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RECENSIONE - Tutto quello che siamo di Federica Bosco

Creato il 13 novembre 2015 da Nel @PeccatiDiPenna
TITOLO: Tutto quello che siamo  
AUTORE
: Federica Bosco
EDITORE: Mondadori
RECENSIONE - Tutto quello che siamo di Federica BoscoTutto quello che siamo è il primo romanzo che leggo di Federica Bosco, e se tutti i suoi libri sono così, allora è proprio un’autrice che fa per me.
La storia narra di una quasi cenerentola dei giorni nostri, Marina, che perde la madre, restando con il padre burbero e talvolta violento; il fratellino a cui tiene più di ogni cosa; e una matrigna subdola. Marina ogni giorno è costretta a tenere testa a due figure genitoriali per niente facili da gestire. Nonostante la ragazza lavori per non pesare sul bilancio famigliare, sia responsabile e badi al fratello come una seconda madre, è comunque considerata la pecora nera di casa. Marina rinuncia ai suoi sogni, alle sue passioni, e a sconvolgerla ulteriormente vi sono vicende amorose intricate. Da un lato uno studente d’arte libertino, dall’altra un’artista di strada che nasconde più di quanto ammetta. In fine, il romanzo si tinge anche di soap, ma fortunatamente solo alle ultime battute.
La storia è molto coinvolgente, ho percepito distintamente
il malessere della protagonista, i suoi sentimenti mi sono entrati dentro. La scrittura di Federica Bosco nella sua immensa semplicità trascina in maniera indescrivibile e la varietà dei personaggi dona diverse sfaccettatura al romanzo che si tiene su una linea romance e tragi-comica. Marina rappresenta non solo una ragazza dei giorni nostri con problemi legati all’età, agli amori e all’altro sesso, ma anche una di quelle figure abbandonate a loro stesse e costrette a crescere troppo in fretta. Leggendo, si spera ardentemente in un lieto fine per lei.
In definitiva, Tutto quello che siamo mi è piaciuto molto.
❤❤❤❤❤
TRAMA
Chiunque vi dica che avere diciannove anni sia una cosa fantastica è un imbecille. E lo dice perché non si ricorda com'era avere quell'età. Non si ricorda come ci si sente a essere costantemente arrabbiati, confusi e diversi. Sbagliati, sfigati, soli e sempre con qualcosa in meno rispetto agli altri. No, non se lo ricorda perché dopo va anche peggio. Dopo ci sono gli impegni, le responsabilità, il lavoro, la casa, la famiglia, persone di cui occuparsi...Il tanto desiderato pacchetto completo del "diventare adulti". Peccato che io una parte del pacchetto l'avessi già ricevuta prima del tempo. E senza nemmeno chiederla. Alcuni di noi giungono a questo mondo a bordo di carrozze dorate trainate da cavalli bianchi, atterrando delicatamente su una morbida coperta di cashmere, e il loro cammino sarà per sempre disseminato di profumati petali di rosa, altri invece ci arrivano trascinati da una mareggiata, sbattuti dalle onde contro gli scogli, e raggiungono la riva boccheggiando, coi capelli pieni di alghe e sabbia. Devo specificare di quale gruppo facessi parte?

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