La storia ha come protagonista Colin, ex bambino prodigio (sapete la differenza tra prodigio e genio? lui si), amante della matematica e degli anagrammi ( questa parte, in lingua, sarà resa molto meglio). Nella sua vita è uscito con diciannove Catherine e tutte l'hanno piantato. Dopo l'ultima rottura decide di partire con l'amico: Hassan per un viaggio on the road e di sviluppare un teorema che permetta di calcolare la durata e l'esito di una qualsiasi relazione.
Carina anche la sotto trama riguardante Hollis e la storia del paesino.
Il grande pregio del libro è di essere scritto molto bene, con grande ironia e senso dell'umorismo, i concetti matematici sono spiegati in modo chiaro e semplice, si amalgamano bene alla trama e non annoiano, rendono il libro unico.
Le note non disturbano la lettura, sono ricche di simpatici aneddoti e il lettore sarà curioso di scoprirle.
Quello che mi è mancato, in questo libro, sono le bellissime frasi evocative che di solito fanno parte dello stile di Green e avrei preferito una maggior caratterizzazione dei personaggi.
...Niente male...e ora Green si deve sbrigare a far uscire qualcosa di nuovo, ho letto tutto.
Che ne pensate? Qual'è il suo romanzo che vi è piaciuto di più?
I libri gli piacevano tutti, perché gli piaceva il semplice atto di leggere, la magia di trasformare dei segni su una pagina in parole nella sua mente.