Data di Pubblicazione: Novembre 2011
Autore: Jenny Downham
Traduttore: Perroni S. C.
Titolo: Tu contro di me
Editore: Bompiani
Pagine: 388
A primo acchitto la trama di "Tu contro di me" potrebbe risultare scontata, di facile comprensione e di altrettanto facile risoluzione. Due ragazzi che dovrebbero odiarsi, in realtà si incontrano e tra loro scoppia l'amore con la A maiuscola, quello che non può essere sconfitto nemmeno dalle terribili difficoltà che si interpongono tra loro. E in effetti, se volessimo analizzare il romanzo con distacco, sarebbe più o meno questa l'analisi che ne scaturirebbe. Ma basta uno sguardo più approfondito, per rendersi conto che in questo libro c'è molto, molto di più di una semplice storia d'amore travagliata.
Mikey e Ellie sono nemici. Non l'hanno scelto loro, è stato qualcun altro altro a posizionare le pedine sulla scacchiera su cui ora le loro famiglie si muovono.
Mikey è un ragazzo di periferia, povero in canna e pieno di sogni difficili da realizzare. Vorrebbe fare il cuoco, vorrebbe che sua madre non bevesse, vorrebbe che la sua sorellina avesse un futuro e che la sorella di mezzo, Karyn, non soffrisse tanto. Ma Karyn ha una ferita insanabile: dice di essere stata stuprata e, a soli quindici anni, ha avuto il coraggio di denunciare il suo aggressore. Mikey le crede: il dolore che vede negli occhi della sorella è reale.
Ellie è una ragazza introversa, di buona famiglia. La sua vita è stata perfetta sino al maledetto giorno in cui il suo adorato fratello Tom non è stato accusato di aver stuprato una ragazzetta dei bassifondi: lui dice di essere innocente ed Ellie gli crede. Impossibile che il suo fratellone abbia forzato quella ragazza a fare qualcosa contro la sua volontà
L'avvincente e incalzante narrazione della Downham, che alterna i punti di vista dei due ragazzi, ci introduce nella vita di due famiglie contrapposte e agli antipodi sotto ogni aspetto. Mikey e Ellie non potrebbero essere più diversi l'uno dall'altra eppure la tragedia che colpisce le vite dei loro congiunti li spinge ad avvicinarsi in modo subdolo, pericoloso e irresistibile. Inutile sperare che io vi sveli le dinamiche che portano i due a innamorarsi, perché certi colpi di genio vanno letti con i propri occhi e la Downham ha davvero fatto un buon lavoro con l'intreccio di questo libro.
Se pensate che "Tu contro di me" sia il solito romanzetto rosa per ragazzine siete fuori strada. Il fulcro della storia è l'interiorità dei due protagonisti, entrambi coinvolti, loro malgrado, in un fatto orribile che ha inferto tagli profondi ai loro amati; entrambi infelici, messi all'angolo dal dramma che ormai è diventato protagonista delle loro vite mettendo tutto il resto in secondo piano.
Ecco qual è la forza di questo libro, a mio parere: il punto di vista non della vittima o del carnefice, ma delle vittime collaterali. Pare quasi che nessuno si ricordi, infatti, che quando un fatto orrendo colpisce un individuo, non è lui l'unico a soffrirne. Ma ci pensa Jenny Downham a chiarire questo concetto. Quando un arto si ammala ne soffre tutto il corpo e così accade anche in famiglia. Sia Mikey che Ellie, infatti, per quanto diverse siano le loro esistenze, vengono oppressi e soffocati dal trauma subito dai proprio fratelli. Non importa più chi è realmente colpevole e chi non lo è, chi sta mentendo e chi dice la verità. Importa solo la tristezza e l'angoscia che si sono insinuate nelle loro famiglie, divorando ogni parvenza di gioia o normalità.
Mikey farebbe di tutto pur di far star bene Karyn, anche uccidere il ragazzo che le ha messo le mani addosso. Ellie difenderebbe l'innocenza di Tom fino alla fine, perché sa, essendo stata presente, che quella sera non è successo niente di male. Entrambi lottano strenuamente per le proprie famiglie, sfidando se stessi, rinnegando verità e credendo al cuore e a nessun altro. Entrambi finiscono schiacciati in un meccanismo più grande di loro, manipolati, messi all'angolo dalla vita e dalle pressioni di chi li circonda.
A modo loro, se pur diversamente, entrambi devono fare di tutto per essere perfetti, per essere la colonna che le loro famiglie cercano, per essere i figli che i loro genitori si aspettano. Non c'è più spazio per i sogni o l'individualità in una famiglia ferita e il modo in cui la Downham ha esplorato ogni sfumatura della situazione in cui i protagonisti vertono è ammirevole e avvincente.
Ho amato le ambientazioni. L'Inghilterra in cui i due protagonisti si muovono è ben lontana dai fasti di Londra a cui siamo abituati e le ambientazioni soffocanti e salmastre accompagnano in modo eccellente le dolorose vicende in cui incappano le due famiglie nemiche. E ho amato il mondo in cui, nella lotta che si sono trovati a combattere, tra bugie e attrazione, tra intrighi e mezze verità, i due protagonisti inciampino in un amore tanto impossibile quanto miracoloso e credibile.
Perché Mikey e Ellie, per quanto diversi, sono due animi fragili il cui bisogno maggiore è quello che qualcuno riesca a vedere la luce che risplende nel loro profondo e il modo in cui la loro storia d'amore sboccia e si sviluppa è tanto bello quanto naturale. E il finale, ragazzi! Oh, il finale. Dovete leggere per capire, per sapere tutto, per tifare per l'una o per l'altra famiglia e per emozionarvi come mi sono emozionata io!
Verdetto: amore, riscatto, passione, sofferenza e verità scomode. Se volete emozioni questo libro saprà regalarvele!