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Recensione: The Rover

Creato il 28 novembre 2014 da Mattiabertaina

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Genere: Drammatico

Regia: David Michôd

Cast: Robert Pattinson, Guy Pearce, Scoot McNairy, Nash Edgerton, Anthony Hayes

Durata: 103 min.

Distribuzione: Koch Media

Dopo il successo di Animal Kingdom,  il regista David Michôd ha voluto portare sul grande schermo una tematica già affrontata in altre pellicole precedenti. Che succede al mondo una volta sparito ogni forma di moralità? Già in The Road, con Viggo Mortensen, o I figli degli uomini di Alfonso Cuaron modtrano un paesaggio desolato, abbandonato da ogni tipo di regola (morale o giuridica) in grado di garantire un equilibrio nella società. In The Rover la faccenda è più o meno la stessa. Con un unico particolare che lo distingue: i protagonisti. I personaggi sono tutt’altro che degli eroi spinti verso un cambiamento. Eric (Guy Pearce) e Rey (Robert Pattinson) possono essere definiti dei villain se confrontati con uomini con buone intenzioni. In realtà nel film individui del genere non ci sono più, sottolineando la completa devastazione di un Paese (l’Australia) lasciato a se stesso. Inoltre l’ambientazione, aiutato da una fotografia che ricorda i western più celebri, ricorda un mondo che sfiora l’anarchia e che probabilmente accetta questo tipo di comportamenti. Se da un lato questo poteva certamente aiutare lo sviluppo di una storia coinvolgente, con momenti di suspense e di tensione perenne, dall’altro la sceneggiatura ha limitato fortemente la riuscita di questa pellicola. Alcuni spunti interessanti non bastano a salvare il lungometraggio, che in moltissime parti presenta un calo repentino di ritmo e alcuni vuoti narrativi. Il cast tuttavia riesce a salvare la situazione con le interpretazioni degli attori, che (specialmente Pattinson, che a sorpresa ha eseguito una delle migliori performance) riescono a dare ai personaggi realismo e dinamismo, evidenziando l’instabilità psichica nella narrazione. In conclusione, The Rover aveva tutte le carte in regola per essere un buon film psicologico con lo scopo di mostrare il disfattismo dei valori nella società contemporanea in maniera diligente. Purtroppo, a disfarsi, è stato il lungometraggio stesso.

Voto: 2,5 su 5


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