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RECENSIONE : UN AMORE DA SPIE (The Spymaster's Lady) di Joanna Bourne

Creato il 12 agosto 2010 da Isn't It Romantic?


 
Publisher / Editore: Berkley

Publication date: 2008

Genre and setting / Genere e ambientazione: Historical, Regency England 1802 / Storico, Inghilterra periodo Regency 1802

Format: Paperback

Sensuality Rating / Livello di Sensualità: warm / caldo

Edizione Italiana: Romanzi Mondadori n. 921

Collegamenti con altri libri / Connection to other books :
Joanna Bourne ha scritto quattro romanzi che risultano collegati tra loro grazie ai personaggi, che appartengono al servizio di spionaggio inglese nel periodo compreso tra gli anni 1790 e 1818. Tali collegamenti però non influiscono sulla loro lettura individuale, essendo anche stati scritti senza seguire alcun ordine.
Infatti il primo romanzo della Bourne, Her Ladyship Companion, uscito ancora nel 1983, sarebbe in realtà l’ultimo in ordine cronologico, mentre l'ultimo pubblicato sarebbe in realtà da considerare il primo.

- The Forbidden Rose, ambientatno nel 1794, protagonisti Marguerite de Fleurignac e William Doyle
- UN AMORE DA SPIE (The Spymaster's Lady) storia di Grey e Annique, ambientato in Inghilterra e Francia nel 1802
- My Lord and Spymaster, storia di Sebastian e Jessamyn, ambientato a Londra nel 1811
- IL CASTELLO DI VINTON ( Her Ladyship Companion) storia di Giles Tarsin, ambientato in Cornovaglia tra il 1815 e il 1818

Trama :
Dopo una rocambolesca fuga da una prigione francese, Robert Grey scopre di avere come complice l’inafferrabile spia nemica Annique Villiers, meglio conosciuta come “Cucciolo di volpe” per la sua scaltrezza e la sua intelligenza. Come capo dello spionaggio di Sua Maestà, Robert deve ora trovare il modo di portarla in Inghilterra e farsi consegnare i “piani di Albion”, ovvero i piani di Napoleone per invadere l’Inghilterra. Mentre i destini dei due paesi dipendono da questo segreto, Annique e Robert si trovano a combattere contro una passione tanto impossibile quanto irresistibile

 

RECENSIONE by NAAN

rating : 9/10

Bello, bello, bello! Il mio entusiasmo si deve a diverse ragioni, innanzitutto questo romance è anche una avvincente spy–story d’epoca napoleonica, ha un’eroina speciale che tiene testa a un eroe altrettanto carismatico, quindi eccezionale equilibrio di forze e di caratteri, e infine uno stile narrativo scorrevole, piacevole, capace di far rimanere col fiato sospeso, di commuovere e di far ridere. Brava l’autrice a catturare l’attenzione del lettore e nel ritrarre questi personaggi, facendoli però scoprire un po’ alla volta, tanto che di loro niente risulta scontato fino all’ultima pagina.
Di particolare effetto alcuni colpi di scena splendidamente regalati dall'autrice che ci fanno vedere entrambi i personaggi sotto luci differenti.
Credibile e pieno di suspense anche l’intreccio spionistico, Annique è in possesso di un segreto che può distruggere sia l’Inghilterra e che la Francia: i fantomatici “Piani di Albion” che riportano i piani dell’invasione dell’Inghilterra da parte di Napoleone.
Spie da entrambe le parti le danno la caccia per venirne in possesso, e la sua vita è in grave pericolo dalla prima all’ultima riga. La soluzione finale, tramite la quale Annique priverà questi piani della loro importanza, rendendoli così inutili e salvando entrambe le nazioni, è davvero inaspettata, così come è inaspettata l'incredibile rivelazione che la riguarda.
La storia d’amore è complessa, conflittuale, costellata di bugie, tradimenti, fughe, perché Grey e Annique sono nemici e non possono dimenticarlo, perché lui è fedele all’Inghilterra e lei alla Francia, e i loro desideri non possono convivere con il loro dovere.
Un romanzo per nulla scontato, ben scritto, accurato, capace di conquistare, di divertire, commuovere, da non perdere.

 

RECENSIONE by MAET

rating : 8,5/10


RECENSIONE :  UN AMORE DA SPIE (The ...
Spesso, quando c’è molta aspettativa attorno  a un libro, questo si  rivela talvolta  deludente. A me è capitato diverse volte e un poco temevo che sarebbe accaduto anche per Un amore di spie. Non è stato così, anzi. Sono stata piacevolmente sorpresa da quella che inizialmente appariva come l’ennesima trama di stampo spionistico ambientata nel periodo delle guerre Napoleoniche. Premetto che io amo molto il genere e che spesso rimango scontenta per la banalità delle trame proposte, eppure qui tutti gli elementi sembrano essere dosati alla perfezione: la giusta dose di azione e di colpi di scena, la corretta dose di “battaglie” tra i protagonisti, la giusta dose di romanticismo. Non solo non mi sono annoiata un momento durante la lettura, ma mi sono trovata estremamente coinvolta da una storia che è incentrata su una riuscita e credibile coppia di protagonisti: Grey and Annique, due anime apparentemente lontane dall’innocenza visto il loro mestiere di spie, eppure  in fondo pure. Diverse per nazionalità, credo, fede politica ed educazione, ma simili nel loro bisogno di agire secondo coscienza , al di là degli ordini ricevuti. Due personaggi complessi e sfaccettati, con molte zone d’ombra, che però è impossibile alla fine non apprezzare e amare. Annique perché è una giovane donna ardita, intelligente, forte e piena di risorse e Gray, l’uomo tutto d’un pezzo, perché nonostante sia avvezzo ai compromessi, tendenzialmente prepotente e manipolatore, e nonostante Annique sia una nemica, la tratta prima di tutto col rispetto dovuto a un collega e dopo come un oggetto del desiderio. Non la giudica a priori e le lascia sempre la possibilità di fornire la sua versione dei fatti. Un rapporto quasi egalitario che se storicamente appare poco veritiero, è però giustificato dal contesto e dalla bravura con cui l’autrice tiene le file della trama. E come ci fa entrare sotto la pelle dei suoi protagonisti la Bourne! Un romanzo d’azione che si rivela anche e soprattutto un romanzo intimista, come dai tempi del magnifico Velvet di Jane Feather non mi capitava di leggere. L’attrazione che si sviluppa tra loro per poi divenire amore, cresce con naturalezza e spontaneità, avvolgendo il lettore in una sensualità non troppo esplicita ma molto intensa, che ci trasmette un vero sentimenti tra un uomo e una donna e non tra due burattini, come accade in altri libri del filone spionistico, troppo sbilanciati sull’affastellamento di eventi.
La Bourne ha uno stile elegante, raffinato e melodioso che esplora con perizia le sottigliezze della lingua inglese per renderne  anche lessicalmente le differenza con le altre lingue (operazione raramente tentata d altre autrici, che fan parlare i personaggi di mezzo mondo nella stessa maniera con lo stesso tipo di inglese). Racconta poco e mostra molto la Bourne, prendendo per mano il lettore anziché istruirlo con tutto ciò che dovrebbe sapere come antefatto della storia  e lo trascina proprio  nel mezzo degli avvenimenti. Consigliato alle amanti del genere ma anche a chi non è patito: provatelo e non ve ne pentirete.

 


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