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RECENSIONE: The Selection di Kiera Cass

Creato il 16 aprile 2013 da Cercatoridilibri @AleGio_Ari
RECENSIONE: The Selection di Kiera CassTitolo: The SelectionAutore: Kiera CassPubblicazione: 12 Marzo 2013Pagine: 298Prezzo: 17,90€ / 9,99€Formato: cartaceo / e-bookTrama: Molti anni dopo la Quarta guerra mondiale, in un Paese lontano, devastato dalla miseria e dalla fame, l'erede al trono sceglie la propria moglie con un reality show. Spettacolare. Così, per trentacinque ragazze la Selezione diventa l'occasione di tutta una vita. L'opportunità di sfuggire a un destino di fatica e povertà. Di conquistare il cuore del bellissimo principe Maxon, e di sognare un futuro migliore. Un futuro di feste, gioielli e abiti scintillanti. Ma per America Singer è un incubo. A sedici anni, l'ultima cosa che vorrebbe è lasciare la casa in cui è cresciuta per essere rinchiusa tra le mura di un palazzo che non conosce ed entrare a far parte di una gara crudele. In nome di una corona - e di un uomo - che non desidera. Niente e nessuno, infatti, potrà strapparle dal cuore il ragazzo che ama in gran segreto: il coraggioso e irrequieto Aspen, l'amico di sempre, che vorrebbe sposare più di ogni altra cosa al mondo. Poi, però, America incontra il principe Maxon, e la situazione si complica. Perché Maxon è tutto ciò che Aspen non sarà mai: affascinante, gentile, premuroso e immensamente ricco. E può regalarle un'esistenza che lei non ha mai nemmeno osato immaginare...
Alle fine di questa recensione il mio karma non sarà più lo stesso, mi sarò fatta dei nemici e avrò esaurito le mie scorte di sarcasmo. Divertitevi, guys...
Oggi vi parlerò di The Selection, il primo volume di una trilogia scritta dalla giovane autrice americana Kiera Cass; il libro è stato pubblicato dalla Sperling&Kupfer ai primi di Marzo, circa un mese fa, e ho avuto la possibilità di leggerlo grazie al Gruppo di Lettura organizzato da Denise del blog Reading is Believing, che ringrazio ancora per avere questa voglia matta di coinvolgere lettori e amanti del genere in progetti come questo!Alura, cosa posso dire di questo libro? Risposta: è orrendo.Ora mi spiego meglio: la trama promette un futuro devastato da guerre e segnato da povertà e disperazione, una società divisa in rigide caste in cui l'unica possibilità per raggiungere un gradino sociale più alto sia un matrimonio conveniente e senza amore. Ecco, gran parte di tutto questo non compare minimamente in nessuna parte del libro. L'autrice spiega la divisione in caste in due o tre paginette ad inizio libro, poi passa ai personaggi: la protagonista è America Singer che - sorpresasorpresona, questa non ve la aspettate di certo...- fa di lavoro *rullo di tamburi* La cantante!

RECENSIONE: The Selection di Kiera Cass

lo so, Simon, lo so...

La vita di America cambia improvvisamente quando le arriva una lettera che invita tutte le fanciulle di Illèa (lo Stato creatosi dopo la solo-nominata-e-praticamente-inesistente Quarta Guerra Mondiale) fra i sedici e i vent'anni a partecipare ad una Selezione che vedrà scelte 35 ragaze che ambiscono a conquistare il cuore del principe Maxon.L'unico ostacolo che divide la famiglia Singer dalla Casta numero 1, ovvero quella dei reali, è la stessa America; la ragazza, infatti, si rifiuta categoricamente di partecipare alla Selezione perchè è innamorata di Aspen. Lo pseudo-fidanzato di America appartiene alla Casta 6, un livello più in basso della protagonista, ed è talmente orgolgioso (o forse idiota?) da mollare la sua ragazza e incoraggiarla a partecipare alla Selezione solo perchè America ha speso qualche soldo in più per mettere insieme una cena speciale, al che lui risponde in questo modo - preparatevi al commento più sessista che abbia mai letto in un libro per ragazzi- cito fedelmente dal romanzo:

"Non è giusto. America, sono io quello che dovrebbe provvedere a te. Per me è umiliante venire qui e vedere che hai fatto tutto questo per me. "

Ma sfortunatamente non finisce qui...
" America, io sono un uomo. Sono io quello che dovrebbe guadagnare."

Are you fucking kidding me.jpg

Seriously, siamo tornati nel Medioevo?

A questo punto avrei anche abbandonato la lettura, ma ero solo al 16% della lettura dell'e-book, avevo preso un impegno con le altri partecipanti al Gruppo di Lettura e in più sono quel genere di persona che ama i libri e i film trash-che-più-trash-non-si-può, quindi sono andata avanti... Per fortuna!
Non aspettatevi che ora le recensione diventi positiva, anzi!, il libro peggiora addirittura! 
Non credevo che fosse oggettivamente possibile, ma Kiera Cass ci dimostra che se tocchiamo il fondo, ci sarà sempre un gradino più basso.
Ma veniamo agli altri personaggi: c'è il principe Maxon che, in quanto tale, ha sempre vissuto relagato nel palazzo, lontano dai suoi coetanei e seguendo una rigida educazione; in questo modo verrebbero spiegati i suoi modi da damerino del Diciottesimo secolo. Io sono quasi sempre dalla parte del ragazzo-della-porta-accanto, gentile e premuroso, e non volevo trovarmi di fronte ad un altro Travis "Non Sono Uno Stalker" Maddox di Uno splendido disastro (recensione) ma Maxon con tutti i suoi ripetitivi "mia cara..." alla lunga diventa insopportabile! Poi c'è la famiglia di America: sua madre, alias la scalatrice sociale, suo padre e i suoi fratelli che hanno sì e no tre battute in tutto il romanzo.
Per concludere vorrei parlarvi di Illèa: questo nuovo Stato occupa il territorio degli Stati Uniti e la sua popolazione è divisa in gruppi di famiglie che fanno lo stesso mestiere. Illèa si è formata dopo la Quarta Guerra Mondiale ma tutta la sua storia non viene spiegata chiaramente se non a metà del libro circa, sottoforma di una lezione di storia cui assiste America. Personalmente, ho trovato questo aspetto del libro molto confuso e senza capo nè coda; in altri libri distopici, come in Memento - I Sopravvissuti di Julianna Baggott, viene spiegato chiaramente come si è formata la società descritta, dall'organizzazione politica agli usi e le credenze popolari. The Selection è un libro monotono e noioso, ho passato metà della lettura ridendo con gli occhi al cielo e l'altra metà in questo stato:

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Jersey Shore serve a qualcosa, dopotutto...

Sono presenti i soliti clichè e i personaggi (o almeno quelli che compaiono per più di due pagine e di cui sappiamo almeno il nome) sono stereotipati; lo stile dell'autrice è scorrevole ma abbastanza banale, composto soprattutto da espressioni colloquiali ripetitive. Il libro inoltre non sembra avere una trama concreta, non sembra di leggere un romanzo di genere distopico ma di assistere ad una puntata di America's Next Top Model. Vestiti, ragazze pefide, scleri e pianti. Ci manca solo Tyra Banks.
E poi il finale ! Credo di non aver mai letto un finale più brutto, deludente, inconsistente e stupido nella mia intera vita. Ho reagito con un enorme:
RECENSIONE: The Selection di Kiera Cass
 

VOTO: 2! In questo caso la copertina inganna per davvero!- Ale -


Questa recensione partecipa a 100 Libri in un anno - Reading Challenge 2013 di Atelier dei Libri

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