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Recensione, The Mark di Leigh Fallon

Creato il 17 marzo 2012 da Glinda
Letto a Febbraio dopo averlo abbandonato per un po', The Mark, primo di una trilogia che nasconde molto potenziale, è pronto per essere recensito.  Scritto dall'autrice Leigh Fallon e uscito a Ottobre 2011, The Mark apre una trilogia fantasy per Young Adult che affonda le sue radici nel folklore Irlandese e promette un seguito che potrebbe stupire chi, come me, non è rimasto particolarmente colpito dal primo libro.
Prossimamente “The mark” di Leigh Fallon Uscita: 25 ottobre 2011 Autore: Leigh Fallon  Titolo: The mark  Prezzo: 16,50 Pagine: 288 Recensione, The Mark di Leigh Fallon
Fin dal primo momento in cui mette piede nella sua nuova scuola, in uno sperduto paesino del sud dell’Irlanda, Megan sente di essere irresistibilmente attratta dall’affascinante e solitario Adam De Rìs. Più il tempo passa, più Megan si rende conto che i suoi sentimenti per Adam trascendono la sua stessa volontà. I due ragazzi sono infatti uniti da un destino ineluttabile, che è stato scritto per loro già da molti secoli e che affonda le radici nella notte dei tempi, in un mistero antico e pericoloso. Insieme, Adam e Megan possono dominare il mondo. O distruggerlo.
La mia recensione 
The Mark appartiene a quel particolare filone letterario, molto amato e anche molto odiato, dell'Urban Fantasy per Giovani Adulti, ma i cui fan in realtà appartengono a tutte le fasce d'età. E,  in quanto tale, contiene gli inflazionati schemi che ormai un po' tutti conoscono: ragazzina nuova in città, un amore a prima vista e un potere misterioso da accettare e gestire. Ciò non vuol però dire che gli Urban Fantasy per Young Adults siano tutti uguali o che The Mark, come tanti altri, non si differenzi affatto dalla mischia di libri simili a esso.  The Mark è il libro d'esorido che da inizio alla trilogia omonima che presenta, a mio avviso, temi molto originali per il genere a cui appartiene, ma che purtroppo non mi ha pienamente convinta nella sua totalità.
Ci troviamo immediatamente catapultati nel bellissimo scenario Irlandese, in cui la giovane Megan si è appena trasferita con il padre.  Tra distese verdeggianti e panorami da favola, la protagonista si appresta ad affrontare l'impatto con una nuova scuola e dei nuovi compagni.  Con una narrazione fluida e poco pretenziosa, Leigh Fallon ci apre da suibito il cuore e la mente di Megan, personaggio dalla personalità non particolarmente dirompente o interessante, seppur piacevole e in pieno accordo con la sua giovane età Purtroppo la prima parte del libro è alquanto banale e prevedibile, oltre che essere molto simile alla storia che si ripete in tanti altri libri, uno tra tanti Twilight. Motivo che mi aveva spinto ad abbandonare il libro per quasi tre mesi. Le somiglianze si sono dimostrate fastidiose e snervanti, quasi surreali. Ma ho comunque deciso di superare il mio fastidio per concludere The Mark e sono felice di averlo fatto dato il miglioramento che si ha da un certo punto in poi.
In sintesi, Megan arriva nella nuova scuola, fa immediatamente amicizia con i suoi coetanei e si prende una cotta micidiale per il bellissimo e misterioso Adam DeRìs, la cui famiglia sembra nascondere segreti inconfessabili. I DeRìs non si mescolano con i propri concittadini e gli affascinanti gemelli Adam e Ainé, un po' come Edward e Alice Cullen, suscitano desiderio e invidia nei ragazzi della scuola, alimentando così storie e dicerie fantasiose su loro conto. 
Tra Adam e Megan scoppia il classico amore a prima vista, che li porta al ben noto gioco della toccata e fuga. Si evitano ma non riescono a stare lontani, quasi come se qualcosa di speciale li legasse e, in effetti qualcosa c'è: i due appartengono alla stessa specie, quella dei Segnati.  Se la prima parte del libro è un perpetuo ripetersi di sospiri e struggimenti da parte di Megan nei confronti dello sfuggente Adam e la lettura è disturbata dalle similitudini con Twilight, che  non elenco per lasciarvi il piacere di scoprirle come in una caccia al tesoro, la seconda parte è resa decisamente interessante dalla rivelazione sulla reale identità dei protagonisti Adam, Ainé e Rian, loro fratello maggiore, discendono dalla Dea Celtica Danu e hanno una missione che solo con l'aiuto di Megan potrà essere portata a compimento Come i tre DeRìs, Megan è una segnata ed è dotata di poteri eccezionali, legati al controllo dell'aria, che sembrano svilupparsi con estrema velocità. A lei spetta una scelta difficile e delicata che potrebbe decidere non solo il suo destino ma quello dell'equilibrio del mondo. Una scelta che da una parte potrebbe allontanarla per sempre dal suo grande amore. Tra un sospiro e l'altro, si giunge a un finale coreografico e d'effetto, inatteso quanto delizioso, che sorprende e lascia davvero ben sperare per i libri futuri.
Per quanto il libro sia denso di Cliché, è un piacere poter affermare che la Fallon ha intessuto un intreccio mitologico assolutamente originale e decisamente intrigante. Si percepisce all'interno del libro una vera e propria crescita dell'autrice, che nella seconda parte si dimostra capace di grandi guizzi di fantasia di cura dei dettagli. Purtroppo la carenza di incisività e di fattori particolarmente interessanti che caratterizza la prima parte del libro non sostiene degnamente la parte finale del romanzo, in cui l'azione e i sentimenti diventano credibili e penetranti. Se i poteri magici ed esplosivi dei protagonisti non fossero stati spesso messi da parte per lasciare spazio al batticuore di Megan, l'intera storia ne avrebbe immensamente giovato.  Così come la brillante mitologia che la Fallon ha creato riguaro la discendenza dei figli della Dea Danu e i loro antagonisti, che se pur in piccola parte ha regalato al libro una sferzata di adrenalina inattesa. Mi aspetto molto dai prossimi romanzi, che se affrontati con lo spirito in cui la Fallon ha scritto la seconda metà di The Mark, potrebbero far diventare di questa, una serie a cinque stelle. Recensione, The Mark di Leigh FallonRecensione, The Mark di Leigh FallonRecensione, The Mark di Leigh Fallon  Verdetto: un libro con alti e bassi, il cui finale mi ha incantata

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