Tomba di famiglia
Pagine 256
ISBN 978886192243
Cosa ne è stato di Desirée e Benny, protagonisti della bizzarra storia d’amore tra una bibliotecaria e un allevatore di vacche narrata ne Il tizio della tomba accanto? Arriva anche in Italia l’atteso seguito di uno dei maggiori successi della narrativa svedese e internazionale degli ultimi anni.
Ne Il tizio della tomba accanto avevamo lasciato Desirée e Benny decisi a fare un figlio, con la promessa di non rivedersi mai più se il tentativo non avesse avuto buon esito. Ma quando il test di gravidanza si rivela negativo, la delusione è talmente grande che non possono fare a meno di ritentare, a prezzo di bugie e sotterfugi nei confronti di Anita, la cugina con cui Benny vive ormai da quasi un anno. Il secondo tentativo però va in porto e, dopo qualche esitazione, Desirée vende il suo appartamento in città e va a vivere con Benny. Il bambino, Arvid, nasce in agosto, proprio nel bel mezzo della falciatura del fieno, e Benny si perde il parto, ma ben presto la vita si trasforma per lui in un idillio: Desirée s’impegna a diventare la perfetta moglie di un allevatore e, anche se a febbraio è già incinta di nuovo, quando lui si rompe una gamba gli subentra nella mungitura, portandosi dietro Arvid su un seggiolino. Nonostante le buone intenzioni, però, per la donna non sarà affatto semplice seguire il lavoro della fattoria ed essere madre, alla fine, di ben tre pargoli. La vita diventa presto una lunga e sfiancante corsa a ostacoli che mette a dura prova la tenuta della giovane coppia. Riusciranno ancora una volta i sentimenti a sopravvivere alle fatiche della quotidianità oppure il matrimonio è davvero la tomba (di famiglia) dell’amore?
RECENSIONE Piccola premessa: non ho letto Il tizio della tomba accanto, ma grazie all'utilissimo riassunto all'inizio del romanzo, non ho avuto assolutamente problemi a comprendere le varie dinamiche, quindi non preoccupatevi se come me vi siete persi il primo capitolo. Detto questo, lo recupererò sicuramente perchè penso proprio che ne valga la pena.
La storia d'amore di Desirée e Benny sarebbe proprio una classica storia da film americano, un tira e molla infinito che sfocia in un trionfante lieto fine, ma non è così. Prima di tutto, siamo in Svezia e non è un dettaglio trascurabile perchè questo particolare contesto si percepisce in tutto il romanzo e, poi, Desirée e Benny sono tutto tranne che la tipica coppia ricca e felice tanto abusata dalle commedie americane che tanto ci piacciono e tanto ci scaldano il cuore. Il tema centrale è sicuramente l'amore e il conseguente matrimonio, ma il tutto viene affrontato con un approccio originale e talvolta spietato.
Il continuo cambio di punto di vista tra Desirée e Benny presenta entambi i lati della medaglia della loro storia d'amore e inquadra perfettamente il modo di pensare femminile e maschile. Non è un cliché dire che, in alcuni casi, sono punti di vista diametralmente opposti, ma è proprio questa polifonia che arricchisce un romanzo dalla trama semplice, ma efficace. La scrittrice è abile nel caratterizzare anche il diverso linguaggio dei due protagonisti e lo farcisce con elementi ricorrenti che lo rendono immediatamente riconoscibile. Caratteristica è, poi, l'onnipresente ironia che sdrammatizza anche le situazioni più drammatiche.
Nonostante la trama sia piuttosto semplice e lineare, non mancano certo i colpi di scena. L'atmosfera leggera che si respira all'inizio del romanzo diventa sempre più cupa capitolo dopo capitolo e regala al lettore alcuni momenti veramente tragici totalmente inaspettati. L'umorismo e i dialoghi brillanti si intrecciano con un profondo realismo che affronta anche temi più delicati quali la situazione economica del ceto medio basso.
Leggere questo romanzo è un po' come andare sulle montagne russe, un continuo susseguirsi di salite e di discese. Il ritmo è incalzante, il linguaggio è fresco e diretto e la trama scorre via veloce. Una storia agrodolce che consiglio a tutti.
VOTO:
4 STELLE