminate nel romanzo, dettagli che – prolungandosi ben oltre il sopportabile – mettono in crisi il lettore meno attento: sbaglierò io, senza alcun dubbio, ma se prendo in mano un romanzo di Cussler mi aspetto azione e adrenalina, non di dover rinfrescare le poche nozioni di fisica e geologia sopite dai tempi nel liceo nei meandri della mia memoria. Il ritmo, nonostante i pipponi su energia e magnetismo, è comunque accettabile, i colpi di scena si susseguono con la giusta cadenza ed il finale, anche se prevedibile, ha comunque il pregio di risultare credibile nell’impianto complessivo del romanzo. Non ho intravisto personaggi memorabili, anche se devo ammettere un certo trasporto emotivo verso Karla Janos, nipote dello scienziato ungherese e chiave di volta per arrestare il fenomeno scatenato artificiosamente dall’uomo. Sottolineo che, rispetto ai romanzi della serie Dirk Pitt, qui è il gioco di squadra a trionfare, superando una certa tendenza al “Superman narrativo” che era stata origine del mio abbandono di Cussler.

Mettiamola così: un gradino sopra McNab, ampiamente sufficiente se siete alla ricerca di qualche ora di assopimento dei neuroni, probabilmente evitabile in una raccolta degli action thriller più belli degli ultimi cinquanta anni.

Alfonso d’Agostino

SCHEDA LIBRO
Titolo: Tempesta al Polo
Autore: Clive Cussler (con Paul Kemprecos)
Editore: TEA
Collana: Teadue
Pagine: 453
ISBN: 9788850220670


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