Recensione – The Darkness II

di Henry Townshend

Sono passati quasi 5 anni da quando The Darkness compì il suo salto dalla carta stampata al mondo videoludico;non di certo con risultati eclatanti, ma riuscendo in ogni modo a ritagliarsi una fetta di pareri positivi necessari a renderlo una vera e propria Sleeper Hit. Mentre in molti si soffermavano al puro lato estetico del gioco (che non sfoggiava certo un graficone), altri si sono lasciati catturare dall’alta carica emotiva che il gioco riusciva sorprendentemente a trasmettere.

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Tenuto conto di ciò, 2K Games ha voluto provare ad accontentare entrambi i fronti in questa seconda istanza che riconferma come protagonista il freddo e introverso Jackie Estacado,salito al comando della famiglia mafiosa a cui appartiene, alla luce degli eventi avvenuti nell’episodio precedente, che per due anni è riuscito a placare la Tenebra che vive dentro di lui.
Purtroppo il suo record verrà presto interrotto a causa di un’improvviso agguato che lo costringe, suo malgrado, a rievocarla per rigenerarsi dopo essere stato massacrato dai loschi figuri di una famiglia rivale. Nonostante l’assopimento prolungato, la Tenebra non sembra accusare alcun torpore, anzi vi metterà a disposizione un corollario di mosse prima non eseguibili. Fra tutte,spicca la possibilità di eseguire sferzate, sia in verticale che in orizzontale,con una delle due famose appendici demoniache che campeggiano sulla vosta schiena. Questi attacchi permettono di stordire i nemici ,rendendoli così vulnerabili alla vostra appendice sinistra che potrà agguantarli perchè possiate scegliere cosa farne(a prescindere dalla vostra scelta,verranno inevitabilmente trapassati in atroci maniere). A seconda del tasto utilizzato per mettere a segno l’esecuzione riceverete salute o munizioni e, previo sbloccaggio, anche altri elementi di supporto. Novità di questo secondo capitolo, è la possibilità di potenziare le simbiotiche creature attraverso un vasto schema accessibile solo tramite dei buchi neri che incontreremo di tanto in tanto durante la nostra avventura, spendendo le Essenze che otterremo uccidendo i nemici. Anche qui le fonti di luce saranno dei pericoli sempre in agguato, nonchè ciò che dovrà godere di priorità massima durante gli scontri poichè annullerà i nostri poteri oscuri, e se in esposizione prolungata prosciugherà la nostra energia. Energia che può essere ripristinata divorando i cuori dei nemici uccisi tramite la pressione del tasto quadrato (X su 360).
La compagnia dei Darkling ha invece risentito di un netto taglio e potremo fare affidamento non più sui 4 pazzi demoni e sulle loro capacità peculiari, ma solo su uno, che ci fornirà il suo supporto durante gli scontri abbattendo qualche nemico o talvolta distreandolo. Ciò è sintomatico dell’approccio straight-forward che 2K Games ha voluto, stavolta, adottare.

Come era lecito aspettarsi, la Tenebra effettuerà spettacolari esecuzioni. Peccato non poterla invocare a nostro piacimento come avveniva nel primo episodio.

La Tenebra, infatti, non sarà più evocabile a piacimento ma comparirà e scomparirà automaticamente durante le varie fasi della modalità Storia, che qui si muove rigida su un binario, spazzando via la semi-libertà che vedevamo nel primo e riducendo il tutto a una serie di sparatorie inframmezzate da momenti di “pace” in cui potrete girare per la vostra villa per dialogare con i vostri sottoposti e approfondire ulteriormente la trama. Quest’ ultima è comunque piuttosto prevedibile e l’unica carica emotiva la riceve dai saltuari incontri con Jenny che ci si pareranno davanti durante il nostro cammino.
Cammino che durerà all’incirca 7 ore, esaurite le quali resta la modalità Vendetta, giocabile in co-op fino a 4 giocatori sia online che offline, che vede protagonisti 4 personaggi che posseggono ciascuno una parte dei poteri della Tenebra: Shoshanna, Inugami, Jimmy Wilson e J.P Dumond. Jimmy Wilson potrà controllare un Darkling; Inugami utilizzerà lo sciame; Shoshanna potrà infondere i poteri della Tenebra alla sua arma e infine J.P potrà scatenare il potentissimo vortice oscuro che risucchierà i nemici nell’oblio. Questa modalità, nonostante la premessa convincente, ripercorre le stesse ambientazioni della Storia e fallisce nel divenire un utile diversivo ad essa.

I dialoghi con Jenny rappresentano probabilmente gli unici frammenti veramente “emotivi” di The Darkness II

Commenti finali:
The Darkness II manifesta l’intenzione di 2K Games di accattivarsi l’interesse di quella che è la parte più cospicua dell’utenza videoludica, che predilige prodotti caciaroni a discapito di una trama che sappia adeguatamente coinvolgerli. Il secondo capitolo delle vicende di Jackie ricalca perfettamente questo profilo: sa intrattenere, complici un gameplay immediato e divertente inframmezzato di violenza over-the-top, ma non riesce ad avvolgerti completamente a causa di una trama appena sufficientemente incisiva dal punto di vista emotivo.
In linea di massima un buon prodotto ma che risente terribilmente del confronto col primo, a questo punto imbattibile, capitolo.

+Grottescamente cool
+Stile grafico ispirato
+Ottimo doppiaggio italiano

- Breve
- Lineare
- Qualche defalliance dei controlli