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Recensione: "UN AMORE PERFETTO" di Julia Quinn.

Creato il 08 aprile 2015 da Blog



Doveva solo tenerla d’occhio,ma era impossibile senza innamorarsene
Ambientazione: Inghilterra, 1824
Genere: Romance Storico
Editore: Mondadori
Collana: I Romanzi Classic - n° 1081
Prezzo: € 4,50
Ebook: € 2,99
Sinossi:
Lady Honoria Smythe-Smith, violinista bella ma non troppo abile, si trova a Londra per un’altra Stagione, determinata a sposarsi a ogni costo. Non sa che suo fratello maggiore, fuggito all’estero a causa di un duello, ha incaricato Marcus Holroyd, conte di Chatteris e loro migliore amico d’infanzia, di vegliare su di lei. Proprio nel tentativo di distoglierla da uno dei suoi folli piani per acchiappare un marito, Marcus rimane vittima di un incidente e contrae una grave infezione. Sentendosi responsabile dell’accaduto, Honoria si precipita in suo soccorso, e ben presto entrambi scopriranno che, a unirli, è molto più di un’amicizia…
La serie “Quartetto Smythe-Smith” è così composta:
1 - Just like Heaven - UN AMORE PERFETTO
2 - A Night Like This
3 - The Sum of All Kisses
4 - The Secrets of Sir Richard Kenworthy
Recensione: AMORE PERFETTO
RECENSIONE A CURA DI PAOLA ANGHILERI:Sono senza parole.Letteralmente… Non ho la minima idea di cosa scrivere per iniziare questa recensione.Se mi date un attimo della vostra attenzione, vi spiego anche il perché.Tutto ebbe inizio nell'estate del 2010, quando m’imbattei per la prima volta in un libro di Julia Quinn (per intenderci, il libro era “Il duca e io”)… fu amore a prima vista!Scrittura scorrevole, dialoghi brillanti, uomini… WOW… da sognare a occhi aperti, donne intelligenti e simpaticissime, luoghi magici per meravigliose storie d’amore. Insomma, per farla breve… WOWOWOWOWOW!!!!Da allora ho comprato tutti i suoi libri a occhi chiusi. Compreso “Un amore perfetto”, primo della serie “Il quartetto Smithe-Smith”, nome già incontrato in altre serie e molto noto per il pessimo orecchio musicale delle componenti.Ed eccoci giunti al motivo per cui sono senza parole.Scrittura scorrevole? Sì, la Quinn è la Quinn e sa scrivere in modo decisamente coinvolgente.Dialoghi brillanti? Ni… sinceramente mi sono piaciuti solo i battibecchi tra i componenti del quartetto, gli altri non erano nulla di particolare.Uomini WOW? L’unico che ricordo perfettamente è Colin Bridgerton… gli altri sono stati eclissati o non erano abbastanza attraenti.Donne intelligenti e simpaticissime? Insomma… la protagonista è intelligente, ma non mi ha entusiasmata più di tanto. Per quanto riguarda le altre donne, non sono state approfondite abbastanza per un giudizio pieno e definitivo.Luoghi magici? Non ne ricordo nessuno.Storia d’amore? Solamente un vago abbozzo.Mi capite adesso?! Non sono riuscita a trovare la Quinn dei vecchi tempi, quella che adoravo con tutto il cuore e con tutta l’anima!Per una trama che di per sé non prevede nulla di particolare, mi aspettavo quantomeno una storia d’amore lunga, travagliata e piena di passione e lenta seduzione!E invece no… il libro parla di Honoria Smithe-Smith e di Marcus Holroyd. Quest’ultimo, a causa di un incidente (o meglio una trappola) provocato da lei, si ritrova quasi in fin di vita. Honoria e la madre corrono nell'abitazione del conte di Chatteris per curarlo e vegliare su di lui durante la convalescenza (tengo a precisare che a questo punto il lettore è arrivato a tre quarti del libro). Lui guarisce, capiscono di amarsi e lieto fine. Stop.Ora… mi dite come posso apprezzare pienamente un libro in cui tre quarti della lettura è una lenta e meticolosa (a volte anche ripetitiva) descrizione dei metodi usati per curare la ferita al conte? Momenti, tra l’altro, in cui lui è quasi sempre incosciente o in preda alla febbre? Che seduzione è?E poi il finale… personalmente l’ho trovato un po’ troppo affrettato. Insomma poteva tagliare un po’ sulla guarigione e approfondire la storia d’amore, no? E quell’unica scena d’amore messa lì così… non mi ha convinta del tutto.Ho notato anche alcune assurdità veramente grosse per la Quinn: un medico non si accorge che una ferita è in suppurazione? Una governante dell’epoca che non sa curare e pulire una ferita? Una ragazza nubile può assistere giorno e notte un uomo scapolo e seminudo, dormendo al suo fianco senza subire conseguenze?Ho i miei dubbi… grandi, grossi dubbi.Ora… visto che non voglio tediarvi più di tanto, cercherò di concludere.Ho chiuso li libro chiedendomi: “È già finito? Ma come?” perché, nonostante la scorrevolezza, in quelle 260 pagine circa la trama è troppo, troppo semplice: nessuna trama secondaria, nessun litigio, nessun mistero, nessuna passione. Niente di niente.Comunque sia, la Quinn resterà una delle mie autrici preferite e andrò avanti a comprare tutti i suoi libri a occhi chiusi, ma per quanto riguarda “Un amore perfetto” non riesco a dare la sufficienza che vorrei. Non ho trovato la scintilla tipica della nostra Julia che si sarebbe potuta benissimo adattare al divertente quartetto musicale Smithe-Smith. Ho finito il libro sentendomi un po’ delusa e francamente ricordo ben pochi dettagli… peccato.
Recensione: AMORE PERFETTO
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