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Recensione True Detective - Stagione 1

Creato il 28 ottobre 2015 da Lightman
    Recensione True Detective - Stagione 1

Il cofanetto in Blu-Ray della prima stagione di True Detective permette di apprezzare il valore tecnico e artistico raggiunto all'esordio dalla serie ideata da Nic Pizzolatto e diretta da Cary Fukunaga

Recensione True Detective - Stagione 1

La prima stagione di True Detective ha rappresentato una delle pagine più brillanti della storia della tv via cavo HBO, portando sul piccolo schermo un progetto ambizioso, affascinante e di altissimo livello tecnico e artistico. La serie ideata, scritta e prodotta da Nic Pizzolatto si è infatti inserita con grande personalità tra le serie in grado di dimostrare quanto la televisione possa riuscire a offrire agli spettatori un'opera complessa e ricca di sfumature, la cui qualità non ha assolutamente nulla da invidiare alle produzioni per il grande schermo. Le interpretazioni di Matthew McConaughey e Woody Harrelson, la regia di Cary Fukunaga e una colonna sonora curata dal leggendario compositore T Bone Burnett hanno dato forma a una storia a sfumature filosofiche, in grado di esplorare i lati più oscuri dell'animo umano con bravura e intelligenza.
La visione degli episodi e dei contenuti speciali inseriti nell'edizione in Blu-Ray della stagione permette di addentrarsi ancora di più nella fitta rete in cui si rimane intrappolati emotivamente e mentalmente nell'assistere alle indagini di Marty e Rust.

La trama

Recensione True Detective - Stagione 1

I detective Marty Hart ( Woody Harrelson) e Rust Cohle ( Matthew McConaughey), nel 1995, iniziano a occuparsi di un terribile omicidio commesso da un killer che sembra avere un legame con il mondo dell'occulto. I due partner della Divisione della Polizia Criminale della Louisiana si trovano così ad affrontare un caso che avrà sulla loro vita e sulla loro psiche delle conseguenze drammatiche. A distanza di anni, nel 2012, un omicidio dai tanti punti in comunque con i crimini avvenuti nel passato obbligano a Marty e Rust a ripercorrere quanto vissuto alla fine degli anni Novanta.

Un esordio di altissimo livello

Recensione True Detective - Stagione 1

Dopo una seconda stagione che ha lasciato insoddisfatti e ha fatto compiere alla serie un passo indietro sotto ogni punto di vista, da quello narrativo agli aspetti più tecnici, poter rivedere l'esordio di True Detective in alta definizione permette di ricordare tutti i motivi del successo della creazione di Pizzolatto. La visione degli otto episodi che compongono la prima stagione, priva della tradizionale pausa settimanale della messa in onda tra una puntata e l'altra, enfatizza tutti i pregi che caratterizzano la serie ma al tempo stesso rende evidente come la narrazione sia a tratti fin troppo lenta e ci siano dei punti deboli nella risoluzione del caso, con passaggi fragili e un po' troppo forzati. Nulla, tuttavia, che non venga messo in secondo piano dalla performance senza sbavature di McConaughey e Harrelson, gestita senza alcuna incertezza a livello emotivo o espressivo. Cary Fukunaga, inoltre, ha oltrepassato gli ostacoli causati da una sceneggiatura forse non del tutto solida con un approccio agli eventi e all'ambientazione dal fascino indiscutibile.
Pur non essendo numerosi, i contenuti speciali presenti nel terzo disco inserito nel cofanetto della prima stagione sanno arricchire la visione approfondendo ogni elemento grazie alle interviste ai due protagonisti, a uno sguardo al lavoro compiuto durante le prime fasi del progetto, sul set e in post produzione. Tante le curiositè e i dettagli molto interessanti rivelati nei filmati che accompagnano lo spettatore nel dietro le quinte dello show. Presenti anche delle sequenze inedite e due commenti audio alle puntate, purtroppo poco rilevanti.
Dal punto di vista tecnico, l'immagine è sempre nitida e con colori vividi in ogni situazione di luce, mentre le due tracce audio (in italiano DTS Digital Surround e in inglese DTS-HD Master Audio 5.1) permettono di valorizzare il lavoro compiuto da Burnett con le musiche e dai tecnici nella masterizzazione degli effetti sonori, soprattutto nei momenti di azione. Appare infine un po' carente, ma in linea con le altre edizioni homevideo presenti sul mercato italiano, la proposta dei sottotitoli (italiano e inglese per non udenti).

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