Oggi voglio parlarvi di: Trollhunters di Guillermo del Toro e Daniel Kraus. Mi sa che ho qualche problemino con del Toro, Crimson peak mi ha deluso, tutto molto banale e prevedibile e così anche questo romanzo. C'è da dire che è indirizzato a un pubblico molto molto giovane, ma i due scrittori potevano osare decisamente di più. Non è uno di quei libri per ragazzi adatto anche a un pubblico più grande. La trama è interessante: Jack sparisce davanti agli occhi del fratello, Jim, e non è l'unico, tantissimi bambini non si trovano più, e le autorità non sanno cosa fare o a chi dare la colpa. Jim, per tutta la vita rimane traumatizzato da questo evento e diventa un adulto paranoico che non vuole mai perdere di vista suo figlio: Jim Jr., che per una serie di bizzarre coincidenze riuscirà a scoprire cosa sia accaduto allo zio Jack e a tutti quei bambini. E sarà catapultato in un mondo dove i troll non sono solo leggende. Ma, lo sviluppo non è per niente originale, il solito bambino che nella vita di tutti i giorni si sente un fallito ma che trova il modo di diventare un eroe salvando il mondo dai mostri cattivi. Il messaggio che trasmette è buono tutti possono essere eroi, non bisogna arrendersi ne farsi scoraggiare dagli altri, la famiglia e l'amicizia sono le cose più importanti. I personaggi, però, sono piatti e per niente caratterizzati si va avanti per stereotipi ( il bulletto non poteva essere perfido e basta si doveva scoprire che era un troll cattivo sotto false sembianze). Gli unici che spiccano sono i due troll buoni, che riescono a rendere il romanzo più divertente. La scrittura è semplice e con un ritmo veloce, ma non riesce a far emozionare, i troll non fanno paura, serve una morte per far provare qualcosa al lettore. Tutto già visto, fa molto Arthur e il popolo dei Minimei e Gregor, per farvi qualche esempio. Come fumetto o graphic novel avrebbe reso un po' di più.
Consigliato SOLO a un pubblico molto giovane, che ha letto poco, perché altrimenti non regge il confronto con gli altri libri dello stesso genere. Peccato...Vi ha convinto? Lasciatemi il vostro parere!
Quella sera cominciammo a vincere. I pezzi dei fallimenti della mia vita - videogame non finiti, hobby abbandonati, sport lasciati a ragazzi molto più abili - tutto si incastrava perfettamente per fornirmi ciò di cui avevo bisogno come cacciatore di troll. La mia miserabile vita, lungi dall'essere uno spreco, sembrava non avesse fatto altro che prepararmi a quello.
