
Data di uscita: 24 ottobre 2013
Editore: Newton Compton
Traduzione: Angela Ricci
Prezzo cartaceo: 9, 90 €
Prezzo ebook: 4,99 €
Pagine: 384
Il mio voto




Ella e Micha hanno affrontato il dolore, la perdita, la disperazione. E hanno finalmente conosciuto l’amore. Quando sono insieme, tutto sembra possibile, ma ora a dividerli ci sono migliaia di chilometri. Ella è tornata a scuola, alla vita “normale” che ha saputo costruirsi, e cerca di non pensare ai dolorosi segreti del passato e alla struggente nostalgia per Micha. Lui le manca da morire, ma Ella sa che, se lo ama davvero, deve dargli la possibilità di inseguire i propri sogni.
Micha trascorre le giornate in viaggio con la sua band, ma stare lontano da Ella è più difficile di quanto immaginasse. Il suo cuore e il suo corpo chiedono di starle accanto, sempre. Micha però sa che non sarebbe giusto chiederle di lasciare il college.
I pochi momenti che i due ragazzi passano insieme sono intensi e carichi di passione. Ma non sono sufficienti a saziare il bisogno che hanno l’uno dell’altra. E come se non bastasse, una nuova tragedia minaccia di sconvolgere il loro già fragile mondo, dividendoli per sempre…
La mia recensione
Quando ho letto "Non lasciarmi andare" ne sono rimasta stregata. Pur essendo un romanzo semplice, per niente pretenzioso e prettamente consigliato a chi non cerca molto di più oltre a una bella storia d'amore, il primo libro dedicato a Ella e Micha è riuscito a conqiustarmi. Un po' per la bella alchimia che scorreva tra i due protagonisti, un po' per la facilità con cui la storia scorreva, mi sono ritrovata a leggerlo in una sola notte e a desiderarne il seguito con molta ansia. Ma, oltre alle aspettative, ho atteso il secondo capitolo di questa trilogia con una certa paura. Il timore che la storia rischiasse di scadere nella banalità era alto e i miei sospetti erano fondati. Ella è un personaggi problematico e temevo che in questo secondo romanzo avrebbe causato non pochi problemi. Purtroppo, i miei pronostici non sono stati poi così sbagliati. Nonostante il romanzo abbia superato le mie aspettative grazie alla vincente caratterizzazione di Micha, cosa di cui sono assolutamente felice, non mi ha rapita come era successo con il primo libro. Pur essendoci una maggiore dose di sensualità e molta introspezione, mi è mancato qualcosa. Diciamo pure che la scintilla non è scoccata come speravo, ma che comunque il libro non mi ha delusa totalmente. Amo ancora Micha e continuerò a leggere la serie senza dubbio! Come al solito, quando si tratta di saghe, eviterò gli spoiler il più possibile, per consentire a tutti di leggere la mia recensione.
Abbiamo conosciuto Ella e Micha nel libro precedente e la storia riprende proprio da dove ci eravamo interrotti. Ancora una volta il libro è narrato dal duplice punto di vista dei due protagonisti e ci permette così di seguire entrambi nelle avventure che hanno intrapreso. I loro cuori sono uniti, ma le loro strade si sono separate per consentire a tutti e due di seguire i propri sogni. Ella è tornata all'università portando con sé il fardello di un passato difficile dal quale vorrebbe fuggire. Il suicidio di sua madre, l'alcolismo di suo padre e la precarietà dei suoi equilibri familiari, l'hanno sempre spinta a scappare da se stessa, allontanandosi da tutti coloro che conoscono la verità su di lei. Ma lasciarsi alle spalle Micha è impossibile. Lui, musicista tutto tatuaggi e occhi turchesi, è il suo migliore amico, è l'unico che conosce le pieghe della sua anima, è l'amore della sua vita. Micha ed Ella vengono dallo stesso buco di città, hanno condiviso l'infanzia e l'adolescenza e, per quanto si allontanino l'uno dall'altra, non riescono mai a separarsi davvero. Vivono una relazione burrascosa, fatta di tira e molla, passione e desiderio, segreti e bugie. Sono dipendenti l'uno dal sorriso dell'altra, ma hanno ancora molti demoni da esorcizzare prima di potersi dire pronti a condividere un futuro assieme. Non si può voltare pagina senza far sparire i fantasmi del passato e, a volte, le insicurezze possono mettere in pericolo anche i sentimenti più forti.
