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Recensione: Tiratemi Fuori di Qui di Henry Sutton
Creato il 08 febbraio 2013 da Roryone @colorelibriPrezzo: € 15,90
E-book: € 3,00
Pagine: 232
Editore: Edizioni E/O
Genere: Narrativa
INTRODUZIONE
Ci si immerge nel vortice della paranoia e della pazzia quando si comincia "Tiratemi fuori di qui" di Henry Sutton. E' un mondo parallelo, il mondo di Matt Freeman, imprenditore sicuramente votato al successo se avesse chiaro in testa cosa e' la realta'. Un mondo che puo' portare il lettore inesorabilmente a perdersi tra le pieghe amare e psicotiche della sua vita, dove realta' e fantasia si incrociano e giusto e sbagliato non hanno la stessa valenza che puo' avere per una persona normale. Un mondo dove, caro lettore, se ti vuoi immergere, devi stare attento a non perderti.
LA TRAMA
Matt Freeman e' un giovane imprenditore e libero professionista nella Londra dei giorni nostri e nel pieno della recessione economica. Imprenditore di cosa ancora non si e' capito. E' un edonista, amante di firme pregiate, locali lussuosi, potere d'acquisto e belle donne e tutto cio' che puo' renderlo un uomo di successo. Ma Matt Freeman e' anche paranoico, una paranoia che sfocia in una pazzia psicotica fino a renderlo terribilmente pericoloso, per se stesso e per tutti coloro che gli stanno accanto. E a causa della sua pazzia Matt si trova, col tempo, a perdere tutto, soldi, impresa e amici, per arrivare anche a perdere se stesso.
LA RECENSIONE
Bello, forte, veloce, incalzante e pericoloso. Potrei descrivere il libro con queste poche parole. Non potendolo leggere in lingua originale mi affido alla traduzione: lo stile e' piacevole, scorre senza intoppi e piu' ti immergi nella lettura piu' vieni portato in un dimensione che non credevi neanche esistesse, dove letteralmente diventa pericoloso addentrarsi perche' non si sa dove si va a finire. La trama regge, ha il sapore del noir anni '50. Ogni capitolo ha la sua storia, dove si ferma uno, non inizia l'altro. L'ambientazione a Londra la trovo adeguata e l'incipit del libro e' davvero interessante, ti catapulta direttamente nel vortice senza farti neanche capire dove ti trovi.
L'autore sa come guidarti alla scoperta di un personaggio che facile non e', un personaggio da scoprire a poco a poco per poter dare sfogo e ragione della pazzia. Di conseguenza la scelta piu' oculata e sicuramente azzeccata, a mio parere, e' che tutto giri intorno a Matt. E' lui il solo e grande protagonista. Il co-protagonista non poteva che essere rappresentato dalla sua paranoia psicotica. Gli altri personaggi, che si incontrano man mano che ci si addentra nella storia, sono solo comparse che servono allo scrittore per esaltare ancora di piu' la pazzia e la furia omicida di Matt, nonche' per definire ancora meglio il suo distacco sempre piu' netto dalla realta'. Bobbie e Suze per esempio - nonche' le sue vicine di casa - mostrano quanto Matt abbia enormi problemi a relazionarsi con le donne e Roger, il suo amico di sempre, e' colui che mette in risalto il suo arrivismo e la sua invidia per chi non e' nemmeno la meta' intelligente come lui ed e' riuscito ad emergere lo stesso. Lo stesso ruolo lo riveste Sean, il fratello di successo che vive in Norvegia facendo lo scultore con una famiglia felice a carico. Incredibile quanto siano diversi due fratelli: pieno di senno uno, completamente fuori dalla realta' l'altro.
Non si fa ricorso a strane esperienze del passato, non c'e' dolore per qualche strano fatto accadutogli da ragazzino, non ci sono scuse per uno come Matt. Non c'e' alcuna giustificazione nel libro sul perche' e' fatto cosi'. Ma c'e' sempre la possibilita' di una via d'uscita. Questo Sutton lo permette a Matt, gli da la possibilita' di uscire dal suo mondo incantato. E' il come che puo' risultare inquietante, in perfetto stile Matt oserei quasi dire, coerente con tutto quello che viene narrato.
Il resto lo lascio al piacere della lettura. Consigliato.
Recensito da Elena
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