Hey there! Come va? Io sto benone, oggi è Domenica e domani si torna a scuola, dopo un breve weekend. I weekend dovrebbero essere fatti da cinque giorni, non credete? I giorni settimanali di scuola, due. Sarebbe perfetto! Comunque: oggi torno con una recensione! Evviva, starete dicendo! :') Ho una recensione in sospeso: infatti, ieri ho finito di leggere il secondo volume della trilogia di "Silver", e il 6 ho finito di leggere il libro per la scuola. Insomma, ho già letto due libri! Anyway, ringrazio la Rizzoli per la copia, e baci a tutti, buona lettura! "Teorema Catherine"di John Green Casa Editrice: RizzoliPrezzo: €14,00Pagine: 335Trama: Da quando ha l'età per essere attratto da una ragazza, Colin, ex bambino prodigio, forse genio matematico forse no, fissato con gli anagrammi, è uscito con diciannove Catherine. E tutte l'hanno piantato. Così decide di inventare un teorema che preveda l'esito di qualunque relazione amorosa. E gli eviti, se possibile, di farsi spezzare il cuore un'altra volta. Tutto questo nel corso di un'estate gloriosa, passata con l'amico Hassan, a scoprire posti nuovi, persone bizzarre di tutte le età, ragazze speciali che hanno il gran pregio di non chiamarsi Catherine. Conosco abbastanza bene John Green. Dopo essermi emozionata con "Colpa delle stelle", "Città di carta" e "Will ti presento Will" (scritto a quattro mani con David Levithan), non vedevo l'ora di buttarmi su un'altra sua opera. Quindi, quando ho avuto la possibilità di leggere "Teorema Catherine" non ho esitato neanche un momento. Sono felice di averlo letto, ma è sicuramente il meno riuscito fra i suoi libri, a mio parere. "Ti chiedi mai se piaceresti di più o di meno agli altri, se potessero vedere come sei dentro? Qui conosciamo Colin, bambino forse prodigio e forse no, che, nella sua vita, è uscito con diciannove Catherine, e tutte lo hanno lasciato. Quando la diciannovesima Catherine lo pianta, Colin decide di partire per un viaggio estivo, on-the-road, senza meta, accompagnato dallo strambo Hassan, il suo migliore amico. Ed è grazie a questo viaggio che incontra nuovi amici, coetanei e non. Ed è così che a Colin, alla ricerca del suo momento Eureka!, viene in mente di inventare un teorema, il "Teorema Catherine" appunto, che possa prevedere la fine di qualsiasi relazione amorosa.
I personaggi dei libri di Green sono indistinguibili: con maestria, l'autore ha creato, ancora, un protagonista ben riuscito. Ma Colin non è come gli altri: infatti, non è come Hazel, intrigante come Margot o strambo come Will. Lui è normale. Ed è forse, con la sua normalità, che è speciale. Un ragazzo prodigio con gli stessi problemi e le stesse paure di qualsiasi altro. Ed è questo che me lo ha fatto apprezzare. Qui Green non ha voluto strafare, ed ha fatto bene. "Ho sempre avuto la sensazione che le Catherine mi mollassero appena cominciavano a vedere com'ero fatto dentro. Ma io me lo chiedo sempre. Se gli altri potessero vedermi come mi vedo io.. se potessero vivere nei miei ricordi.. Ci sarebbe uno, dico uno, che mi vuole bene?" La penna scorrevole di Green fa da cornice ad una semplice storia, mai semplicistica e mai banale. Ma manca la scintilla: la scintilla che caratterizza John Green, e che ha caratterizzato grandi libri come "Colpa delle stelle" e "Città di carta", qui non c'è. L'ho trovato poco motivato. Oppure è il genere che non gli si addice: ha voluto provare ma, secondo me, anche lui sa che con i romanzi tragici si muove con più facilità. Io, comunque, lo consiglio. E' sicuramente un libro grazioso, ideale da leggere per staccare dalla solita routine. E, per chi vuole iniziare a leggere John Green: leggete questo libro per ultimo. Sarà una chicca finale, che vi lascerà con un dolce e simpatico addio. O, forse, un arrivederci. Eh, John? ED IL MIO VOTO E'..Tre stelline sono perfette per questo libro! Canzone consigliata: "Sing" di Ed Sheeran