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Recensione: "Torn. Ritorno al regno perduto"

Creato il 06 agosto 2012 da Ilary
Titolo: Torn. Ritorno al regno perduto
Titolo originale: Torn
Autore: Amanda Hocking
Editore: Fazi
Collana: Lain
Pagine: 278
Prezzo: 9,90 €
Trama
Da quando Wendy Evemrly ha maggiormentescop maerto la verità su di sé – essere una changeling scambiata alla nascita – sa che la sua vita è destinata a trasformarsi, ma ancora non immagina fino a che punto la spingeranno gli eventi. I Vittra, popolo nemico dei Trylle, non si fermeranno davanti a niente pur di sottrarre Wendy alla sua famiglia. Così, con una guerra sempre più imminente, l’unica speranza per Wendy di salvare il mondo dei Trylle è quella di imparare a usare i poteri di cui è dotata e di sposare un uomo che sia di stirpe nobile come lei. Ma questo significa abbandonare sia Finn, la sua affascinante guardia del corpo, che Loki, un principe Vittra per il quale prova un’attrazione sempre più irresistibile. Divisa tra i sentimenti e l’appartenenza alla sua gente, tra amore e dovere, Wendy è posta di fronte a una scelta delicata e rischiosissima, che potrebbe costarle la perdita della libertà.
Recensione

Dopo la deludente esperienza di lettura avuta con "Switched", il primo volume della Trylle Trilogy di Amanda Hocking (QUI la mia recensione), ho deciso comunque di dare una seconda possibilità alla saga e leggere anche il secondo libro. Dopo essermi ormai messa l'anima in pace sul fatto che non esistono più i Troll di una volta brutti e puzzolenti e rassegnatami all'idea che invece anche loro si sono piegati alle leggi degli YA in cui tutti i protagonisti devono essere überfighi o non se ne fa niente, devo dire però che questa volta il romanzo è riuscito a catturarmi di più rispetto al precendente, anche se non mi ha convinta pienamente nemmeno questa seconda puntata.

"Torn" inizia esattamente dove finiva "Switched" con Wendy che è scappata da Förening, il regno dei Trylle, con Rhys, il suo "corrispettivo"umano e si è rifugiata a casa di Matt, il suo fratello adottivo. Ma Wendy non è al sicuro come crede: infatti i Vittra tornano all'attacco, la rapiscono insieme e Rhys e Matt, e li rinchiudono nelle loro prigioni. Nel regno dei Vittra, Ondarike, Wendy scoprirà chi è il suo vero padre e farà la conoscenza con un affascinante e misterioso Markis (un nobile delle società dei Troll), Loki che sarà anche il suo salvatore, in quanto lascerà che Wendy, insieme a Matt e Rhys, scappino dalla prigione e facciano ritorno a Förening. Una volta tornata a palazzo, Wendy inizierà l'addestramento per imparare a usare e controllare i suoi poteri insieme a Tove, comincerà a confrontarsi con i doveri che il suo ruolo di principessa e futura regina le impone e finalmente conoscerà meglio sua madre, la regina Elora. In tutto questo la ragazza deve anche fare i conti con i sentimenti che prova per Finn, il suo cercatore, sentimenti che cerca di reprimere in quanto una nobile, e per di più erede al trono, non può amare un semplice cercatore. In tutto questo ecco che Wendy si trova anche a dover far fronte a un matrimonio combinato e alla ricomparsa di Loki, che la attrae inesorabilmente...
Come dicevo all'inizio di questa recensione, "Torn" è riuscito ad appassionarmi maggiormente rispetto al suo predecessore "Switched", e questo soprattutto in virtù del fatto che in questo secondo volume della saga l'autrice ha approfondito maggiormente le figure dei Vittra, facendoci conoscere il loro re, la loro società e il motivo per cui tra Vittra e Trylle non corre buon sangue.
Oltre a questo conosciamo finalmente il lato più "umano" e vulnerabile dell'algida regina Elora, e perchè si è comportata così freddamente nei confronti della figlia nel primo volume. Wendy dal canto suo è un personaggio decisamente migliore rispetto al primo libro: nella recensione di Switched avevo scritto che l'avevo trovata estremamente antipatica, con il suo modo di fare infantile e capriccioso; ora invece è più matura e riflessiva, ed inizia a prendere consapevolezza del fatto che è una principessa e che deve comportarsi come tale, anche se ogni tanto il suo carattere impulsivo e testardo ancora riemerge. In effetti questo cambiamento in Wendy è forse un po' troppo repentino, visto che comunque i fatti tra il primo e il secondo libro non succedono a distanza di anni, ma di poche settimane, e non è proprio credibilissimo un mutamento di carattere così rapido; comunque la nuova versione di Wendy è decisamente migliore, quindi ben venga l'evoluzione del personaggio.
Veniamo alle note dolenti, per così dire. La prima è la mancanza di azione: in pratica non succede niente! A parte il rapimento di Wendy, Rhys e Matt da parte dei Vittra all'inizio, e l'incursione di Loki nel palazzo di Elora in seguito, succede ben poco. La parte maggiore del romanzo è dedicata all'addestramento di Wendy, al suo rapporto con Elora e ai suoi problemi sentimentali. Anche questa volta alla fine del libro mi sono ritrovata a pensare "E allora?" e come per Switched ho avuto un senso di vuoto.
Altra cosa poco credibile è la nascita dell'amore di Loki per Wendy... Come? Quando? Perchè? Cioè, non si capisce da cosa nasca questo amore! Ok Loki è un personaggio ancora avvolto in una cortina di mistero (e questo lo rende indubbiamente affascinante), l'autrice non ci dice molto di lui e del suo carattere, ma questo legame e questo sentimento che sente per Wendy è francamente inspiegabile. Mi viene da pensare che Loki sia semplicemente funzionale al triangolo amoroso che tanto è in voga negli YA. Oltre a questo ci sono altre ingenuità nella narrazione che mi hanno fatto un po' storcere il naso, come il segreto di Tove... mah, buttato lì a caso tutto di colpo senza che mai il lettore potesse averne qualche sospetto e dedurlo dal comportamento del Markis.
Concludendo, devo dire che "Torn" è stata nel complesso una lettura abbastanza gradevole, scorrevole e accattivante grazie anche allo stile semplice e fluido dell'autrice, uno stile che la rende per l'appunto una serie adatta agli adolescenti o a chi ha voglia di leggere un libro senza tante pretese. Per quanto mi riguarda questa saga non è ancora riuscita a coinvolgermi e convicermi completamente, la trovo troppo semplicistica e a tratti un po' raffazzonata, e a questo punto ripongo le mie speranze nel terzo libro che, mi auguro, saprà dare un degno finale a questa serie sui Trylle.
Voto: ♥ ♥ ♥

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