Titolo: Terrestre
Autore: Jean-Claude Mourlevat
Editore: Rizzoli
Pagine: 359
Prezzo: 15,00
Data pubblicazione: 18 Settembre 2012
Autunno. Campagna. Mattina. Piove. Quando Anne imbocca una strada in mezzo al nulla non può certo immaginare che cosa l'aspetta. Ha per compagno uno scarabeo e nella testa un solo pensiero: ritrovare la sorella Gabrielle, scomparsa da quelle parti un anno prima. Di certo non sa che sta varcando i confini di un mondo rarefatto, dove le auto volano, i palazzi sono di vetro, la gente non respira e non sa cos'è l'amore. In quella realtà asettica e brutale Anne rischia la vita. Ma nell'ombra esiste forse qualcuno disposto ad aiutarla: persone che sognano un luogo chiamato Terra, in cui il vento scuote gli alberi e gli odori aleggiano nell'aria... Età di lettura: da 10 anni.
"Terrestre" dell'autore francese Jean-Claude Mourlevat è stata veramente una bellissima scoperta. Poche volte mi capita di imbattermi e immergermi al buio all'interno di un romanzo, per poi rimanerne così incantata. Mi meraviglia anche scoprire che sia così poco conosciuto.La storia è un mix tra fantascienza e distopia con protagonisti "umani" e "alieni" e una sorta di passaggio in grado di creare una connessione volta a collegare i due mondi.
Anne Collodi è una giovane ragazza coraggiosa alla ricerca della sorella scomparsa da ormai un anno. Durante il suo percorso si ritrova a chiedere un passaggio ad un vecchio sconosciuto di nome Etienne Virgil in direzione Champagne: strada e località bizzarra tanto quanto misteriosa. Dopo aver lasciato Anne, infatti, al secondo passaggio dell'anziano la strada sembra non essere mai esistita. Possibile? Champagne si scopre essere infatti il collegamento creatosi dalla richiesta di aiuto della sorella di Anne, Gabrielle, collegamento che unisce il mondo terrestre a quello alieno, lì dove Anne spera di poter ritrovare tramite indizi la sorella scomparsa andata in sposa, anni addietro, ad un misterioso uomo.
Veramente molto inusuale come racconto e una nota positiva che sia auto-conclusivo. E' stato divertente entrare in contatto con i pensieri degli "alieni", ironico come le cose che per noi sono normali per altri possano risultare inaudite (insomma gli esseri umani mangiano carne di animale morta! Gli esseri umani respirano e soffiano! Addirittura ridono producendo un suono strano!) quando solitamente siamo noi quelli a temere presenze sovrannaturali, lasciando sì il sorriso per l'ovvio reputato buffo, ma anche uno spunto di riflessione per i continui pregiudizi che è solito avere l'uomo con il dito puntato sul "diverso". Un libro che consiglio vivamente agli amanti del genere!
5/5