Magazine Cultura
Titolo: Ti aspettavo (Wait for you #1)
Autore: J. Lynn (alias Jennifer L. Armentrout ) Prezzo: 16,40 € Pagine: 406 Editore: Nord
Trama
L’università è la sua via di fuga. Per troppi anni, dopo quella maledetta festa di Halloween, l’esistenza di Avery Morgansten è stata un incubo, e adesso lei può finalmente ricominciare da capo. Tutto ciò che deve fare è arrivare puntuale alle lezioni, mantenere un profilo basso e – magari – riuscire a stringere qualche nuova amicizia. Quello che deve assolutamente evitare, invece, è attirare l’attenzione dell’unico ragazzo che potrebbe mandare in frantumi il suo futuro… Cameron Hamilton è il sogno proibito delle studentesse del campus: fisico atletico e ammalianti occhi azzurri, è il classico ribelle dal quale una brava ragazza come Avery dovrebbe tenersi alla larga. Eppure Cam pare proprio spuntare ovunque, col suo atteggiamento disincantato, le simpatiche punzecchiature e quel sorriso irresistibile. E Avery non può ignorare il fatto che, ogni volta che sono insieme, il resto del mondo scompare e lei sente risvegliarsi quella parte di sé che pensava di aver perduto per sempre.
Però, quando inizia a ricevere delle e-mail minacciose e delle strane telefonate notturne, Avery si rende conto che il passato non vuole lasciarla andare. Prima o poi la verità verrà galla e, per superare anche quella prova, lei avrà bisogno d’aiuto. Ma la relazione con Cam sarà la colonna che la sorreggerà o lo «sbaglio» che la trascinerà a fondo?
Ho evitato per parecchio il così famoso genere "new adult" perché ero convinta che non mi sarebbe piaciuto molto: ho letto fangirl della Rowell in inglese e, pur essendo davvero carino e simpatico, non mi ha convinta del tutto. Per questo motivo ho deliberatamente snobbato questo nuovo genere che sta andando alla grande, anche se qualche titolo mi attirava. Viste le varie recensioni positive che ho letto in rete di "Ti aspettavo", tra le tante proposte a disposizione, mi sono lasciata tentare da questo libro.
La protagonista è Avery, una ragazza introversa e spaventata che, lasciandosi dietro una famiglia agiata ma completamente assente e un passato difficile da affrontare, arriva in un'università lontana da casa sua per ricominciare tutto: nuovo ambiente, nuovi amici, nuova vita. Arrivata carica al primo giorno di lezione, Avery scappa a gambe levate perché non solo è in ritardo ma perché si scontra con un bellissimo ragazzo. Spaventata dalle sue stesse emozioni, Avery si rifugia in casa ma, nonostante questo isolamento forzato, la sua inclinazione naturale la porta a fare amicizia con alcuni ragazzi ma soprattutto con Cam. Di qui comincerà la sua vera rinascita.
Parto subito dicendo che il libro, come per "Fangirl", non mi ha coinvolta particolarmente, l'ho trovato scorrevole e tutto sommato piacevole, ma non ha lasciato un'impronta durevole nei miei ricordi. Le premesse dell'intera vicenda (intendo ciò che accade prima dell'arrivo di Avery all'università) per me sono poco realistiche, almeno nel modo in cui vengono narrate. Senza fare spoiler, alla protagonista, all'età di 14 anni, accade una cosa terribile e, pur essendo una vittima, viene emarginata dalla famiglia e dagli amici. Tutta questa vicenda emerge completamente solo a metà libro e, pur aspettandomi ciò che effettivamente le è accaduto, sono rimasta basita dal contorno. Quello che le è successo viene seguito da avvenimenti che ho trovato forzati e a tratti esagerati. Insomma, il tutto mi è sembrato davvero artefatto ad hoc per ottenere l'effetto di ragazza estremamente complessata con scene strappalacrime per arrivare a una determinata conclusione. Non dico che l'idea di base non fosse interessante, ma il modo veloce e poco approfondito con cui è narrata mi ha portato ad uscire fuori dalla così detta "sospensione dell'incredulità". Oltre a questo avrei desiderato che Avery venisse dipinta come una persona più complessa e matura proprio in virtù di ciò che le è capitato. Dopo anni di sofferenze per mano di ex amici e soprattutto dell'intera famiglia, questa ragazza ha il fegato di rivoluzionare la sua intera esistenza ma, per tutto il libro, si comporta come un coniglio spaventato e tremante mentre sarebbe dovuta essere più decisa e risoluta. Ha avuto il coraggio di iniziare da zero una nuova vita dove lei, e solo lei, può decidere ciò che è giusto e sbagliato ma continua a rimanere bloccata. Capisco il trauma subito in passato, ma, proprio perché ha deciso di resettare tutto, mi sarebbe piaciuta più intraprendente: doveva essere sempre se stessa ma in una versione meno oppressa e complessata. Sarebbe stato avvero bello vedere la sua l'evoluzione da ragazza appena arrivata a quella più sicura di ciò che vuole. Questo passaggio avviene di colpo solo alla fine del romanzo e la motivazione di base non mi è sembrata sufficientemente valida: un ragazzo può aiutare, ma non deve essere la chiave assoluta della risoluzione. E non dovrebbe esserlo neanche il sesso. Cam è il bel ragazzo della porta accanto il quale, dopo aver incontrato Avery, inizia a interessarsi a questa giovane così riservata e taciturna, ma anche intelligente e spiritosa. Incuriosito, inizia un lento corteggiamento che lo porta ad avvicinarsi a lei e al suo segreto. Cam è il personaggio, insieme all'amico gay, che mette un po' di pepe alla narrazione perché è simpatico e allegro ma non mi ha convinta perché non ha difetti: è bello, interessante, ha una calorosa famiglia, è sempre disponibile. Oltre a ciò, l'unica azione che porta una macchia sul suo lindo curriculum è comunque stata fatta a fin di bene. Insomma, è un ragazzo troppo idealizzato e super perfetto! Tutto quello che ho detto riguardo i protagonisti unito al fatto che nel libro accade davvero poco oltre al corteggiamento e a ciò che avviene dopo, mi ha confermato un sospetto che ho da tempo: non riesco a godermi un romanzo in cui c'è di fondo "solo" il romanticismo e una storia d'amore. Ho bisogno di un mistero da risolvere, di un qualcos'altro che mi appassioni maggiormente a ciò che leggo. Anche il new adult di questo stampo, come i romance, non è un genere adatto a me. Assegno due stelline e mezzo al libro perché comunque è scorrevole e a tratti ironico.
P.s. sono fermamente decisa a trovare un romanzo che mi possa piacere: avete suggerimenti?
Lya
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