Ti amo più della mia stessa vita. Più del sole e dell'aria.
Tu possiedi la mia anima, Ella May. "Micha"
In questo secondo romanzo li vedremo lottare per proteggere quello che sono riusciti a costruire, mettere alla prova il loro rapporto e cercare di sconfiggere le difficoltà che minano il loro cammino assieme. Mentre Ella farà di tutto per ritrovare se stessa e superare i momenti bui, Micha userà tutte le sue armi per non lasciare andare la donna che ama. Il romanzo è un viaggio nel presente dei due protagonisti e verso il loro futuro, un tuffo nella loro psiche e nelle loro emozioni, tra momenti molto piccanti e altri piuttosto intensi dal punto di vista emozionale.
Lei sospira con aria grave. «Ella, quando realizzerai che voi due siete fatti l'uno per l'altra? Chiunque vi guardi se ne accorge e vi invidia, perché quel tipo di amore non dovrebbe neanche esistere».Per quanto passionale e romantico, però, mi è sembrato che questo libro fosse in una certa misura meno "intimo" del precedente. Mi è mancata l'introspezione che speravo di trovare, mi è mancata l'alchimia tra i due protagonisti, che nel primo libro era molto più marcata, e mi è mancato il mordente che permeava la storia narrata nel primo romanzo. Naturalmente la Sorensen non ha perso il suo tocco, anzi. Ella e Micha fanno ancora scintille assieme e il protagonista maschile in particolare è meraviglioso. A differenza del romanzo in sé, Micha mi ha decisamente conquistata, saziando tutta la mia sete di romanticismo. Lui è adorabile nella sua imperfezione, coerente e cocciuto, forte e determinato, protettivo e consapevole di ciò che lui ed Ella hanno bisogno per essere felici. Ancor di più che nel primo libro, Micha si è dimostrato maturo e fedele al proprio carattere, ai propri desideri. Il suo carisma, la sua devozione per Ella e il suo fascino innegabile, sono riusciti a risollevare le sorti di un libro che, altrimenti, non avrebbe brillato. In particolare a causa della sovrabbondanza di problemi che la protagonista femminile è riuscita a creare per tutto il romanzo. In effetti quello che, a mio parere, ha reso meno piacevole questo romanzo rispetto al suo predecessore, sono state le forzature. Mi è parso che la Sorensen abbia voluto calcare la mano sulle problematiche psicologiche di Ella che, in verità, sono alquanto tipiche della sua età. Il suo continuo tirarsi indietro, le paranoie e i giochetti mentali mi hanno disturbata non poco. Insomma, avrei apprezzato meno lungaggini e più condivisione. Più di una volta ho pensato che Ella stesse esagerando e avrei voluto correre da Micha per consolarlo e porre fine alle sue sofferenze. Bellissimo però il finale che mi ha davvero fatta sorridere e ha dato una giusta conclusione alla storia dei due protagonisti!
Mi asciugo un po' d'acqua dal viso. «Ma di che amore parli?»
«Di quell'amore che ti possiede». Si alza in piedi e si dà un'occhiata rapida allo specchio, poi si passa le dita tra i capelli bagnati. «Di quell'amore per cui conosci tutto dell'altro. Quell'amore che riuscirebbe a farcela anche in mezzo all'inferno». Da "Tienimi con te".
«Promettimi che se tutto questo dovesse diventare troppo per te, mi lascerai, te ne andrai via».
«Non accadrà mai», mi garantisce. «Devi darmi un po' di fiducia. Mi hai abbandonato, e mi hai lacerato il cuore, poi sei tornata comportandoti come un robot, e sai una cosa? Ce l'abbiamo fatta. Tu e io, nel bene e nel male, ci apparteniamo. Ci completiamo a vicenda». "Micha"





